9. Un gran casino
"Per una volta nella mia vita vorrei essere felice senza pentirmene."
-Fonte: Tumblr
Benjamin
Devo ammettere che in compagnia di Isabella sono passate due orette velocemente, così come la prima volta che abbiamo parlato al bancone del locale. È una ragazza spiritosa e intelligente, le ore con lei volano perché abbiamo sempre un argomento da affrontare, senza neanche rendercene conto spaziamo su tante cose e questa è una cosa molto rara. Non conosco tante persone con cui parlerei così tanto, proprio per niente.
Dopo aver fatto colazione abbiamo deciso di passeggiare un po' per sgranchirci le gambe. È una giornata soleggiata perciò sarebbe stato davvero un peccato non approfittarne.
"Ti andrebbe se mangiassimo insieme?" mi giro verso di lei e smetto di camminare, costringendola cosí a fare lo stesso. "Tranquillo, se non vuoi pranzare con me non è un problema. Non sei obbligato, magari hai altro da fare o semplicemente non ti va e..." scoppio a ridere sentendo il suo discorso e il suo parlare velocemente e in modo confuso, perciò le poso una mano sul braccio e lei si zittisce all'istante.
"No, non ho nulla da fare... va bene, mangiamo insieme." accetto senza neanche pensarci su, da quando sono entrato al bar e abbiamo messo in chiaro le cose, mi sono distratto molto dai miei soliti pensieri, perciò mi fa piacere stare un po' di tempo con lei e continuare a tenere ancora un po' la mente occupata su altro.
Mi sorride e annuisce, riniziando nuovamente a camminare. "Va bene. C'è un ristorante italiano qua dietro, possiamo pranzare lì se ti va."
"Sì, va bene. Sono a conoscenza di ogni ristorante italiano a Londra perché Maria ha obbligato me e Mason a imparare la differenza tra vera cucina italiana e ciò che viene spacciata per tale." ride alla mia spiegazione e io mi scopro a pensare che mi piace quando lo fa, molto di più che vederle sul volto l'espressione delusa di quando l'ho sbattuta fuori da casa mia.
"Va bene, allora ringraziala da parte mia per questo, non ho intenzione di finire a mangiare spaghetti con ketchup." un'espressione inorridita le nasce sul viso, mentre io scuoto immediatamente la testa pensando che anche la mia migliore amica avrebbe detto questo.
"Le piaceresti." Commento, ma me ne pento subito dopo. Loro due non si conosceranno mai e non volevo creare false illusioni a Isabella. Questo è solo un pranzo tra due conoscenti e dopo di ciò, visto che tra noi ora è tutto sistemato, ognuno potrà riprendere a fare la propria vita. Avrò nuovamente un pensiero in meno dopo oggi.
Lei si limita a lanciarmi un'occhiata che non riesco a decifrare, poi cambia argomento e io la ringrazio mentalmente per averlo fatto, visto che mi sono messo da solo in una situazione in cui non avrei più saputo cosa dire.
Sospiro appena mentre mi domando perché debba entrare immediatamente in panico con così poco. Sono proprio un caso perso.
*****
Isabella
Il Benjamin che è davanti a me oggi, sembra quasi un altro. Parla in modo spigliato di tante cose e mi fa ridere con le sue battute e i suoi racconti. Riesco ancora a intravedere quella nube scura dentro ai suoi occhi chiari, ma in questo momento è come se l'avesse sepolta un po' più in fondo e, non so perché, so che mi piace sia così.
Sembra davvero un bravo ragazzo, e qualunque cosa stia affrontando e stia cercando di buttarlo giù, spero davvero che riesca a risollevarsi e andare avanti.
Abbiamo appena pagato il pranzo, mi sono dovuta battere per pagare la mia parte, visto che si ostinava a dire di dover pagare lui per farsi perdonare di tutto, ancora, ma alla fine ce l'ho fatta.
Ora siamo nuovamente per strada, stiamo percorrendo il percorso inverso che abbiamo fatto per raggiungere il ristorante, in modo tale da tornare davanti al bar dove abbiamo lasciato le nostre auto stamattina.
"Mi sono divertita." mi sbilancio, nonostante temo che questo possa in qualche modo farlo chiudere in sé.
Per qualche secondo continuo a guardare davanti a me, ma non sentendo risposta mi giro verso di lui per osservarlo. Noto all'istante che anche lui mi sta guardando. Ha lo sguardo serio ed enigmatico, ma poi sorride appena, ma senza coinvolgere gli occhi. Sembra un sorriso falso e inmediatamente mi chiedo il perché.
"Anche io sono stato bene, Isabella." nonostante il suo umore, però, ricambia le mie parole, e mi ritrovo a sorridere dentro come una ragazzina con la sua prima cotta. E perché poi? So bene che lui non vuole nessuna relazione. Direi che è stato chiarissimo. "Spero davvero che ora tra noi sia tutto okay." non so quante volte me l'abbia chiesto, ma ogni volta sento una nota di timore nel suo tono di voce.
"Sì, davvero, Benjamin. È tutto ok." gli sorrido in modo convincente, accarezzandogli poi il braccio per qualche secondo, poi mi infilo le mani nelle tasche del cappotto. "Non avrei passato nemmeno un minuto in tua compagnia se non fosse così, non ti avrei proposto di pranzare insieme. Puoi stare tranquillo."
Il suo viso ora sembra rilassarsi nuovamente e mi regala un sorriso un pochino più vero, mentre mi prende per il braccio e mi costringe a fermarmi. Io lascio cadere lo sguardo sulla sua presa su di me e poi aggancio il suo sguardo, lanciandogli un'occhiata confusa e interrogativa. "Isabella... tu sei una ragazza bellissima e mi piace parlare con te. La sera che abbiamo fatto sesso sono stato benissimo e oggi lo stesso, ma io non posso..."
Non so perché me lo stia ripetendo, ma comunque annuisco comprensiva anche se sento un leggero fastidio alla bocca dello stomaco sentendolo parlare così "Va bene, Ben... non ti devi giustificare, io ho capito che non vuoi una relazione e legami."
Si inumidisce le labbra con fare pensieroso e, dopo qualche secondo, la sua mano si sposta dal mio braccio al mio viso. Il suo pollice accarezza dolcemente la mia guancia destra, mentre i suoi occhioni azzurri non ne vogliono sapere di staccarsi dai miei. Vengo pervasa immediatamente da una scossa elettrica per colpa del suo tocco e del gioco di sguardi. Mi agita così tanto.
"Nonostante tutto questo, però... io ti desidero e ti penso da quella sera." sussulto sentendo le sue parole, anche perché vanno in netta contraddizione con ciò che ha detto pochi istanti fa "Anche ora ho una fottuta voglia di baciarti e di affondare in te mentre ti guardo negli occhi."
Deglutisco immediatamente e sento le mie guance surriscaldarsi. All'improvviso fa veramente troppo caldo intorno a me, come se non fosse inverno e come se non fossimo all'aperto. Sono più che sicura di essere diventata completamente rossa in viso.
Tiro fuori le mani dalle tasche e apro i primi bottoni del cappotto, cercando di scacciare dalla mente l'immagine di tutto ciò che è successo tra noi a casa sua e cercando di prendere un po' d'aria, anche se sembra non bastare. Benjamin Chilwell finirà per farmi impazzire.
"Ben..." lui mi incita a continuare con un'occhiata, ma le parole mi muoiono in gola. So solo che non smetto di osservargli le labbra e poi gli occhi in modo alternato, in fin dei conti anche io desidero assaporare ancora le sue labbra.
Alza gli occhi al cielo per qualche secondo, come se fosse combattuto, poi rinizia a guardarmi e, senza darmi il tempo di realizzare, posa la sua bocca sulla mia. Immediatamente mi bacia con foga e io schiudo le labbra per intensificare il bacio e far scontrare le nostre lingue.
Il mio stomaco si stringe immediatamente su se stesso, mentre porto le mani sui suoi capelli e li tiro leggermente, attirandolo più a me. Benjamin accarezza il mio viso per qualche secondo, poi porta le mani sui miei fianchi e fa scontrare appena i nostri corpi, facendomi quasi sussultare.
Il cuore mi galoppa velocemente nel petto e mi ritrovo a chiedermi come faccia a provare tutte queste emozioni con qualcuno che conosco appena e che, in realtà, dice di non volere niente di serio né da me né da nessuno. Dovrei avere la forza per allontanarlo e non permettergli una cosa del genere, ma in realtà non voglio smetta, anzi. Vorrei ritornare a casa sua e ripetere ancora ciò che abbiamo fatto, penso di aver conosciuto una dimensione idilliaca con lui.
Il solo ricordare i nostri corpi uniti e le emozioni che ho provato, mi fa agitare come non mai. Ma che cosa è capace di farmi questo ragazzo?
Gli accarezzo il petto coperto dalla felpa, ma lui, improvvisamente, si stacca dal bacio. Io ritorno immediatamente con i piedi per terra e gli lancio un'occhiata interrogativa, volendo capire il motivo per il quale si è spostato.
Lo osservo mentre si passa le mani sui capelli in modo nervoso e poi si allontana da me di qualche centimetro, osservandomi nuovamente con sguardo tormentato e perso. Vedo i pensieri affollarsi nei suoi occhi e allungo una mano per potergli accarezzare il volto e fare qualcosa, ma lui me lo impedisce.
"Isabella, è stato un errore. Io non posso darti nulla di quello che vuoi." lo dice con fare sincero, lo pensa davvero, e non capisco perché mi abbia baciata se ha questo pensiero in mente. "Dimenticami, è un bene che tu lo faccia."
Mi guarda un'ultima volta, non fermandosi e non voltandosi nemmeno quando faccio il suo nome più volte. Per qualche secondo penso di seguirlo, ma so che non gradirebbe e non cambierebbe nemmeno nulla, visto che si è sottratto al mio tocco anche poco fa. Inoltre ho capito bene che non gli piace che venga invaso il suo spazio... perciò meglio che io stia ferma qua.
Lo osservo mentre si allontana sempre di più e poi sparisce in fondo alla via, confondendosi in mezzo alla folla, mentre la mia mente si riempie di domande e il mio cuore si fa più pesante.
Come ci sono finita in questa situazione? Non so come abbia fatto, ma il fatto è che non sono riuscita a prendermela con lui dopo che mi ha cacciata, perché era come se davanti non avessi lo stesso ragazzo che aveva appena passato la notte con me. Perciò ho accettato le sue scuse e perciò ho deciso di rivederlo.
Non pensavo che dopo il pranzo sarebbe successo qualcosa tra noi. Anche perché era come mangiare con un amico di vecchia data, inoltre mi aveva chiaramente detto di non volere una relazione. Ma ora che ci siamo baciati, mi rendo conto che anche se non pensavo sarebbe accaduto, dentro me ci speravo.
E perché? Perché devo essere così sciocca? Perché devo essere così cretina e iniziare a provare qualcosa per un ragazzo che non vuole una storia? Perché?
Una lacrima sfugge al mio controllo, ma l'asciugo velocemente, mentre sospiro e cerco di scacciare via queste emozioni negative da dentro me e mi chiedo cosa dovrei fare ora.
Lui si continua ad allontanare dopo aver fatto un passo avanti, e a me, purtroppo, lui non è indifferente, perciò non riesco a fregarmene e a dimenticarlo come mi ha chiesto di fare, anche perché una parte di me è convinta che lui non lo voglia davvero. Sennò perché mi avrebbe baciata e detto quelle parole poco prima di farlo?
Come dovrei agire dopo questo che è appena successo? Non ne ho davvero idea. Penso di non essermi mai sentita così confusa per nessun ragazzo... ed è inutile che io provi a negarlo.
Benjamin mi piace dal primo istante che i nostri occhi si sono incrociati, e io sto entrando in un casino più grande di me, ne sono più che consapevole.
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