She loves you
Marco lasciò la Principessa libera di passare del tempo con la sua migliore amica, lasciando la vera sorpresa per ultima; erano passati quasi dieci minuti dal suo arrivo -gliene rimanevano circa altri venti, qualcosa in più, qualcosa in meno- e le aveva lasciato fare quel che voleva, a quanto pare lei pensava che quella fosse tutta la sopresa.
Questa volta fu lui a raggiungere Tom, più tranquillo visto che sembrava averlo preso in simpatia.
<<Perchè non vai a ballare con lei?>> Lo incoraggiò il quindicenne, bisbigliando per non farsi sentire da tutti.
<<Io? Ballare con Star?>> Gli domandò, sgranando leggermente gli occhi stupito dall'idea.
<<Perchè no?>> Gli rispose retoricamente il moro con un sorrisetto.
<<Lascia stare, è già tanto se non si è lamentata che sono qui, io non la merito...>> Cercò di trovare una scusa.
<<Dai, la convinco io, è il minimo che possa fare per ringraziarti dell'aiuto!>> Lo incoraggiò Marco, vedendolo sorridere intenerito.
<<No, no, no, non voglio essere ripagato, l'ho fatto con piacere>> Suonava strano sentirgli dire quelle cose, ma lo rendevano felice dopotutto, non credeva che un demone si potesse rivelare un così buon amico <<E poi io ho capito una cosa che credo tu non abbia ancora scoperto...>> Spostò lo sguardo sul ragazzo, sorridendo furbo mentre lo vedeva sgranare gli occhi in un'espressione stupita.
"Cosa?" Stava per chiedere Marco, ma non ci fu bisogno di pronunciare una sillaba.
<<Lei ti ama>> Affermò deciso Tom, vedendo l'amico ancora più stupito <<E tu ami lei>> Aggiunse dimostrandosi sicuro di ciò che stava dicendo.
<<C-Come... C-Cioè... In base a cosa puoi dimostrarlo?>> Il ragazzino arrossì immediatamente, non sapendo come negare i sentimenti che aveva per la ragazza.
<<Per un attimo avrei giurato che mi stessi per chiedere come lo fossi venuto a sapere>> Ridacchiò <<Tutti potrebbero dire che siete più che amici. Guardatevi, siete fatti l'uno per l'altra... E puoi crederci, se te lo dice quello che era fidanzato con lei.>> Affermò senza arrabbiarsi minimamente.
<<Avevo già capito che c'era qualcosa di più tra di voi non appena avevo visto come la difendevi quando l'avevo invitata al Ballo, ne ero sicuro, ma alla fine si era rivelato che eravate semplici amici. Stavo andando vicino a liberarmi di te>> Scherzò alla fine, vedendo ancora il moro pietrificato da quello che gli aveva detto <<Pensavo che lei ti piacesse, ma non ne ero sicuro, adesso sì. Vedo come ti preoccupi per lei e come sei premuroso nei suoi confronti, vedo come la guardi, vedo come è importante per te. A differenza di te, mi sono accorto subito dei sentimenti di Star nei tuoi confronti: può essere molto affettuosa con tutti e lo era molto anche con me quando stavamo insieme, ma tra di voi ho visto qualcosa che non ho mai visto con nessuno, un sentimento diverso che prova per te che non aveva mai dimostrato neanche con me; sei più di un amico dal suo punto di vista e, no, non intendo che ti considera come un fratello>> Gli spiegò pazientemente, vedendolo diventare gradualmente più rosso in viso.
<<Hai ragione...>> Confessò alla fine l'interessato <<Lei è più che un amica per me, l'ho capito solo perchè con lei mi sento diverso, strano... Non ero neanche sicuro che fosse amore, e non posso ancora confermarlo visto che non so descrivere quello che sento, semplicemente... il mio cuore batte così forte in sua presenza, sento che è così che deve essere>> Si giustificò, abbassando il viso imbarazzato, Tom gli sorrise.
<<Curioso il fatto che pensi ancora a quel Ballo>> Commentò il rosso, ricevendo in risposta uno sguardo confuso <<Sai cosa dice la leggenda? Quando la luce della Luna di Sangue fa la sua comparsa, seleziona due anime fortunate legandole insieme per l'eternità>>
Il moro sgranò gli occhi:<<Quindi io e Star...?>>
<<Beh, se ci vuoi credere, sì>> Rispose, lasciandogli la libertà di credere o no alla leggenda.
<<E' che non so se lei prova lo stesso per- WOAH!>> Riprese il discorso di prima, aveva intenzione di concludere con "per me", ma non fece in tempo a finire perchè la ragazza di cui stavano parlando lo prese di scatto per la mano, tirandolo al centro della stanza.
<<Marco, balla con me!>> Sorrise, piena di energie.
Tom sorrise, facendo segno al pianista e sporgendosi velocemente verso l'interruttore della luce, spegnendo quella normale e accendendo contemporaneamente l'altra lampadina che era stata avvolta dalla carta rossa.
In un attimo ad entrambi sembrò di rivivere quello stesso istante dell'anno precedente, anche se al contrario visto che nella prima occasione era stato il ragazzo a prenderla per mano e trascinarla verso di sè, ritrovandosela attaccata.
Appena si ritrovarono pronti per ballare -tenendosi per mano su un lato, mentre lui le poggiò l'altra mano sul fianco e lei rispettivamente aveva messo l'altra sul suo petto- la luce rossa li avvolse e i due guardarono verso l'alto come la prima volta, per poi tornare a guardarsi negli occhi e iniziando a danzare sugli stessi passi appena quel dolce waltzer prese il via.
Era strano come lei avesse la stessa espressione che aveva nella prima occasione, occhi sgranati fissi sul ragazzo e la bocca aperta che si tramutò poco dopo in un sorriso; le stava piacendo più dell'altra volta, nulla poteva interromperli oggi: è vero, Tom era lì presente, ma a quanto pare non aveva intenzione di fermarli, e grazie a questo riuscirono a ballare per più tempo, scoprendo una versione completa e mai sentita della melodia dedicata a quell'evento così raro.
Star si sentiva stranissima, sembrava di vivere quella cosa che i Terrestri chiamavano "avere le farfalle nello stomaco", le sembrava che sarebbe potuta svenire se solo non avesse resistito nonostante le gambe che minacciavano di cedere; si sentiva tutto il corpo tremare, dicendole che sarebbe potuta cadere da un momento all'altro, e il cuore batteva a un ritmo addirittura più accellerato di quand'era emozionata per qualcosa, doveva sicuramente avere un sorriso ebete stampato in faccia visto che si era incantata a guardare il viso di quello che chiamava "migliore amico", ma che sentiva essere qualcosa di più per lei.
Era la prima volta che poteva guardarlo senza maschera mentre ballavano -visto che la prima volta non ne aveva avuto l'occasione- e quei giochi di luce rossi lo rendevano ancora più bello e particolare, doveva ammetterlo, era un ragazzo bellissimo -anche in aspetto, visto che amava principalmete il suo carattere-, sicuramente il migliore che avesse mai conosciuto.
Non aveva mai provato quelle sensazioni con nessuno, nemmeno con Oskar - nonostante reputasse di avere una cotta per quel ragazzo che suonava la tastiera-, evidentemente quello doveva essere il vero amore:
Marco era più che un amico per lei.
Amate Tom insieme a me :3
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