Capitolo 37
- Sembra molto più tranquilla qui che quando era al nostro maneggio - osservai Venere che sonnecchiava in una posta.
Era il penultimo giorno del campo estivo, la settimana era letteralmente volata, e quella era la prima volta che andavo a trovare Venere da quando ero lì.
- Se lo dici tu... io non lo so - Angelica era al mio fianco che studiava la cavalla.
Arianna non era venuta con noi perché voleva stare con Stefano. Da quando quei due stavano insieme, Arianna era sempre appiccicata a lui e con me e Angelica parlava poco.
- Montavi lei quando hai incontrato i rottweiler? - Angelica si girò verso di me.
- Sì. Che ricordi... - rabbrividii al pensiero del cane che mi correva addosso.
Poco dopo ci avviammo verso la sala da prazo dove Beatrice aspettava il nostro gruppo per illustrarci il programma dell'ultimo giorno.
Tutti gli altri erano già seduti che aspettavano solo noi.
- Bene. Allora ragazzi; per tutta la settimana ci siamo allenati nel salto ostacoli e nel dressage, rimanendo sempre nalla tenuta. Questo pomeriggio ci sarà un'uscita a cavallo lungo l'ippovia della zona e una piccola gara di corsa al galoppo. Questa sera, come tutti voi sapete, ci sarà una festa che durerà fino a tarda notte dato che anche per quest'anno il campo estivo è finito - Beatrice si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio per poi continuare a parlare.
- Domani mattina potrete dormire quanto vi pare, basta che vi presentiate per pranzo. Per te Valentina questa cosa non conta, ovviamente. La partenza è fissata per le 16:00 di domani pomeriggio quindi avete tutto il tempo necessario per fare i bagagli vostri e dei vostri cavalli dopo pranzo. Tutto chiaro? -
Ci guardanno elettrizzati all'idea di una festa e della corsa al galoppo a cavallo.
- Okay. Ragazzi vi aspetto di fronte alla scuderia numero tre fra un mezz'ora. Con i cavalli sellati e pronti per le attività di questo pomeriggio - Beatrice ci salutò con un cenno del capo e uscì dalla sala da pranzo.
Dopo qualche chiacchiera ci dirigemmo verso le scuderie.
Sky mi venne incontro appena mi vide entrare nel suo box. Durante la settimana del campo estivo avevamo passato un sacco di tempo insieme e sentivo che il legame che avevo instaurato con lui era diventato più solido.
Lo strigliai e lo sellai con calma, continuando a parlargli sottovoce.
Infine lo condussi dove ci aveva indicato Beatrice.
Davanti alla scuderia numero tre vidi solo un cavallo ma non riuscii a capire chi fosse a causa del sole che mi accecava.
Solo quando ormai ero a non più di dieci passi dall'animale riconobbi Beauty perfettamente bardato con accanto la sua amazzone.
- Ehm, ciao Valentina - mi maledissi per non aver aspettato gli altri.
- Ciao -
Abbassai le staffe della sella di Sky e poi le rialzai. Mi sentivo a disagio e dovevo assolutamente fare qualcosa.
Dopo qualche minuti decisi di parlare.
- Beauty è diventato molto, ehm... molto bravo a saltare -
- Sì se la cava -
La vidi sorpresa della mia osservazione così decisi di continuare la conversazione, pregando che arrivasse qualcuno al più presto.
- Lo conosci il sentiero della passeggiata che faremo? Ti abbiamo vista uscire ogni sera con Beauty dopo le lezioni -
Mi guardò inarcando un sopracciglio.
- Abbiamo? -
- Sì io e tua sorella Angelica - sorrisi.
- Una sera ho fatto il giro dell'ippovia che percorreremo fra poco. Niente di speciale. -
- Ludo pensavo fossi ancora in scuderia - Angelica apparve alle mie spalle con Furia.
Le lanciai uno sguardo di scuse.
Poco dopo arrivò anche Beatrice seguita da tutti gli altri ragazzi del nostro gruppo.
- Potete monre in sella ragazzi. Allora... ogni gruppo farà un giro diverso lungo i sentieri dell'ippovia. Noi ci becchiamo quello che attraversa il bosco e che arriva su un belvedere dove potrete ammirare la tenuta dall'alto. Vi piacerà - sorrise e montò in sella a un grande cavallo grigio scuro, probabilmente il suo, che chiamava Drago.
- Io starò in testa al gruppo. Voi mi sentirete a coppie dato che il sentiero è abbastanza largo. Dietro di me voglio Alice e Marica, a seguire Samuel e Arianna, Simone e Angelica, Stefano e Marco, Enrico e Ludovica. Valentina e Stefania fanno da chiudifila. -
Dopo poco spronammo i cavalli e ci dirigemmo allegramente verso i campi.
Dopo circa un ora di passeggiata, dove le andature si alternavano dal passo al trotto, arrivammo al belvedere.
Scendemmo da cavallo e legammo gli animali ai resistenti fusti delle betulle.
- Sembra ancora più grande vista dall'alto - Marco indicò la tenuta di Beatrice, sotto di noi.
- È sempre stata della tua famiglia Beatrice? - chiese Samuel, curioso come tutti di saperne di più.
Marco mi prese per i fianchi e mi baciò il collo.
- Sì. È stata fondata dal bisnonno di mio nonno. Ovviamente non era così grande all'epoca, ma comunque è sempre stata molto attrezzata per l'allevamento dei cavalli - la giovane donna sorrise.
Restammo ad ammirare il panorama per circa venti minuti, senza mai smettere di chiacchierare.
- Forza ragazzi, in sella o perderemo la corsa al galoppo!! -
Tutti si lanciarono verso i cavalli. Io rimasi un attimo ad osservare i prati e i pochi edifici lontani dal paese innondati dal sole pomeridiano, finché la mia attenzione fu attirata da un punto il lontananza che si avvicinava velocemente alla tenuta. Osservai meglio. Dopo qualche secondo riuscii a distinguere un pick-up con al traino un rimorchio per cavalli molto grande che rifletteva i raggi del sole. Entrò nel cortile della tenuta e si fermò accanto alla scuderia numero due.
Una nuvola oscurò il sole qualche secondo. Fu in quel momento che mi accorsi di essere rimasta da sola.
Mi voltai e vidi solo Sky legato alla betulla argentea. Non scorsi nessun altro e nemmeno sentii rumori.
- Oh cazzo, brava Ludovica!!! - parlai con me stessa e mi avvicinai a Sky, slegandolo r montando in sella.
- Adesso da che parte vado?! Sky faremo tardi alla corsa alla galoppo... se mai trovo il sentiero che porta alla tenuta -
Non potevo tornare dal sentiero che avevamo percorso prima per il semplice motivo che non ricordavo quale direzione avevamo preso quando si erano presentate delle diramazioni della stradina.
Decisi di proseguire in avanti. Spronai Sky al trotto e successivamente al canter. Magari raggiungevo il gruppo.
Purtroppo dopo pochi minuti fui costretta a fermare il mio cavallo; il sentiero si divideva in due parti.
- Merda! Ma i cartelli di indicazione non li usano qua?! - stavo letteralmente andando fuori di testa. Avevo lo stomaco stretto in una morsa di ferro a causa dell'ansia e della paura di sbagliare strada.
Optai per la strada di sinistra e spronai di nuovo Sky al trotto. Il sentiero sbucava in una piccola radura circondata dal bosco e con una bassa fontanella ai piedi di un abete.
Lasciai che Sky si dissetasse. Mi guardai intorno. Non riuscivo a individuare il punto in cui continuava il sentiero.
- Sky... ci siamo persi. Per colpa mia ci siamo persi... - mi tremava la voce ma parlai ugualmente tanto nessuno mi sentiva.
Anche le mani tremavano fuori controllo, rendendo instabile il tocco delle redini sul morso.
Ad un tratto sentii dei passi provenire dal folto della boscaglia. Sperai in qualcuno che per caso passasse da quella parte, ma ascoltando meglio mi accorsi che quei rumori sinistri provenivano fuori dalla traccia del sentiero.
Il panico si impossessò di me, immobilizzandomi sulla sella.
I passi si fecero più vicini. La cosa ovvia è che non erano passi umani.
#Spazioautrice
Salve genteeeee :-)
Finalmente sono riuscita a scrivere il nuovo capitolo!!!
Dovrei stare qui fino a domani mattina a scusarmi con voi per averci impiegato due secoli ad aggiornare ;-€
Comunque per il prossimo capitolo non vi farò aspettare così tanto tempo, promesso!!
Grazie di aver letto e della pazienza infinitaaaaaa
A prestoo :-)
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