Capitolo 36

Okay. Calma. Lezione nel maneggio al coperto. Cazzo. L'ultima volta che avevo cavalcato al coperto era stato un disastro.
A pranzo non riuscii a mangiare quasi niente. Mi alzai da tavola e andai da Beauty.
- Ehi bello. Sei stato un angelo sta mattina. Ti prego promettimi che farai il bravo anche questo pomeriggio. - abbracciai il mio cavallo sperando che l'ansia se ne andasse.
Dopo un po' montai in groppa a Beauty e mi sdraiai su di lui con le braccia attorno al suo collo. Chiusi gli occhi. Lui rimase immobile con la testa bassa e le palpebre socchiuse.
Ad un tratto il mio cellulare vibrò. Lo tirai fuori dalla tasca dei jeans. C'era un messaggio da Francesco.

Ehi Vale, com'è andata la prima lezione di gruppo?

Scesi da Beauty e gli risposi, appoggiandomi alla parete del box.

Benone. Beauty si è comportato benissimo. Abbiamo lavorato sulle transizioni... meno male che lo abbiamo addestrato come si deve :-)

La risposta mi arrivo dopo qualche secondo.

Grandi!!! Te l'avevo detto che non ci sarebbero stati problemi :-P

- Vale sei qui? - la voce di Enrico mi riscosse un attimo e mi tornò in mente la lezione di salto ostacoli.
- Sì, carissimo. Arrivo subito -
Uscii dal box di Beauty e mandai un altro messaggio a Francesco.

Aspetta a parlare... tra poco lezione di salto nel maneggio coperto. Mi preparo al peggio.

- Stai bene bimba? - Enrico mi guardò preoccupato.
- Sì... No... Cioè... non so cosa farà Beauty dopo. Non gli piacciono gli spazi chiusi - cercai di non guardarlo negli occhi.
- Secondo me sei tu che ti preoccupi per niente -
Non gli risposi. Come potevo spiegargli che ogni volta che entravo in un campo coperto mi assalivano l'ansia e i ricordi?
Le sue labbra dannatamente soffici interruppero i miei pensieri quando si posarono sulle mie. Mi strinse a sé.
- Aah, ti prego bimba rilassati... sei rigidissima -
- Enrico aspetta... - lo scostai leggermente ma lui tornò dov'era.
- Non ti lascio andare finché non ti calmi -
Mi baciò di nuovo, con più insistenza e mi prese in braccio spingendomi contro la porta del box. Sentii Beauty sussultare leggermente.
Mi aggrappai al suo collo pensando solo alle nostre lingue che danzavano, una attaccata all'altra e cercai di lasciare perdere tutto il resto.
Quando ci staccammo appoggiai la fronte sulla sua spalla. Lo sentii baciarmi il collo e poi fermare le sue labbra in un punto.
- Non farmi un succhiotto... non adesso - mormorai cercando essere minacciosa.
Lo sentii ridacchiare e poi rimettermi per terra. Solo allora mi accorsi che Beauty sporgeva il collo dalla mezzaporta aperta del box e annusava il braccio di Enrico. Dopo un po' gli morse la manica. Lui lo accarezzò sulla fronte e lo stallone rimase immobile per qualche secondo, dopodiché si ritirò in fondo al box.
Guardai Enrico stupita.
- È la prima volta che si fa accarezzare da qualcuno che non sia io -

Entrai nel maneggio coperto e dopo aver abbassato le staffe, montai in sella.
Dopo il riscaldamento, dove Beauty continuò a scartare e a scattare in avanti, Beatrice ci divise in tre gruppi: io, Arianna, Ludovica, Simone e Marco nel primo, nel secondo c'erano Alice, Angelica, Marica e Stefania e nel terzo Samuel, Enrico e Stefano.
Avevo saltato ostacoli più alti durante le lezioni con Francesco, ma ugualmente l'ansia mi travolse. Beauty avvertiva che qualcosa non andava e continuava scrollare la testa e a roteare gli occhi.
Mentre l'istruttrice spiegava gli esercizi agli altri due gruppi, cercai di pensare ad altro e ordinai a Beauty di camminare in cerchio. Gli altri ragazzi bisbigliavano tra di loro lanciandomi occhiate interrogative.
- Bene. Ora tocca a voi. Partite al galoppo uno alla volta e saltate il verticale. Voglio vedere come ve la cavate - Beatrice incrociò le braccia e fece cenno a Ludovica di partire.
Quando arrivò il mio turno pensai a tutto ciò che mi aveva insegnato Francesco, provai a dimenticarmi degli altri che mi fissavano e ad accantonare il ricordo dell'ultima volta che avevo cavalcato serenamente in un campo al coperto. Dell'ultima volta in cui avevo cavalcato Lolly.
Spronai Beauty al galoppo e quando saltammo il verticale, il palo cadde. Beauty scartò di lato.
Nonostante i ragazzi degli altri gruppi fossero impegnati a saltare per conto loro, sentii Alice ridere fragorosamente e borbottare qualcosa a Marica.
Strinsi la mascella.
- Valentina il salto era quasi perfetto. Solo, non devi interferire troppo prima del salto. Beauty sa quando arriva il momento di saltare. - annuii in silenzio ed osservai gli altri, cercando di stare rilassata in sella. Immaginai di dover cavalcare con i metodi della monta americana. Allentai le redini e le presi con la mano sinistra. Quando arrivò di nuovo il mio turno, ripresi le redini con due mani e lanciai Beauty al galoppo. Seguendo il consiglio di Beatrice, superammo l'ostacolo decentemente.
Dopo aver saltato ed eseguito altri esercizi, smontammo di sella. Erano le cinque di sera.
- Valentina dopo che hai sistemato il tuo cavallo, ti aspetto nella sala dei mangimi - Beatrice scomparve fuori dal maneggio.
Mi avviai verso il box di Beauty, con la testa che mi girava e lo stomaco stretto in una morsa a causa di quella lezione snervante.

Dopo aver finito i miei compiti di stalliere e dopo aver cenato, andai in camera e mi lasciai cadere sul letto.
Poco dopo la porta si aprì ed entrò qualcuno. Non ebbi la forza di sollevare le palpebre.
Quando però sentii due mani che mi prendevano le guance, spalancai gli occhi e mi trovai Enrico davanti. Si sdraiò accanto a me e tirò in su le coperte.
- Non è andata poi così male come pensavi - mi mise un braccio intorno alle spalle. Mi girai verso di lui e appoggiai la testa contro la sua spalla, abbracciando con un braccio.
- Ho sonno -
Si mise anche lui su un fianco e mi strinse.
- Buonanotte allora, bimba -
Mi addormentarmi con la fronte contro il suo petto, stretta fra le sue braccia.

#Spazioautrice

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A prestoo :-)

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