PROMPT: Obikin, n°19

N°19 - "È buio pesto qui dentro, ma guarda che riesco a vedere benissimo che stai arrossendo."

Obi-Wan Kenobi/Anakin Skywalker

Richiesto da: la_rosa_bianca

I passi di Anakin si ripetevano a ritmo incalzante sul pavimento.

Obi-Wan, seduto sul divanetto, la testa appoggiata su una mano, lo squadrava con occhi stanchi nel suo ansiogeno andirivieni per la stanza: non riusciva proprio a capire come il suo giovane Padawan non riuscisse mai a star fermo. Soprattutto a notte fonda.

Avrebbe voluto ricordargli di risparmiare le energie per quando sarebbe stato il momento. Ma non sarebbe servito a niente, conoscendo la caparbietà del ragazzo: sapeva quanto Anakin tenesse a Padmé e che avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggerla. Lo aveva potuto vedere di persona, quando il Consiglio aveva dato a lui e al suo apprendista il compito di occuparsi della sicurezza della senatrice.

Ma c'era un'altro motivo alla base della frustrazione di Anakin, che il Jedi ignorava. Neanche il giovane sapeva il perché, ma negli ultimi periodi si sentiva sempre a disagio quando Obi-Wan era nei paraggi. Durante l'addestramento quotidiano, ad esempio, si ritrovava a contemplarlo con più attenzione di quanta ne fosse necessaria: rimaneva estasiato dai movimenti sinuosi del suo corpo, perfettamente accompagnati da quelli della sua spada laser, il vento che gli carezzava i lunghi capelli rossicci... Per non parlare di quei suoi penetranti occhi azzurri, sempre velati da quell'aura gelida, austera ma allo stesso tempo intrigante.

Anakin tendeva a reprimere questi pensieri, attribuendoli solo al fatto che il suo Maestro era la persona con cui passava la maggior parte -- per non dire tutto -- del tempo. Ma, come se non bastasse, la situazione si era complicata ancora di più dopo aver ritrovato Padmé, la sua più grande amica, nonché la ragazza per la quale aveva da sempre avuto una cotta pazzesca.

E quella notte stare così vicino ad Obi-Wan lo metteva inevitabilmente a confronto con il suo contrasto interiore.

No, Obi-Wan è solo un mentore, tuttalpiù un padre... E basta.

Fu proprio la voce stanca ma ironica del suo Maestro e alcuni colpi della sua mano sul divanetto a farlo tornare alla realtà.

«Perché non ti siedi un attimo? Finirai per lasciare dei solchi sul pavimento.»

Anakin si sentì avvampare. Non che Obi-Wan gli avesse proposto chissà cosa, ma non si sentiva ugualmente tranquillo. Gli ci volle tutto il suo buon senso per darsi una calmata, fare un gran respiro e voltarsi. Anche se era buio, poteva vedere benissimo le glaciali iridi del Maestro Kenobi. Esitò un po', ma alla fine si lasciò convincere e si sedette accanto a lui.

«C'è qualcosa che ti turba, mio giovane Padawan?»

«Niente. Perché dovrebbe, Maestro?» mentì Anakin, senza nemmeno voltarsi verso di lui. Eppure riusciva a sentire su di sé lo sguardo severo del maggiore: la sua bugia non aveva sortito l'effetto desiderato.

Era difficile mentire a Obi-Wan Kenobi, il suo Maestro lo conosceva fin troppo bene -- lui e il potere della telepatia.

Anakin tentò ancora una volta di distendere i nervi, per impedire alla mente di Obi-Wan di leggere nella sua. Ma, così facendo, finiva per agitarsi ancora di più, e questo non sfuggì al suo mentore, che tuttavia non insistette oltre -- perlomeno a parole.

La sua espressione si addolcì e mise una mano sulla spalla di Anakin, strofinandola sul tessuto della sua tunica. Non sapeva cosa tormentasse tanto il suo Padawan, né voleva forzarlo a vuotare il sacco. L'unica cosa che voleva era dimostrargli il suo sostegno.

Ma quel semplice gesto di conforto e il calore che la mano di Obi-Wan produceva appariva al giovane apprendista come un qualcosa di vagamente sensuale. E questo lo faceva uscire di testa.

Il maggiore serrò le labbra, notando che la frustrazione del ragazzo non accennava a diminuire, né il suo sguardo sembrava intenzionato ad incontrare il proprio, e allungò l'altro braccio verso la treccina da Padawan che pendeva lungo il collo di Anakin.

Il tocco gentile delle morbide dita del Maestro Jedi sui suoi capelli era abbastanza da mettere a dura prova la già precaria razionalità del giovane.

Maledetto! Mi farà impazzire se continua così!

Anakin non resistette più e strinse la mano dell'altro nella sua, bloccando ogni suo movimento molesto. Nell'incrociare finalmente lo sguardo rilassato di Obi-Wan, il ragazzo percepì un brivido percorrergli la schiena e un pensiero assurdo invadergli la mente. Sentì il cuore battergli direttamente nelle orecchie, che sembravano andargli a fuoco. E stavolta non bastò il suo buon senso a fermarlo.

Ancora con la mano stretta in quella del maggiore, avvicinò timidamente il volto a quello di Obi-Wan, finché non riuscì a sentire il suo respiro sulla propria pelle. La sua più grande paura era che lui si allontanasse o lo respingesse in qualche modo.

Ma così non fu.

Forte di questo, il giovane appoggiò soltanto le labbra tremanti e inesperte su quelle del suo Maestro, godendo del loro sapore proibito ma tremendamente travolgente, e nemmeno stavolta Obi-Wan fece niente. Rimase immobile, lasciando che Anakin si appropriasse delle sue labbra e giocasse con loro a suo piacimento.

Quando il ragazzo annullò il contatto, le sue pupille si dilatarono a vista d'occhio e le sue guance si infiammarono. Ma, a differenza di come si era aspettato, nello sguardo di Obi-Wan non c'era disprezzo o rimprovero. Bensì uno stupore misto a... soddisfazione? Sì, gli sembrava proprio così.

Il Padawan chinò la testa per la vergogna e sospirò profondamente; aveva infranto una delle regole più importanti del Codice Jedi e, per di più, motivo di tale trasgressione era proprio il suo Maestro. Si consolava soltanto con il fatto che, per lo meno, la presenza del buio riusciva a nascondere il rossore appena apparsogli sulle guance.

Ma Obi-Wan, con un sorrisetto, riuscì a disintegrare anche questa sua certezza.

«È buio pesto qui dentro, ma guarda che riesco a vedere benissimo che stai arrossendo.»

MA LOL POVERO ANI.

Questo OS è una versione differente della notte ne "L'Attacco dei Cloni" in cui Obi-Wan e Anakin sono a casa di Padmé per proteggerla.

(Ci ho messo un sacco per scrivere questo OS perché prima mi era venuta un'altra idea, ma non mi piaceva quindi l'ho dovuto modificare. Poi, con la scuola che è riniziata, il tempo per scrivere è poco uff... 😩 Già ho delle versioni di greco da tradurre, mi sento male... Pregate for me, people. 💫)

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