Capitolo 43
- Buon fine settimana ragazzi, ci vediamo martedì - Manuel sorrise per poi osservarci condurre i cavalli fuori dal campo coperto.
Da due giorni pioveva a dirotto e i paddock erano diventati praticamente inaccessibili.
- Odio il dressage... mi annoia - Simone borbottava al mio fianco mentre Luna scalpitava dietro di lui.
- Ludo porti anche tu Sky in giostra? -
- No, non penso. Luna devi mettercela per forza - con la testa indicai la sua cavalla, visibilmente irrequieta e per nulla soddisfatta della lezione di dressage.
Lo lasciai con gli altri per portare Sky al suo box.
Dopo essere tornati dal campo estivo quel cavallo era la mia unica gioia. Era già passata una settimana e Marco aveva smesso di frequentare il maneggio, mettendo in vendita il suo cavallo Storm.
Slacciai il sottopancia e tolsi la sella al roano blu.
- Eila Ludovica, come stai? -
- Ciao Angelica, bene grazie -
Uscii dal box con i finimenti su un braccio. Angelica chiuse la porta al mio posto per poi seguirmi in selleria.
Nel campo coperto un gruppo di bambini si divertiva in svariati giochi con i pony.
- Hai da fare adesso? - Angelica distolse lo sguardo dai bimbi per aiutarmi a mettere in ordine i finimenti di Sky.
- No, perché? -
- Beh... ti va di venire a casa mia a giocare con la Playstation? -
Presi il telefono dalla tasca della felpa e scrissi un veloce messaggio a mia madre, per avvertirla che sarei tornata per cena.
- Si va bene - sorrisi ad Angelica.
- Perfetto!! Tra un quarto d'ora finisce anche mia sorella e torniamo a casa con lei - detto questo Angelica mi prese per un braccio e mi trascinò fuori dalla scuderia, sotto il portico.
La pioggia non accennava a diminuire.
- Pensi di essere pronta per la gara ? - ruppi il silenzio e guardai Angelica che mi fece l'occhiolino.
- Certo che no Ludo. - scoppiò a ridere e non potei fare a meno di imitarla.
- A parte gli scherzi, non vedo l'ora di gareggiare! È da quando ho smesso di prendere lezioni di reining che non partecipo più a nessuna gara, sono curiosa di vedere come si comporterà Furia... mi manca un po' l'emozione delle competizioni -
La vidi sorridere intanto che osservava un punto fisso in lontananza, sicuramente assalita da ricordi passati.
- Vedrai salterai alla grande !! -
- Lo spero. Guarda, arriva Valentina... ma è il cavallo di Francesco quello? - Angelica indicò due figure sotto la pioggia.
Valentina con l'impermeabile fradicia conduceva lo splendido baio ciliegia dello stalliere.
Appena arrivarono sotto il portico, Red scrollò la testa lanciando goccioline di acqua ovunque. Valentina si tolse l'impermeabile lanciandola sullo schienale di una panchina.
- Possiamo venire a casa con te Vale? -
La ragazza posò lo sguardo su di noi e non potei fare a meno di soffermarmi a osservare il livido violaceo che le circondava un occhio.
- Sì certo... devo sistemare Red prima -
- Ti aspettiamo - rispose Angelica, ma la sorella era già entrata in scuderia.
- Perché Red era al paddock? - chiesi, inarcando un sopracciglio.
- Forse era con Beauty... non so -
Lo stallone nero non stava mai nel box, anche con quel tempaccio restava nel suo recinto e per ripararsi dalla pioggia aveva solo una tettoia chiusa su due lati.
Dopo poco più di venti minuti, Valentina comparve davanti a noi con la sua macchina.
In dieci minuti scarsi arrivammo a casa delle due sorelle.
- Vieni a salutare Furia? -
- Uh sì volentieri!! -
Seguii Angelica nella stalla. Mi piaceva molto quell'edificio, era tranquillo ed accogliente, Furia era una cavalla fortunata.
Nel primo box un asino bianco enorme sonnecchiava tranquillo. Vicino c'era Furia che ci osservava.
- Ciao bella!! Guarda, ieri le ho fatto cambiare i ferri -
Guardai gli zoccoli perfettamente curati e oliati dell'Haflinger.
Un improvviso rumore proveniente dal terzo box ci spaventò entrambe.
- Spero non sia qualche diavoleria di mia madre... - mormorò Angelica avvicinandosi alla porta chiusa.
All'interno un border collie ringhiava contro una pesante catena.
- Perché è qui legato? -
- Sai anche tu che mio padre se n'è andato senza più tornare... da quella sera mia mamma sta dimostrando tutto l'odio possibile verso mia sorella. Ieri ha venduto metà degli agnelli di Valentina. Oggi penso abbia bastonato Flocky. -
Stavo per rispondere qualcosa quando Valentina irruppe nella stalla.
- Dov'è?! -
- È qui nel box, legato nulla di più. - Angelica si spostò per lasciar passare la sorella.
Nel vedere la padrona, il cane si accucciò a terra, scodinzolando.
- Andiamo di sopra Ludovica -
Annuii seguendo Angelica.
Con la coda dell'occhio vidi Valentina con in braccio il border collie.
- Ciao mamma è venuta Ludovica a farmi compagnia questa sera - Angelica salutò sua madre con un abbraccio.
- Ciao tesoro, tutto bene in maneggio? Ciao Ludovica mi fa piacere vederti, vuoi rimanere a cena con noi? -
- Uh no grazie signora, a casa mi aspettano. Grazie dell'invito comunque - le sorrisi. Non sembrava affatto essere la donna che aveva picchiato la sorella di Angelica; non riuscivo a immaginarmela mentre faceva una cosa del genere.
Salimmo le scale e al posto di andare in camera di Angelica, ci dirigemmo verso una stanzetta dove avevano la tv.
Dopo qualche chiacchiera Angelica accese la playstation.
- Ah non se ne parla ragazze, sta sera guardiamo un film - Enrico entro nella stanza con in braccio Flocky e andò a sedersi sul divano, rubando il telecomando ad Angelica.
- Ehi bello scordatelo, siamo arrivate prima noi - prima che potessi aggiungere altro, Angelica si lanciò contro di lui cercando di prendere il telecomando.
- Dai guardiamo Hidalgo, vi va? - il ragazzo cercò in tutti i modi nascondere il telecomando e nel frattempo non far cadere Flocky.
Mentre Angelica era impegnata a bisticciare con Enrico, entrò Valentina nella stanza ed inserì il DvD nel lettore.
- Da Angelica ci sta, Hidalgo è un bel film - afferrai la mia amica per un braccio, scoppiando a ridere.
- E va bene mi avete convinta - si mise a sedere su un altro divano, accanto a me.
Flocky scese dalle gambe di Enrico ad un comando di Valentina.
Quando il film cominciò Angelica spense le luci.
- Guardali che teneri - mi sussurrò sghignazzando quando fu tornata al suo posto vicino a me.
Mi voltai verso l'altro divano. Enrico era appoggiato a un cuscino, con un braccio che circondava le spalle della sua ragazza. Valentina aveva la testa appoggiata sulla spalla di Enrico e sopra le loro gambe Flocky dormiva tranquillo.
- Non è possibile ma si è già addormentata? - Angelica indicò sua sorella che dormiva appoggiata ad Enrico, dopo solo un quarto d'ora dall'inizio del film.
Enrico le accarezzò una guancia.
In un attimo si presentò l'immagine di Marco davanti ai miei occhi e la nostalgia mi strinse lo stomaco. Mi mancava da morire eppure sapevo che non lo avrei più rivisto.
#Spazioautrice
Dopo qualche millennio ecco un nuovo capito... scusatemi davvero per non aver più aggiornato e ringrazio tutti voi che leggete e commentate questa storiella :-*
Un grazie particolare a sonounafocaloca e a AsiaDiVirgilio per i commenti e le stelline :-*
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top