Capitolo 20

Appena entrai nel parcheggio del maneggio, scorsi Beauty che camminava nervosamente nel tondino di addestramento.
Parcheggiai la vespa e mi tolsi il casco. Schioccai la lingua e lo stallone si bloccò di colpo. Mi avvicinai, chiamandolo.
Un forte nitrito attirò l'attenzione di tutte le persone che erano nei dintorni. Beauty mi corse incontro e appena scalvalcai la staccionata, si fiondò su di me facendomi quasi perdere l'equilibrio.
- Anche tu mi sei mancato, tesoro mio - lo abbracciai, strofinandogli il collo. Lui appoggiò la fronte sulla mia spalla rimanendo poi immobile. Rimanemmo fermi così per non so quanto tempo e quando mi staccai da lui mi accorsi di Stefano che ci guardava.
- Ehm, ciao - lo salutai, imbarazzata.
- Ciao - rispose sorridendo.
Mi avvicinai a lui con Beauty al seguito.
- È proprio un bel cavallo - commentò il ragazzo osservando il mio stallone.
- Grazie - non sapevo cosa mi prendeva, ma ogni volta che mi parlava sentivo uno strano vuoto nello stomaco.
- Mi insegni come si fa il Join-up?- me lo chiese di getto alzando lo sguardo su di me.
- Ehm... beh... se vuoi - distolsi lo sguardo dai suoi occhi che avevano un effetto magnetico sui miei.
Ad un tratto si girò e corse nella scuderia. Incuriosita, lo seguii in silenzio.
Quando lo raggiunsi, lo vidi nel campo coperto con Fiamma.
Gli andai vicino, al centro del campo.
- Ti spiego come si fa, ma dopo devi farlo da solo -
- Daccordo -
Guardai Fiamma un momento e poi lo guardai negli occhi.
- La prima cosa che devi fare è allontanarlo da te; tiragli un capo della longhina per chiedergli di correre ed impedirgli di avvicinarsi. Devi guardarlo negli occhi con determinazione. Deve galoppare. - Stefano mi ascoltava attentamente, annuendo di tanto in tanto.
- Quando vorrà avvicinarsi a te, Fiamma te lo farà capire utilizzando il linguaggio del corpo: rallenterà l'andatura, abbasserà la testa verso il terreno e comincerà a muovere la bocca come se stesse masticando. Quando lo farà tu devi metterti in modo perpendicolare alle sue spalle, non guardarlo negli occhi e devi aspettare che lui si avvicini a te. Tutto chiaro? -
- E dopo cosa faccio? -
- Quando Fiamma ti avrà raggiunto e ti avrà toccato con il muso, tu potrai girarti e accarezzargli il collo. Infine quando tu ti sposterai all'interno del campo, Fiamma ti seguirà -
Distolsi lo sguardo da lui e andai a guardarlo dal bordo del campo.
Adesso che era da solo, Stefano sembrava quasi spaventato. Scossi la testa sorridendo e gli tirai la longhina.
Dopo qualche minuto di immobilità, il ragazzo lanciò un capo della corda contro Fiamma che prese a galoppare lungo il perimetro del campo. Continuò a farlo correre per dieci minuti scarsi, chiedendogli di cambiare mano ogni tanto. Era strano guardare qualcun'altro eseguire il Join-up con un cavallo: fino a quel momento non avevo mai incontrato nessuno che fosse interessato a quella tecnica di addestramento.
Ad un certo punto Fiamma manifestò i segnali con cui chiedeva a Stefano di potersi avvicinare a lui. Il ragazzo parve poco convinto ed ebbe un momento di esitazione prima di girarsi in modo perpendicolare alle spalle del sauro, distogliendo lo sguardo dall'animale.
Cambiai posizione ed attesi impaziente che Fiamma si avvicinasse al suo padrone.
Stefano chiuse gli occhi. Quando il cavallo fu abbastanza vicino a lui, spinse il muso contro la sua spalla. Stefano si girò e accarezzò il collo del sauro per poi dirigersi verso di me. Senza esitare Fiamma seguì il ragazzo.
- È fantastico!!! - esclamò con le lacrime agli occhi per la gioia.
- Grazie Valentina - mi sorrise.
Ricambiai il sorriso perdendomi nei suoi occhi.
- Vieni a cavalcare più tardi? Una passeggiata nel bosco, ti va? -
Avrei voluto accettare il suo invito ma non sapevo come si sarebbe comportato Beauty; non ero mai stata in passeggiata con lui e un altro cavallo.
- Ehm... verrei volentieri ma Beauty non è pronto per essere montato - sussurrai.
Stefano mise la cavezza a Fiamma e uscì dal campo per poi venirmi vicino. Troppo vicino.
- Lo so che lo cavalchi e che stai imparando a saltare - parlava piano in modo che solo io potessi sentirlo.
- Ma Beauty... -
- Ti aspetto alla fontana in fondo ai paddock tra un ora - il ragazzo mi passò accanto seguito dal suo castrone e sparì in un box.
Rimasi immobile come se fossi stata di pietra.
- Spostati dobbiamo entrare nel campo!! -
Sussultai leggermente e girandomi vidi tre ragazzine che dovevano avere più o meno 16 anni. Quella che aveva parlato era truccata in modo pesante, aveva i capelli biondi e lunghi e vestiva di marca. Dietro di lei c'erano altre due ragazze, una bionda e una mora, probabilmente le sue scagnozze.
- Allora?! Hai in mente di restate ferma ancora per molto? - la ragazza incrociò le braccia.
Mi appoggiai al cancello chiuso del campo e la guardai con aria di sfida.
- Finché me lo chiedi in questo modo, sì starò ferma -
La vidi diventare rossa in faccia e allora sorrisi maligna.
- Com'è che ti chiami tu? -
- Valentina -
- Bene Valentina ci lasceresti passare per la nostra prima lezione di equitazione? -
- Ma certo ragazze - mi spostai di lato con fare provocatorio.
Scorsi Stefano e Francesco che ridevano a crepapelle vicino alla porta della selleria.
- Questa me la pagherai cara!! - sussurrò la bionda quando mi passò accanto.
- Se vuoi ti faccio un bonifico bancario appena ho tempo -
Girai i tacchi ed uscii dalla scuderia dirigendomi verso Beauty.

Un ora dopo ero ancora seduta sulla sabbia del tondino di addestramento con Beauty che trottava a destra e a sinistra, pieno di energia. Non sapevo cosa fare: andare da Stefano e farmi vedere in sella da qualcuno che non fosse Francesco, o stare a girare alla corda Beauty evitando un sacco di rogne? Quasi quasi preferivo la seconda opzione...
- Ti sta aspettando, Vale - lo stalliere mi tirò la testiera del mio cavallo. La afferrai al volo.
- Non so se voglio andarci... nessuno mi ha più vista a cavallo tranne te - lo guardai e Francesco mi si avvicinò.
- Sì che vuoi andarci... io lo so - mi strizzò l'occhio e mi porse la mano. La afferrai e mi alzai.
- Vai senza sella. Ti sentirai più a tuo agio -
- Come fa Stefano a sapere che mi insegni a saltare? -
- Non chiederlo a me, ragazza -
Scossia testa e chiamai Beauty per infilargli la testiera.
Francesco mi aiutò a montare e poi mi aprì il cancello del tondino.
- Grazie Franz - gli sorrisi quando gli passai accanto e incontrai i suoi occhi grigi.
- Figurati Vale. Buona passeggiata e quando torni vieni a cercarmi - ricambiò il sorriso e mi indicò la scuderia.
Mi diressi verso il posto deciso da Stefano. Lui eri lì, seduto sul bordo della fontana con Fiamma legato allo steccato del paddock.
Non si accorse subito di me e Beauty, era troppo perso nei suoi pensieri.
- Eilaa - mi fermai a qualche metro da Fiamma, sentendo che il mio cavallo cominciava ad agitarsi.
- Ciao Valentina!! Non pensavo venissi veramente - Stefano si alzò, slegò il suo cavallo e montò in sella.
Si fermò un momento, guardandomi in modo strano.
- Come mai non hai i finimenti? -
- Non servono in passeggiata. È già una cosa superflua la testiera a dir la verità - sorrisi.
Lui scosse la testa e spronò Fiamma al passo. Chiesi a Beauty di affiancarli e dopo qualche rifiuto da parte sua, finalmente obbedì.
Stefano si girò a guardarmi.
- Come fai a sapere che Francesco ci insegna a saltare? - domandai riferendomi a me e a Beauty.
- Perché vi ho visti. Ero in passeggiata da solo, un pomeriggio, e per sbaglio sono adato al prato dove il rottweiler ha attaccato Ludovica. -
- E noi eravamo lì. -
Il ragazzo mi sorrise con espressione innocente.
Per il resto della passeggiata parlammo di molte cose e finimmo per scambiarci i numeri di telefono.

#Spazioautrice

Sono ancora vivaaaa

Scusate per il ritardo della pubblicazione del capitolo 20 :-\

A prestoo :-)

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