16. Proposta
"Ho un debole per le persone silenziose, perché so bene quanto casino c'è dentro quella calma apparente."
-Fonte: Tumblr
Benjamin
Mangio un pezzo della fetta di pane che ho in mano e poi alzo lo sguardo su Isabella. Ha gli occhi fissi sulla marmellata che sta cercando di spalmare sulla fetta biscottata, ma comunque non riesce a nascondere un sorriso soddisfatto e tranquillo. Dall'altro canto, io non riesco a levarle gli occhi di dosso, mentre ripenso a ciò che è successo poco fa sopra al bancone dietro di lei.
"È molto buono ciò che hai preparato." indico le uova strapazzate e tutto il resto, e lei alza finalmente gli occhi su di me "Si vede che ti piace cucinare."
"Grazie, Ben..." Le sue guance ancora si colorano appena di rosso e io sorrido senza trattenermi. Non posso non impazzire ogni volta che succede. Questa ragazza mi fa perdere il controllo. "Ti vedo più rilassato... mi fa davvero felice questo."
Mi pulisco le labbra con il tovagliolo e annuisco, posandolo accanto al piatto, stupendomi che l'abbia notato. "Mi fai bene." non so perché lo dico, ma lo faccio proprio come ho fatto quando ero ubriaco ieri sera "La tua presenza mi aiuta, forse è sciocco sentire una cosa del genere dall'esterno, ma è la realtà e non so darmi nemmeno una spiegazione."
"Non è sciocco, Ben." allunga la mano verso di me e mi accarezza dolcemente le nocche "Mi dispiace, immensamente sapere che qualcosa ti appesantisce. Senti... io so che non vuoi una relazione, e ho capito che forse hai paura, e tante altre cose, questo però non significa che dobbiamo smettere di vederci." Lo propone quasi con timore, mentre i suoi polpastrelli continuano ad accarezzare la mia pelle "Possiamo essere semplicemente amici, se la mia presenza ti aiuta. Io posso continuare a frequentarti in qualsiasi modo tu voglia."
Inarco un sopracciglio confuso e scioccato da ciò che mi sta proponendo. Non mi aspettavo di certo che mi dicesse una cosa del genere dopo tutto quello che è successo in questa casa da quando ci abbiamo messo piede ieri. "Quindi, tu vorresti essermi amica dopo aver passato ore a fare sesso con me?" non voglio attaccarla, assolutamente, voglio solo capire cosa ha in mente e come pensa di gestire il tutto. "Pensi che sia possibile essere amico di qualcuno dopo tutto ciò?"
Allontana la mano dalla mia e penso subito che non mi piace che l'abbia fatto, mi rilassava il suo tocco. "Perché no? Ci sono persone che restano amiche con i propri ex. Penso sia possibile per noi istaurare un rapporto." Mi perdo a pensare per qualche secondo, analizzando la situazione, ma la sua voce mi distoglie immediatamente dai miei pensieri "Scusami, non volevo... forse è una cosa stupida quella che ho detto. Non volevo risultare sciocca, mi dispiace, Benjamin. Solo ho pensato che, visto che la mia presenza ti aiuta, potessi restarti vicina per fare qualcosa di concreto, ma forse ho esagerato..."
"Isa, basta." Interrompo il suo discorso nervoso e agitato "Davvero. Non ti devi scusare per ogni cosa che dici per colpa di ciò che ti ho fatto la prima volta. Devi essere te stessa con me, ok? Dì quello che pensi e non temere nulla." sussurro in modo dolce, cercando di calmarla. "Non hai detto una cosa stupida, solo mi chiedo come farò a essere semplicemente tuo amico quando anche adesso ho voglia di strapparti i vestiti di dosso un'altra volta."
Trasalisce per le mie parole e si nasconde tra i capelli, per non mostrarmi il suo imbarazzo. Sembra così dolce e pura... mi piace questo lato del suo carattere, anche se so che non dovrebbe. "Ben... non possiamo continuare ad avere incontri di sesso random."
"Perché no?"
"Perché io sogno di incontrare qualcuno che voglia costruire qualcosa con me." spiega con semplicità, facendomi stringere lo stomaco. Una sensazione di fastidio mi colpisce, una sensazione che penso di non aver mai provato prima, non così forte poi. "Voglio una relazione seria. Voglio qualcuno che mi ami e mi metta al primo posto, così come farei io con lui. Non posso cercare l'amore e intrattenere, allo stesso tempo, una relazione di puro sesso con te."
Mi mordicchio il labbro inferiore, incastrando una piccola pellicina tra i denti e tirandola via, nonostante mi bruci all'istante e senta un po' di sangue bagnarmi la lingua. Però non mi importa, in questo momento l'unica cosa che mi provoca fastidio è ciò che Isabella sta dicendo sui suoi desideri, anche se so che ha ragione. Non può stare una vita appresso a me, dimenticando i suoi progetti, non posso mica essere così egoista e chiederle una cosa del genere. Però, allo stesso tempo, non voglio nemmeno rinunciare a lei. Non dopo stanotte che è stata capace di farmi dimenticare il male che mi stava schiacciando.
"Hai ragione... mi dispiace, non avrei nemmeno dovuto chiederlo." mi scuso sinceramente pentito "Comunque io non voglio smettere di vederti, e pare che la tua proposta sia l'unica soluzione." L'altra alternativa sarebbe provare a darle io ciò che cerca, ma non sono quello giusto... non posso trascinarla in mezzo a tutto questo. Non sono nato per fare il fidanzato o per amare, non so amare nemmeno me stesso, e penso di averlo dimostrato appieno in questo periodo.
"Non devi scusarti." i suoi occhi cangianti si colorano di una dolcezza infinita, cosa che mi fa desiderare di alzarmi e assaporare le sue labbra rosee... ma che diavolo mi prende? "Per me va bene. Io voglio aiutarti, Ben. Che tu abbia bisogno di sfogare i tuoi pensieri. Che tu abbia bisogno di farli tacere. Che tu abbia bisogno di distrarti, io voglio esserci per te."
Mi sento come su una montagna russa mentre l'ascolto parlare sicura di ciò che dice. Non sembra avere dubbi, lei vuole essere mia amica e vuole provare a spegnere i miei tormenti quando mi è accanto. E io non posso dirle no, mi piace troppo la pace che regna nella mia mente quando lei è accanto a me. Mi distrae... mi rende libero.
"E io voglio che tu ci sia." acconsento, porgendole la mano come a siglare un patto. Lei me la stringe all'istante e io la ringrazio mentalmente, perché avevo bisogno di questo tocco. Insomma, non sarà semplice starle vicino senza provare a sfiorarla... mi attrae in una maniera che non ho mai provato prima con nessun'altra donna.
"Ok... è un passo avanti per entrambi." sorride timidamente e molla la mia mano, afferrando la fetta che aveva precedentemente preparato e mangiandone un pezzetto. Il mio sorriso si allarga vedendola sporcarsi il naso con la marmellata, e mi impongo di restare seduto e non alzarmi a togliergliela nel modo che la mia mente sta invece immaginando.
"Per me è un grande passo avanti. Ho poche amiche donne. Una è Maria, che ormai è la mia migliore amica. Poi ho Elèonore, lei la conosco da tanto perché è la migliore amica di Mason da quando erano bambini... e poi penso anche basta. Vado d'accordo con le ragazze e mogli dei miei compagni di squadra, questo sì, ma non sono mie amiche." faccio spallucce, un po' imbarazzato. Non so perché, ma mi fa sentire a disagio ammettere questo.
"Ora hai anche me." afferma lei, spostandosi i capelli dietro le spalle e schiacciandomi un occhiolino come a incoraggiarmi. "Spero tanto che davvero io faccia brillare sempre i tuoi occhi chiari come stanno facendo ora, perché sei così raggiante che non ho parole per descriverti."
Le sue parole mi fanno sgranare gli occhi per qualche secondo, mentre il cuore si stringe per un attimo, accelerando i battiti. Mi prenderei a schiaffi per questo, ma davvero reagisco così a un complimento solo perché me l'ha fatto lei? Avanti, non è la prima volta che mi fanno un commento sulla mia bellezza... però è la prima volta che qualcuno nota il mio vero umore, a parte i miei migliori amici s'intende.
"Attenta, Isa, o rischi di innamorarti." la prendo leggermente in giro, per alleggerire la tensione e allontanare da me queste emozioni che sto provando.
Per qualche secondo sembra sussultare per ciò che le ho detto, ma poi afferra il tovagliolo e me lo lancia, scuotendo la testa e ridendo. La sua risata mi contagia immediatamente e mi lascio coinvolgere da lei, esaminando ogni dettaglio del suo viso.
E mentre ridiamo e mangiamo ciò che ha preparato, punzecchiandoci di tanto in tanto, mi rendo conto che non ricordo più quando è stata l'ultima volta che ho fatto colazione in questo modo, sentendomi così spensierato, e non posso fare a meno di essere grato a questa ragazza che è entrata nella mia vita prepotentemente e in modo inaspettato, facendo crollare molti paletti e muri che mi ero costruito intorno.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top