Capitolo 7 - La maledizione Cruciatus
Le prime settimane di scuola volarono. Ciara e Nico fecero di tutto per rendermi la vita un incubo, ma a me stava bene perché ciò dava a me e James una scusa per fargli scherzi costantemente. James una volta le fece i capelli viola con un incantesimo, e io maledii Nico in modo che potesse solo cantare ogni volta che avesse aperto bocca fino alla fine della giornata, il che rese Pozioni, di solito la materia che preferisco di meno, piuttosto divertente.
Alla fine di Ottobre, non potevo credere che fossero passati due mesi. Questo posto era più una casa per me di quanto lo fosse mai stata quella dei Lewis. Ad essere onesti, mi dava un certo fastidio rimanere incastrata con il loro cognome. Questo almeno finché non venissi spedita ad una nuova famiglia adottiva. Il signor Lewis rese piuttosto chiaro che non mi voleva indietro. Io ero una "ragazza problematica."
Victoire Weasley sembrava incredibilmente intrigata dal sistema di affido britannico. Non sapevo come mai non ne avesse mai sentito parlare, ma le dissi tutto ciò che sapevo.
Hogwarts era un posto strano per me. Non ero abituata a ricevere attenzioni a casa. Qui, ero costantemente circondata da amici e insegnanti, e l'emozione era divertente. Soprattutto prima della nostra prima partita di Quidditch, contro Serpeverde.
la squadra si riunì nello spogliatoio, aspettando di entrare in campo, e mi sentii come se le mie interiora venissero agitate violentemente da un bambino rompiscatole di cinque anni convinto che il mio stomaco fosse una lava lamp. In effetti la maggior parte dei giocatori sembrava nervosa.
Ryan batté le mani per attirare la nostra attenzione. "Va bene, ascoltate! Oggi è un giorno importante! Prima partita dell'anno! Sarà una vittoria facile, io credo. Ci siamo allenati duramente, e la nostra squadra è fantastica. La miglior squadra che Grinfondoro ha mai avuto da anni! Se giochiamo come abbiamo provato, la Coppa del Quidditch è garantita per i Grifondoro. Quindi usciamo da qui e vinciamo!" Tutti esultarono, poi afferrarono le scope e andarono verso il campo. Io presi la scopa della scuola che avevo in prestito e seguii la processione.
Ryan mi prese in disparte mentre uscivo. "Stai bene?"
Annuii, ma credo che il mio volto pallido e il respiro affannato raccontassero una storia diversa.
"Senti, Astra, andrai bene. Negli allenamenti sei stata perfetta." Sorrise incoraggiante. "Pronta?"
Non avevo molta scelta, quindi annuii e lo seguii al campo. L'arbitro ci diede il segnale per montare sulle scope, poi diede il fischio d'inizio. Le nostre scope si alzarono in aria. Patrick Shaw, un Grifondoro del quarto anno, era il commentatore.
"La Pluffa viene presa immediatamente da Ryan Ham di Grifondoro, eccellente Cacciatore-la passa a Jaycee Bell, che si tuffa, schivando un Bolide per un pelo-"
Ascoltai il commento, non osando fermarmi a guardare cosa stesse succedendo. Per fortuna, Shaw sembrava un abile commentatore.
"-E LEI SEGNA! Caroline Long ha segnato i primi punti della partita, dieci per Grifondoro! Woodrow Webb, Serpeverde, prende la Pluffa-la passa a Miranda Wolfe-sta volando attraverso il campo-evita un Bolide lanciato dal nuovo Battitore di Grifondoro, James Potter, un giocatore giovane ma con molto talento, figlio di Harry Potter, la persona più giovane ad entrare nella squadra di una Casa in un secolo, anche se la nuova Cercatrice-"
"SHAW!" Urlò uno degli insegnanti.
"Giusto, scusi professoressa, comunque, Wolfe passa la Pluffa a Benjamin Flem-OH! Jaycee Bell piomba su di lui per rubargliela-ecco che va-sta per segna-no, bloccata dal Portiere di Serpeverde Christine Nunez-Serpeverde prende la Pluffa-Webb si tuffa per evitare un Bolide lanciato da Fred Weasley-OUCH-colpito alla schiena da un altro Bolide, per gentile concessione di Potter-Pluffa presa da Grifondoro-"
Mi allontanai dalla traiettoria di un Bolide, e sentii il Battitore di Serpeverde che me lo aveva lanciato imprecare. Il Cercatore nemico, Caleb Goyle, mi lanciò un'occhiataccia dall'altro alto del campi. Velocemente riportai la mia attenzione sulla ricerca del Boccino.
"Sta arrivando-volando molto bene-Ham evita un Bolide-Vai Ryan! Gli anelli sono giusto davanti a lui-il Portiere Nunez manca-GRIFONDORO SEGNA!"
La maggior parte degli spalti esplosero in esultanze, e gli studenti di Grifondoro iniziarono a intonare cori di "RYAN HAM! RYAN HAM!"
Strizzai gli occhi attorno al campo. Dov'era il Boccino? Il mio nervosismo era defluito appena ero salita sulla scopa, ma ciò non voleva dire che volessi che la partita durasse più del dovuto.
La partita continuò. Caleb Goyle si tuffò un paio di volte, e avevo pensato per un momento che avesse visto il Boccino, ma ogni volta si trattava di una finta. Shaw continuò a narrare ogni azione, ma stavo ascoltando con un orecchio solo.
"Webb ha la Pluffa-evita la Cacciatrice Long-OH! Si becca un Bolide in faccia! Speriamo gli abbia rotto il naso-è solo una battuta, professoressa-Serpeverde segna-"
Dopo un po' persi interesse.
"Quindi il punteggio è ora Grifondoro 130, Serpeverde 80. Se uno qualunque dei Cercatori dovesse prendere il Boccino, la partita sarebbe chiusa," Shaw stava dicendo quando io finalmente vidi qualcosa d'oro luccicare praticamente sotto di me. Mi buttai immediatamente, una scarica di emozioni mi attraversava. Serpeggiai tra i giocatori, all'inseguimento della pallina dorata.
Caleb Goyle mi raggiunse dopo qualche momento, ed eravamo affiancati, precipitandoci verso il terreno. Gli altri giocatori si fermarono a mezz'aria a guardare.
"Il Boccino è mio!" Caleb urlò. Scossi la testa, non curandomi di aggiungere nulla. Allungai la mano...il Boccino era solo a qualche metro di distanza...ma lo era anche il terreno...
Caleb si tirò indietro come un pollo e si rialzò, ma io continuai, sfrecciando verso il terreno. Sentii le mie dita sfiorare il Boccino, e mi rialzai all'ultimo secondo appena chiusi la mano attorno alla pallina. Sfortunatamente, non riuscii ad alzarmi abbastanza, e attutii solamente l'impatto con il terreno.
In pochi secondi, James e Jaycee erano entrambi affianco a me, preoccupati. "Tutto a posto?"
Sorrisi debolmente e alzai il mio pugno ben chiuso. "L'ho preso!"
I loro volti si accesero, poi James saltò su e iniziò ad urlare, "LO HA PRESO! ASTRA HA PRESO IL BOCCINO!" Presto, l'intera squadra atterrò attorno a noi, e Ryan mi alzò in aria. La folla (almeno il lato Grifondoro) stava impazzendo. La squadra di Serpeverde atterrò a qualche metro di distanza, sguardi di incredulità unita a risentimento sulle loro facce.
La festa nella sala comune fu meravigliosa. In qualche modo, alcuni degli studenti più grandi procurarono abbastanza burrobirra per tutti, e i membri della squadra di Quidditch erano le star della serata. Era fantastico. Tutti rimasero in piedi fino a parecchio dopo la mezzanotte prima che Ryan Ham finalmente insistette a mandarci tutti a letto.
Come ciliegina sulla torta, due giorni dopo era Halloween. Quel giorno nessuno riuscì a prestare molta attenzione alle lezioni. Persino gli insegnanti sembravano in umore da festa, dato che non assegnarono compiti.
Durante il pranzo mi ritrovai seduta vicino a Rose. "Ciao!" dissi allegramente. A prescindere da ciò che Albus e James dicevano di loro cugina, Wren insistette che io almeno provassi ad essere gentile con lei.
Rose fece cadere la forchetta, sorpresa. "Ciao..."
"Come butta?"
"Cosa?"
Sospirai. "Modo di dire babbano. Come stai?"
"Oh." Lei fece spallucce, prendendo la sua forchetta. La sua mano tremò leggermente quando lo fece. "Bene?"
Mi corrucciai. "Sei sicura? Sembri un po'...tesa..."
Lei sgranò gli occhi. "D-Davvero?"
Annuii lentamente. "Sei sicura di stare bene?"
Rose annuii subito. Decisi di lasciar perdere. Tremava ancora un po', e proprio non volevo infastidirla oltre. Mi girai verso Wren, Iris, e Lacy Macmillian, sedute dall'altro lato, che stavano discutendo animatamente della festa di Halloween che ci sarebbe stata quella sera.
Più o meno a metà del pranzo, con la coda dell'occhio vidi Rose alzarsi. Girai velocemente la testa, e la vidi camminare in fretta verso le grandi porte di legno. Solo un'altra persona stava camminando verso le porte. Scorpius Malfoy.
Tirai la manica di Wren e indicai verso la porta. Si girò nell'esatto momento in cui sgattaiolarono via insieme. "Cosa stanno facendo?"
Feci spallucce. "Non lo so. Rose si è semplicemente alzata e se ne è andata."
Anche Wren fece spallucce. "Non sono fatti nostri. Però non dirlo a James o ad Albus."
Più tardi quella sera, Rose non si fece vedere alla festa di Halloween. Era venuta alle lezioni del pomeriggio, ma ero ancora un po' preoccupata. Chi si perderebbe la festa di Halloween? Feci notare la sua assenza, ma l'unica persona che sembrava preoccupata era Wren. Albus mi disse che probabilmente stava studiando. James disse che non gli importava.
"Wren, mi darai una mano a trovarla?" Chiesi mentre uscivo dalla Sala Grande con lei.
Wren si guardò attorno a disagio. "Tra poco c'è il coprifuoco..."
Sospirai. Non c'era modo che io potessi portarla fuori dopo il coprifuoco, non dopo ciò che era successo l'ultima volta. L'unica cosa da fare era fingere di andare nel dormitorio, sgattaiolare di nuovo giù, e arruolare James. L'unico problema sarebbe stato convincerlo ad aiutarmi a trovare Rose ma, dopotutto, non credevo che James avesse bisogno di grandi scuse per girare nel castello di notte.
Quando arrivammo in sala comune, finsi sonnolenza e corsi nel dormitorio. Piazzai frettolosamente dei cuscini sul letto e li coprii con un lenzuolo, poi sgattaiolai giù. Fortunatamente, Wren sembrava impegnata con Rozanne e non si accorse di me. Scrutai la stanza alla ricerca di James.
Stava ridendo con Fred e Louis vicino al fuoco, ma lo trascinai velocemente via da lì. "Vuoi andare ad esplorare?"
Lui alzò le sopracciglia. "Esplorare? Presumo ci sia un qualche motivo. Ti va di dirmelo? O è top secret?"
"Beh..." Presi un bel respiro, poi dissi, molto velocemente, "Rose non è tornata e sono un po' preoccupata e se non verrai con me almeno fammi prendere la mappa così saprò dove andare ma verresti per piacere?"
James alzò le mani. "Rallenta! Sicuro, verrò. Ma non possiamo portare la Mappa... l'ho prestata ad Albus."
"Perché? Non vuole sgattaiolare fuori, giusto?"
James sbuffò. "Ovviamente no! Voleva semplicemente studiarla. Ha detto che la restituirà domani. Ma possiamo andare senza, se vuoi."
Io feci spallucce. "Va bene. Pronto?"
"Certo." scivolammo fuori dal buco del ritratto e ci dirigemmo per i corridoi, fermandoci ad ogni porta chiusa per vedere se c'era Rose. Tecnicamente, il coprifuoco non sarebbe scattato per altri quindici minuti, ma ci muovemmo furtivi per ogni evenienza.
Dopo circa un'ora, ero pronta a rinunciare. Non avevamo trovato traccia di lei da nessuna parte, e sapevo che prima o poi avremmo sicuramente incontrato qualcuno. Speravo solo che quel qualcuno fosse Rose.
Stavamo per girare l'angolo di un corridoio quando sentii delle voci. Evidentemente anche James le sentì, dato che mi tirò verso il muro. Non sembrava che le voci si stessero avvicinando a noi, quindi rimanemmo fermi come statue e ascoltammo.
"Non sapevo che fosse così tardi..." disse la voce familiare di un ragazzo. "Scusa, ti ho trattenuta. Avevo solo problemi ad imparare quell'incantesimo."
"Va tutto bene." A quella voce io sussultai e James mi piazzò la mano sulla bocca. La ragazza che parlava era, senza ombra di dubbio, Rose Weasley.
"Non verrò beccata," continuò lei. "Ai Grifondoro non importa quanto tardi torni, basta che non vieni beccato. Lumos!"
Una luce apparve nel prossimo corridoio, e proiettò le ombre di due ragazzini del primo anno sul muro opposto a noi. Il ragazzo diede a Rose un abbraccio piuttosto impacciato, poi corse via nella direzione opposta. Rose sembrò rimanere a guardare per un minuto, poi iniziò a camminare nella nostra direzione.
James stava per tirarmi in una classe vuota quando un'altra forma apparve nell'ombra. Non riuscivo a stabilire se fosse un ragazzo o una ragazza, perché sembrava avesse un mantello. Quello che potevo stabilire era che fosse del terzo anno al massimo, forse più giovane. Anche Rose sembrò accorgersi della nuova ombra, perché si girò.
"Chi sei-"
"Non è importante," mormorò una voce burbera. "Dimmi dov'è."
"D-Dove è cosa?" La voce di Rose tremolò.
"Dimmi dove l'ha nascosta!"
"Dove chi ha nascosto cosa?!"
La figura si fermò, poi puntò la bacchetta verso Rose, e la voce burbera urlò, "Crucio!"
All'improvviso, Rose cadde a terra, urlando e contorcendosi. Sussultai e provai a correre per affrontare la figura misteriosa. James mi afferrò e mi costrinse indietro, impedendomi di andare a salvare Rose. Scosse la testa rapidamente. Aveva ragione, ovviamente. Chiunque fosse in grado di causare un tale dolore di certo sarebbe stato più che in grado di affrontare me e James.
Dopo molti insopportabili minuti, la figura sembrò sentire qualcosa (James per sbaglio fece un passo indietro e il pavimento scricchiolò), poi si girò e se ne andò. Dopo qualche altro secondo, James mi lasciò e corremmo entrambi da Rose.
Non era cosciente, ma ogni tanto cacciava un rantolo di pietà. entrambi ci mettemmo sulle ginocchia ai suoi lati.
"V-Vai a chiamare la professoressa McGranitt! E mio padre!" James mi sollecitò. Non lo avevo mai visto così serio, e questo mi spaventò ancora di più. "Sbrigati!"
Balzai in piedi e corsi, non curandomi di essere silenziosa. Volevo che mi sentissero. Mi serviva aiuto. Non sapevo cosa fosse successo, ma non era nulla di buono.
Fortunatamente, il professor Potter era nell'ufficio della professoressa McGranitt quando mi precipitai lì dentro. Entrambi mi guardarono stupidi. "Cosa signi-"
"Professore!" Urlai, senza fiato e incredibilmente preoccupata. "È Rose! Rose Weasley!"
Il professor Potter si alzò all'istante. "Cosa è successo?"
"James...James e io la stavamo c-cercando...perché lei...lei non è venuta alla festa di Halloween, e-e eravamo preoccupati, e l'abbiamo trovata f-finalmente, ma prima c-che lei capisse che eravamo lì, q-qualcun altro l'ha trovata, e le ha chiesto d-dove fosse q-qualcosa, e lei non lo sapeva, e allora quello ha detto 'Crucio' e-"
"Cosa?" Anche la professoressa McGranitt si alzò. "La maledizione Cruciatus?" Non sapevo cosa fosse, ma annuii.
"Dovete sbrigarvi! James è con lei...ma lei era svenuta..."
I due adulti si fecero portare da me dove erano Rose e James il più in fretta possibile. Per la via incontrammo Gazza, e la professoressa McGranitt lo mandò a chiamare gli altri insegnanti. Finalmente, arrivammo dove si trovava Rose, che stava appena ricominciando a muoversi.
Gli altri insegnanti iniziarono ad arrivare, e James e io dovemmo spiegare esattamente che aspetto aveva l'aggressore, ma non potemmo fare più di tanto, dato che ne avevamo visto solo l'ombra. Mentre il professor Potter prese Rose in braccio, la McGranitt inviò il resto degli insegnanti e Gazza a cercare l'aggressore intimandogli di non farlo scappare. Poi, ci portò di nuovo nel suo ufficio.
La professoressa McGranitt agitò la bacchetta, e una comoda poltrona apparì nell'ufficio. Il professor Potter ci posò sopra gentilmente Rose , la quale era ormai sveglia ma non sembrava in grado di stare in piedi.
"Ora ditemi," disse la McGranitt, riferendosi a tutti e tre noi, "esattamente cosa è successo."
James e io guardammo Rose. Dopotutto, era lei che stavamo cercando.
"B-Beh..." disse tremando. "Stavo insegnando a..." guardò noi, "qualcuno...a fare l'incantesimo di disarmo, e abbiamo perso la cognizione del tempo, e siamo finiti dopo il coprifuoco. L-lui se ne è andato per primo, poi mi stavo girando per andarmene anche io quando qualcuno è arrivato dietro di me. P-pensavo fosse il signor Gazza o qualcosa del genere...ma era qualcuno con un mantello che gli copriva la faccia e non so chi fosse! E...e mi ha chiesto "dov'è", e io non sapevo di cosa stesse parlando...poi ha urlato qualcosa...e...beh..."
La McGranitt annuì. "Va bene così, cara, non c'è bisogno che tu entri nei dettagli." Rose sorrise grata. "Ora dimmi, a chi stavi insegnando l'incantesimo di disarmo?"
Rose guardò di nuovo James e me, poi prese un bel respiro. "Scorpius Malfoy." Il professor Potter sembrava piuttosto sorpreso. James sembrava scioccato.
"Capisco." La McGranitt annuì. "Beh, stai bene ora, cara?" Rose annuì. "Astra e James, potete per piacere accompagnare la vostra compagna alla Torre di Grifondoro? Grazie." Balzammo in piedi per aiutarla.
Lentamente, noi tre ci incamminammo per i corridoi. Non parlammo fino a che non arrivammo nell'ormai vuota sala comune.
"Rose, è per questo che ti stavi comportando in modo così strano? Non volevi che sapessimo di Sorpius?" chiesi.
"Beh...si..."
"Quindi quella volta che hai fatto cadere i libri, era perché stavamo parlando di Scorpius? Ed eri così tesa perché avevi paura che lo scoprissimo?"
Rose si corrucciò. "Mi stai leggendo nel pensiero?"
"Un Malfoy. Tutto questo, per un Malfoy." James scosse la testa. "Davvero?"
Rose gli lanciò un'occhiataccia. Pesante. "Non è come Ciara. Potete anche smettere di parlarne. Lui è l'unica persona che sia stato effettivamente gentile con me qui, apparte Wren, e lei è troppo vicina a voi due per essere mia amica."
Potevo sentire il senso di colpa scorrermi nelle vene come fuoco. "Rose, Mi dispiace tanto..."
James sembrò piuttosto scioccato dal suo scatto. "Wow, Rose, non ne avevo idea...Dispiace anche a me..."
Lei guardò in basso. "Sì...beh...ok. Posso andare a letto ora?"
La aiutai cautamente a salire le scale e incontrammo una Wren incredibilmente preoccupata sulla porta. "Dove siete state?? Cosa è successo?" mi aiutò a portare Rose al suo letto, e spiegai tutto. Wren sgranò gli occhi per l'orrore mentre il racconto continuava.
"Oh mio...è terribile...povera Rose..." Rose si era già addormentata. Wren spostò una ciocca di capelli dal volto della ragazza addormentata.
"Possiamo solamente andare a letto?" Chiesi. Wren annuì subito. Io sorrisi e caddi sul mio letto, trovandolo grumoso. Lanciai i cuscini dall'altro lato della stanza a caso e credo di aver sentito qualcosa rompersi, ma ero troppo stanca per curarmene.
Spigolo autore
Sarei curioso di conoscere le vostre opinioni sulla storia e sulla trama, dato che probabilmente questo capitolo le ha completamente ribaltate.
Se la storia vi piace, vi chiedo di lasciare un voto, un commento e di andare a leggere l'originale che merita davvero.
Alla prossima.
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