Capitolo 2
Un suono acuto e insopportabile mi svegliò per la seconda volta quel giorno. Ma non era la mia sveglia, bensì la campanella di scuola.
- Buongiorno Valentina - mi salutò Lorenzo, il mio compagno di banco.
- Ma che ore sono? - gli chiesi stiracchiandomi un po'.
- Le undici: hai dormito tutte e tre le ore di scienze vegetali... complimenti Vale è il tuo record - mi sorrise battendomi le mani.
- Allora manca solo un ora di matematica e poi... a casa!! - precisai sorridendo finalmente sveglia del tutto.
- Cosa hai fatto ieri Vale? - chiese una voce dietro di me.
- Ho aggiustato la vespa e sono andata a provarla. Vieni a fare un giro sta sera Leonardo? -
- Mi dispiace non posso... la mia moto la usa mio fratello oggi -
- Sarà per la prossima volta allora - risposi con un'alzata si spalle.
- E come va la tua vespa adesso?-
- Da dio!!! Ieri per sbaglio ho fatto cadere una ragazza con un ginocchio in un secchio d'acqua, vicino alla staccionata del parcheggio del maneggio - ammisi un po' imbarazzata. Leonardo scoppiò in una fragorosa risata.
- Non ho fatto apposta. Dopo aver fatto un tondino sulla ghiaia ho impennato e mi sono accorta troppo tardi che lei stava passando - Non andavo fiera di aver quasi investito quella ragazza. Decisi che dopo pranzo sarei tornata al maneggio e l'avrei cercata per chiederle scusa.
- Vabbè sono cose che capitano. La velocità non la conoscono quelli che cavalcano i cavalli - ribattè Leonardo ridendo.
Mi girai senza rispondergli perché non ne valeva la pena. Ormai ero abituata a non rispondere a certe affermazioni insensibili dei ragazzi, come ero molto brava a difendermi dai loro dispetti. Dopo quattro anni passati in una classe di soli maschi, la timidezza tipica del mio carattere era svanita del tutto.
Finalmente suonò l'ultima campanella della giornata e mi precipitai fuori dalla classe senza neanche accorgermi della gente che mi passava vicino. Appena uscita in cortile mi fermai un momento a osservare da lontano la mia vespa rossa parcheggiata sotto il portico; adoravo anche solo guardarla, figuriamoci guidarla!!! Me l'aveva regalata mio padre, due anni prima, ed era stata la cosa più bella che potesse comprarmi.
- Se pensi che quell'affare vada veloce, allora non sai proprio cosa sia la velocità -
Mi girai di scatto fulminando con lo sguardo il ragazzo che aveva appena parlato.
- A sì?! E tu cosa ne sai di come va "quell'affare" ?? -
- È una vespa... logico - Alessio proprio non lo sopportavo. Cosa voleva sapere lui?
- Allora vediamo chi arriva prima al parcheggio del maneggio!!- ribattei girando la chiave e spingendo la pedalina della vespa.
- Sì certo, se pensi di battermi hai proprio sbagliato persona. - anche lui accese la sua moto cross, un beta che aveva da poco acquistato.
Mi allacciai il casco e in un attimo ero sulla strada, subito seguita da Alessio.
Dopo circa trecento metri vidi il solito semaforo per i pedoni che quando diventava rosso si doveva aspettare un'eternità per ripartire. Scalai una marcia preparandomi a frenare e in quel momento Alessio mi sorpassò a tutta velocità. In un attimo vidi il semaforo diventare arancione e poi rosso. La moto cross del mio avversario si fermò con una violenta inchiodata. Era la mia occasione. Una scarica di adrenalina mi scosse e senza neanche pensarci cambiai marcia di nuovo e accelerai. Le persone che attraversavano la strada si fermarono immediatamente, spaventate, cominciando a farmi gestacci. Ma a me non importava. La vespa correva veloce sull'asfalto e io non sentivo altro se non il motore che, senza andare su di giri, manteneva la velocità degli 85 km/h.
La grande insegna del maneggio mi ricordò della sfida e allora, un po' alla volta, cominciai a frenare fino ad arrivare a fermarmi nel pareggio. Misi la vespa sul cavalletto e la spensi togliendomi il casco. In quel momento arrivo Alessio che senza neanche scendere dalla moto alzò il dito medio in mia direzione e poi ripartì verso casa sua.
Non ci sono regole nelle gare di questo tipo. Sorrisi maligna e accarezzai la sella della mia moto.
In quell'istante arrivò la ragazza che l'altro giorno avevo quasi investito, con una bicicletta e il cap da cavallerizza in mano.
Mi avvicinai e la salutai timidamente. La ragazza si voltò verso di me e senza neanche salutarmi mi puntò il dito contro.
- Allora sei tu quella disgraziata che l'altro giorno stava per investirmi!! Volevo proprio ringraziarti per avermi fatto fare il bagno in un secchio d'acqua - era furiosa, vedevo i suoi occhi ribollire di rabbia.
- Sì sono stata io e sono venuta per scusarmi e per dirti che non era mia intenzione...- non arrivai a finire che mi aggredì di nuovo.
- Non era tua intenzione??? Si può sapere cosa ti salta in mente di andare a quella velocità in un parcheggio?? Ma l'educazione la conosci? -
- Capisco che sei arrabbiata, lo sarei anch'io, ma volevo spiegarti che non ho fatto apposta. Prima di fare il tondino sulla ghiaia non passava nessuno e ti ho vista all'ultimo momento...-
- E i freni non li hai su quel rottame?! -
Strinsi la mascella e mi morsi la lingua cercando di non risponderle male.
- Sì che ci sono i freni solo che se frenavo sarei caduta... ascolta mi dispiace non volevo, è stato un incidente... ti ho visto all'ultimo minuto - la supplicai di scusarmi
- Se vuoi posso darti un passaggio fino a casa tua sta sera; per scusarmi -
- Ma sei pazza?! Vorrei arrivare viva a casa - e detto questo, girò i tacchi ed entrò nella scuderia.
Rimasi immobile non sapendo cosa pensare fino a quando non vidi che la porta della scuderia si aprì di nuovo. Uscirono due ragazzi e poi due ragazze, tra cui quella con cui avevo parlato prima. Tutti e quattro tenevano per le briglie dei cavalli bellissimi. Appena entrarono nel campo all'aperto, montarono e cominciarono a seguire le istruzioni di un uomo che credo fosse il loro istruttore. Rimasi a guardarli finché non finirono la lezione, dopodiché andai nuovamente incontro alla ragazza.
- Cosa vuoi ancora? - chiese acida.
- Volevo spiegarti di nuovo tutto. Lo so che non ti conosco ma non mi piace litigare -
La ragazza fece fermare il suo cavallo e mi guardò con disprezzo.
- Lascia perdere, non voglio ascoltare di nuovo le tue scuse. Se fossi stata un metro più avanti mi avresti investita. Questo è successo. -
Era vero. Abbassai lo sguardo non sapendo cosa rispondere.
- Mi chiamo Valentina comunque- la ragazza parve non sentire, forse anche a causa del fatto che avevo sussurrato.
- Ludovica - rispose infine voltandosi per tornare in scuderia.
- Aspetta! Dimmi almeno se posso fare qualcosa per farmi perdonare -
- Andartene, grazie - e detto ciò sparì in un box con il cavallo.
Rimasi di sasso. A questo punto non sapevo più cosa fare.
Decisi di tornare a casa e quindi accesi la vespa e mi diressi verso la piccola azienda agricola di famiglia.
Appena arrivata nel cortile, parcheggiai e andai a salutare mia sorella che si stava preparando per una cavalcata con la sua cavalla: una giumenta di razza haflinger, di nome Furia.
- Ciao Angelica -
- Eila Vale!! Come va? Ma dove sei sparita con quella vespa? -
- Da nessuna parte. Solo un giretto. La mamma è in casa?-
- No, è andata in paese. Vabbè vado anch'io a fare una passeggiata con Furia quindi a dopo - e detto questo montò in sella e spronò la cavalla.
Non mi restava altro se non sistemare tutti gli animali per la notte, quindi mi diressi verso il fienile e cominciai a preparare il fieno per le mie dieci pecore; dopo averglielo portato, misi altro fieno nella rete della cavalla di mia sorella e riempii la mangiatoia dell'asino bianco di mio padre. Infine diedi una bella pulita a tutti gli abbeveratoi e chiusi i tre pollai dove alloggiavano quindici galline e un gallo per ognuno.
Sospirai guardando l'ora sul cellulare ed entrai in casa. In quel momento arrivò mia madre con i tre borsoni della spesa.
La salutai e mi diressi verso la mia stanza. Non passò più di un ora che Angelica irruppe bruscamente nella mia camera.
- Valentina hai tempo vero?! Devo assolutamente raccontarti cosa è successo!!! -
#Spazioautrice
Ecco il secondo capitolo :-)
Spero che sia di vostro gradimento!!!!
Se avete qualche consiglio è ben accetto... come qualsiasi critica che possono aiutarmi a migliorare :-)
Grazie infinite per essere arrivati a leggere fino a questo punto :-) :-)
A prestoo :-)
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