PROMPT: Luke Skywalker, n°25
N°25 - "Fidati di me."
Luke Skywalker X Lettrice
Richiesto da: LiviSkywalker
«Allora? Come sta?»
«Diciamo che potrebbe stare meglio. Ma è in gamba, vedrai che ce la farà.»
«Lo spero proprio...»
Vorresti proprio sapere di chi è stata la brillante idea di stabilire una nuova base ribelle su Hoth.
Nonostante le parole di Han, la tua preoccupazione per Luke non si decide ad abbandonare il tuo cuore.
È stato per ore là fuori, solo e al freddo, mentre una bufera di neve imperversava tutt'intorno. Gliel'avevi detto di non uscire, ma "Andiamo, Y/N, rilassati! Che cosa potrà mai succedermi di male?" è stata la sua risposta.
Odi come Luke sappia essere così testardo. Probabilmente il giorno in cui i Tauntaun saranno in grado di volare è molto più prossimo di quello in cui il tuo ragazzo ti darà un briciolo di ascolto...
Quando Han è uscito dall'infermeria dopo aver parlato con il droide medico, ti sei subito precipitata a chiedere notizie di Luke, il cuore che stava per saltarti fuori dal petto.
«Beh, se ci tieni tanto a vedere come sta, puoi farlo di persona» precisa lui, nascondendo una mano tra i capelli. «Il droide ha detto che può ricevere visite, purché brevi: ha bisogno di riposo.»
Dopo essere quasi sobbalzata per la gioia, aver stampato un bacio affettuoso sulla guancia di Han e averlo ringraziato ancora una volta per aver salvato Luke, ti fiondi alla porta che dà sull'infermeria.
Devi appellarti a tutto il tuo buon senso per dare un contegno alla tua agitazione: non sarebbe un toccasana per il povero Luke. Sospiri profondamente e premi il dito contro il pulsante d'apertura.
Un tuo verso di stupore rompe il silenzio della stanza, già precario a causa dei bip del cardiofrequenzimetro vicino al lettino sul quale Luke giace immobile.
Ti avvicini, il respiro che si fa più pesante ad ogni passo, prendi una sedia e, una volta spostata proprio accanto a lui, prendi posto. Poi accogli una sua mano tra le tue e la stringi.
È fredda e pallida, così come bianco è il colore di tutto il suo viso, che si alterna solo al rosso delle ferite. I suoi occhi sono chiusi, il respiratore che gli copre la bocca si appanna a ogni emissione di fiato.
Approfitti del suo stato di momentanea incoscienza per liberarti di tutta l'angoscia che ti soffoca e lasci scorrere le lacrime sulle guance.
«Y/N? Perché piangi?» chiede poco dopo una debole voce, dal tono quasi infantile.
Subito sollevi le palpebre e incroci lo sguardo di Luke, un po' perso ma ben lontano dall'inespressivo. Tiri su col naso, stirando le labbra in un sorriso sollevato, e a questo punto la luce che inonda i tuoi occhi alla vista dei suoi, finalmente aperti, si confonde con quella che ancora indugia a causa dalle lacrime.
«Tranquillo, sto bene.»
Porti una mano tremante sui capelli di Luke, carezzandoli dolcemente, e quasi ti senti in colpa per averlo svegliato.
«Ci hai fatto prendere un gran bello spavento, lo sai?»
Luke chiude pigramente gli occhi come per dare una risposta affermativa.
«Come va? Meglio?» chiedi.
Lui annuisce debolmente. Ti sporgi un po' con il corpo e lo baci sulla fronte.
Poi lo vedi fare qualcosa che ti spaventa parecchio: si porta le mani al viso e si toglie piano il respiratore, rivelando il viso pallido e ferito.
Spalanchi gli occhi e ti guardi intorno, sperando di non scorgere droidi medici nelle vicinanze pronti a rimproverarvi.
«Sei impazzito? Rimettitelo subito, ne hai bisogno!» gli ordini, sottovoce.
«Non ne ho bisogno per fare questo.»
Luke solleva un po' la testa e raggiunge le tue labbra, imprigionandole tra le sue, deboli e un po' secche, ma non per questo meno dolci.
Lo senti mormorare a fatica, le labbra che sfiorano le tue e le sue mani che ti accarezzano le guance: «Volevo ricordarmi di quanto fosse bello baciarti. E di quanto fossi bella tu.»
«Shh» lo interrompi, temendo che, nelle suo stato, anche il parlare gli costi troppo.
Ma lui continua, alternando le parole a respiri ancora pesanti.
«Lo sai, quando ero là fuori, nei momenti in cui sentivo di non farcela pensare a te mi ha dato la forza per reagire...»
Sei tentata dal piangere per la commozione e dall'assaporare ancora le sue labbra, ma non vuoi rischiare di aggravare le sue condizioni ancora di più.
«Luke, ti prego, rimetti quel dannato respiratore! È per il tuo bene!»
«Y/N. Fidati di me.»
Ti mette a tacere con un altro bacio, più passionale di quello precedente, ma anche più lento. Vi prendete tutto il tempo per godere del momento e per un attimo vi dimenticate dello stato della sua salute.
Ma un suo improvviso e violento colpo di tosse è un campanello d'allarme che è meglio non ignorare. Gli rimetti in fretta il respiratore sulla bocca e gli carezzi una guancia per calmarlo.
«Te l'avevo detto, dannazione!» lo rimproveri, mentre lo guardi riprendere lentamente fiato.
«Ma non puoi negare che non ti sia piaciuto» fa Luke, sorridendo debolmente.
Abbassi lo sguardo e arrossisci. In fondo ha ragione... Ne è valsa la pena.
«Meglio che vada ora. Devi riposare» affermi, un po' perché effettivamente preferisci lasciarlo riposare, un po' per evitare di girare ancora intorno alla questione che siete stati costretti ad interrompere.
«No. Resta con me, ti prego.»
«Ma il droide ha detto che...»
Ti interrompi, nel vederlo fare gli occhi da cucciolo. Quando fa così, sapete entrambi che non puoi resistergli. Sospiri.
«Ti tengo compagnia finché non ti addormenti di nuovo. Ci stai?»
Annuisce e sorride come un bambino.
Gli baci rapidamente una guancia, poi appoggi la testa sul suo cuscino, proprio accanto alla sua. Porti una mano sul suo petto e glielo massaggi lentamente con movimenti circolari.
Improvvisamente il piacevole tepore dei vostri corpi vicini prende il posto del freddo pungente di Hoth. E non ci vuole molto prima che Luke si addormenti.
Che vi addormentiate entrambi.
LE CARIE AI DENTIIIIIII! 💘
(Comunque, basta, mi devo impegnare a scrivere cose più happy sennò qui ci deprimiamo tutti ew.)
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