2. Puro divertimento
"Vieni a distrarmi
da questi
pensieri."
-Fonte: Tumblr
Rido divertito sentendo il racconto di Isabella, ma poi vengo distratto da qualcuno che posa le mani sulle mie spalle e mi massaggia leggermente. Mi giro all'indietro e i miei occhi si posano su Mason e Maria accanto a lui.
"Ben, noi andiamo... vedo che sei in buona compagnia." il mio migliore amico mi lancia uno sguardo malizioso, per poi indicare appena la ragazza accanto a me "Tu resti ancora?"
Do un'occhiata all'orologio al mio polso e mi rendo conto che sono passate un paio d'ore da quando mi sono allontanato da loro e ho incontrato Isabella. Non pensavo fosse passato così tanto, diciamo che tra le chiacchiere e il flirt è volato il tempo.
"Resto qua." rispondo solo questo, ma ci scambiamo uno sguardo e capisco subito che ha intuito quali siano le mie intenzioni. Beh, non penso ci siano segreti tra me e Mason, perciò sa bene quali siano le mie abitudini e mi conosce abbastanza bene per leggermi dentro anche solo con uno sguardo. Tra noi c'è una sorta di telepatia. Comunichiamo senza aprire bocca.
Lui annuisce e mi batte una mano sulla spalla in segno di saluto, mentre Maria mi lascia un dolce bacio sulla guancia e poi, dopo aver salutato sia me che Isabella educatamente, si allontanano mano nella mano. Non posso non sorridere davanti a questa scena, sono così semplici e compatibili, nati per stare insieme.
Sento Isabella rilasciare un sospiro e mi giro immediatamente verso di lei, vedendo i suoi occhi sgranati e la meraviglia nel suo volto, perciò le lancio un'occhiata interrogativa. "Che succede?"
"Quando hai detto che stavi con degli amici non pensavo Mason Mount e la sua ragazza." lo dice quasi come se avesse appena incontrato qualcuno di irraggiungibile "Io amo come lui gioca e seguo entrambi perché li amo insieme. Penso che la maggior parte delle ragazze che li segue sogna una relazione come la loro."
Rido sentendo le sue parole e poi sospiro appena dandole ragione "Vero, sono un esempio per molti, per me sono semplicemente Mase e Mari. Sono i miei migliori amici e mi sono sempre accanto, davvero." Per loro provo un affetto fuori dal comune, è come se tra noi ci fosse un legame indissolubile.
"È una cosa molto bella... sai che ti brillano gli occhi quando parli di loro?" quasi lo sussurra, sembra quasi abbia paura di essere invadente "Ti sei illuminato appena si sono avvicinati."
Mi sento leggermente esposto sentendo le sue parole... mi meraviglia che abbia capito che ci sia in me qualcosa che non va, che abbia capito che sono un po' spento. Per questo decido di cambiare argomento per sviare la sua attenzione da me.
"Ti andrebbe se andassimo a casa mia? Così possiamo parlare in modo più rilassato." glielo propongo con un leggero timore che rifiuti. Insomma, non è stupida, è chiaro che parlare ora è l'ultima cosa che mi interessa, e lei non mi sembra una che accetterebbe di seguirmi, ma appena penso che rifiuterà, annuisce, lasciandomi leggermente sorpreso, ma felice.
"Okay, mando un messaggio alla mia amica per avvisarla e poi andiamo, ok?" non aspetta neanche risposta e si allontana per poter avvisare che sta andando via, e io sorrido felice di averla convinta a venire con me.
*****
Accendo le luci del mio appartamento e poi invito Isabella a entrare, lasciandola passare per prima. Lei mi ringrazia timidamente e poi si accomoda all'interno, e io la seguo chiudendo la porta alle mie spalle.
La osservo mentre si guarda intorno leggermente a disagio, poi mi avvicino a lei e le chiedo di darmi la giacca, per poterla appendere. Lei annuisce all'istante e me la passa. Le nostre mani si sfiorano appena e d'istinto incrocio i suoi occhi. Alla luce bianca di casa mia, mi rendo conto che sono un misto tra verde e castano, e sono abbastanza ipnotici.
Mi allontano per qualche secondo, per poter mettere la giacca nell'appendiabiti, poi mi giro sentendola parlare. "È molto bella casa tua, mi piace l'arredamento moderno."
Le sorrido in segno di ringraziamento poi mi avvicino a lei e le sposto un ciuffo di capelli dietro l'orecchio, cosa che la fa trasalire e irrigidire un po'. Neanche a specificarlo, le sue gote si colorano ancora di rosso, rendendola ancora più attraente ai miei occhi.
"Sì, ti ringrazio." poso la mano sul suo fianco destro e avvicino il viso più al suo, sentendo il suo respiro sulle mie labbra. Sento il profumo vaniglia dei suoi capelli mischiarsi con l'odore della vodka che emana il suo respiro. "Ammetto che è da appena ti ho vista che ho immaginato di vederti qua dentro."
Si inumidisce le labbra sentendo le mie parole e io poso immediatamente il pollice su di esse, impedendole di farlo, poi gliele accarezzo dolcemente.
"Quindi avevi in mente di sedurmi dal primo momento?"
Tanta sfacciataggine, nonostante sia in evidente imbarazzo, mi fa solo venire voglia di farla più mia in ogni modo possibile e immaginabile. "Diciamo che mi hai colpita dal primo momento." avvicino le mie labbra al suo collo e soffio leggermente la sua pelle per poi baciarla dolcemente, fino a scendere al seno lasciato leggermente scoperto dal vestito.
Lei inserisce immediatamente le mani in mezzo ai miei capelli e geme leggermente sotto i miei baci. Dopodiché sposta le mani sul mio petto e le muove in modo delicato, per poi afferrare la mia felpa e attirarmi più a sé, come se volesse sentirmi ancora più vicino.
Io alzo il viso e incrocio il suo sguardo. Solo ora mi rendo conto che il suo imbarazzo sembra più lieve e a questo punto non riesco a trattenere la voglia di baciarla. Poso le mie labbra sulle sue e la bacio immediatamente con foga e desiderio. Lei ricambia allo stesso modo e questo mi fa sentire autorizzato a farle cadere le spalline e fare in modo che il suo vestito finisca a terra.
Smettiamo di baciarci per qualche secondo per il mio gesto, tanto che penso voglia rivestirsi e andare via, invece mi aiuta a togliermi la felpa e poi la maglia subito dopo. Le sue dita accarezzano il mio petto nudo e poi i miei tatuaggi sulla pelle e io la
lascio fare per qualche secondo.
"Sono molto belli..." le sorrido solamente sentendo il suo commento, senza rispondere, poi le faccio allacciare le gambe intorno al mio bacino e la trasposto fino al tavolo, su cui la faccio stendere appena. Immediatamente lei mi aiuta a slegarmi i pantaloni e poi mi fa sistemare in mezzo alle sue gambe.
Sento crescere sempre di più la voglia che ho di lei quando i nostri corpi entrano in contatto. Le bacio il seno e lei ancora una volta affonda le mani tra i miei capelli.
"Se non vuoi andare avanti, dimmelo. Non sei obbligata." glielo chiedo con gentilezza, nonostante spero vivamente che non mi fermi.
Lei sorride sentendo le mie parole e poi mi aiuta a spogliarmi completamente, lasciandomi così nudo davanti ai suoi occhi. "Ti pare che io non voglia?" ironizza, stupendomi ancora una volta, perciò io azzero nuovamente la distanza posando la bocca sulla sua.
Le nostre lingue si incontrano immediatamente e io la libero della biancheria, eliminando così l'ultimo ostacolo. Dopodiché mi sistemo meglio e poi entro dentro di lei, rilasciando per questo un gemito gutturale.
La osservo mentre immediatamente porta la testa all'indietro e posa le mani sulle mie spalle, attirandomi più verso di sé e dettando lei il ritmo. Io sorrido ancora una volta per il fatto che non mi aspettavo minimamente che prendesse l'iniziativa in questo modo, poi mi abbasso appena verso di lei per far scontrare le nostre bocche e dare vita a un bacio veloce ma passionale.
Mi tiene sempre più stretto a sé e io continuo a fare, staccando così la mente da ogni pensiero negativo. In questi momenti mi dimentico dei miei problemi e di tutto ciò che mi sta condizionando la vita. Penso solo al piacere fisico che provo. Mi perdo a osservare compiaciuto la soddisfazione nel volto della donna che sotto di me chiede sempre di più.
Il sesso mi aiuta così tanto a staccare la mente per un po', a scacciare dalla mente tutto ciò che mi offusca e soffoca. Niente sentimenti. Solo semplice sesso che non crea legami, che non crea aspettative di relazioni durature o serie.
Solo piacere fisico reciproco tra persone adulte che hanno solo voglia di divertirsi senza impegno, dimenticando ogni dovere morale per un po' di tempo, senza paura di essere giudicati o condannati.
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