Capitolo 11
Lasciai perdere i finimenti di Lulabell e corsi fuori, seguendo Francesco.
- Ferma - mi intimò lo stalliere appena arrivammo a una decina di metri di distanza dal tondino dove alloggiava il cavallo pazzo.
- Vuole farsi uccidere? - la mia voce risultò acida. Non sopportavo che Valentina si fosse avvicinata a Marco; la odiavo con tutta me stessa.
Prestai attenzione a ciò che avevo di fronte.
Valentina aveva afferrato una delle longhine che pendevano dalla cavezza dello stallone e lo guardava dritto negli occhi. Il cavallo teneva le orecchie appiattite all'indietro e cercava di impennarsi.
Dopo pochi secondi la ragazza cominciò a staccare tutte e quattro le longhine, lasciando il cavallo solo con la cavezza. Lo lasciò correre e solo in quel momento mi accorsi di Andrea accanto a Francesco.
- Chi lo prede più quel cavallo adesso!! - Andrea si passò una mano nei capelli, sospirando.
Intanto Valentina aveva legato le longhine insieme, formandone una unica molto lunga.
Lo stallone trottava nervoso lungo il perimetro del tondino.
- Corri bastardo!! - Valentina gli tirò un capo della corda sui posteriori e il cavallo pazzo riprese a galoppare all'impazzata, nitrendo ogni volta che la corda lo colpiva.
- Più veloce!! - la longhina lo colpì di nuovo in modo violento.
Dopo molti giri al galoppo, lo stallone diede segni di stanchezza ma Valentina non accennava a smettere di frustarlo.
- Ma che fa? - chiese Arianna, improvvisamente apparsa alle mie spalle.
- Lo ammazza - risposi.
- Lo doma - precisò Stefano incrociando le braccia. Non mi ero accorta di lui e voltandomi vidi anche Francesco annuire.
- In quel modo? - Andrea inarcò un sopracciglio.
Nel tondino il cavallo galoppava ancora sui lati e Valentina al centro faceva roteare la corda.
- Forse è meglio lasciarli in pace - mormorò Francesco.
- Hai ragione. Allora io vado ragazzi... a dopo - Andrea si diresse verso i paddok mentre Francesco entrò in scuderia. Stefano andò a sedersi sulle panchine appena fuori dalla scuderia e continuò a fissare Valentina.
- Ho una cosa da dirti, Ludo -
- Dimmi Arianna -
- Simone mi ha confidato di essere cotto di Angelica - la mia amica ridacchio.
Ci incamminando verso i box e dopo aver recuperato i finimenti di Lulabell andai da lei. Arianna aveva già sellato Blazy.
Per quella giornata avevamo in programma di accompagnare un gruppo di principianti in passeggiata; Manuel ci aveva chiesto il favore di fare da chiudi fila del gruppo.
Appena arrivai in cortile montai in sella e mi avvicinai ad Arianna.
- Spero che Manuel non vada ai pascoli pubblici... - le dissi per poi cominciare a raccontarle quello che io e Marco avevamo visto.
- Ma è terribile non sarei riuscita a fare niente nemmeno io - esclamò alla fine del mio racconto.
- Arianna tu seguirai me... e Ludovica farai da chiudi fila. Andiamo ragazzi - la voce di Manuel ci ricordò del nostro compito e quindi, dopo esserci sistemate nel posto giusto, partimmo al passo.
Per fortuna la destinazione scelta dall'istruttore non erano i pascoli comuni ma semplicemente il sentiero della zona destinato a ippovia.
Il giro durò più o meno due ore e fu molto rilassante.
Quando tornammo al maneggio, salutai tutti e portai Lulabell nel box, seguita da Arianna e Balzy.
Le tolsi i finimenti e la strigliai.
- Ludovica devo parlarti - Francesco mi osservava dalla porta del box.
- Certo... adesso? -
- Sì. Si tratta di Lulabell - lo stalliere entrò nel box.
- Come sai è una brava cavalla da scuola e c'è molta gente in questo periodo che si è iscritta al maneggio per imparare a cavalcare -
- Dove vuoi arrivare? Non dirmi che è venduta... ti prego - sentii una stretta allo stomaco e d'istinto appoggiai una mano sul collo della cavalla.
- No - Francesco abbassò un momento lo sguardo.
- Ti chiedo solo di lasciare che venga montata dai ragazzi chel imparano... tu potresti montare Venere. Ormai sei una buona amazzone, in grado di tenerla - lo stalliere studiò la mia reazione.
Venere era una cavalla baia, alta 158 cm al garrese, molto vivace che aveva l'abitudine di scartare e partire al galoppo quando gli si chiedeva il trotto.
- Va bene - mormorai in tono piatto.
- Grazie Ludovica. Da domani monti Venere allora. Per quanto riguarda ciò che è successo prima... cosa ti è saltato in mente di offendere Valentina? Lo sai cosa ha passato? -
- La sua cavalla è morta. Non è la fine del mondo!! A quante persone succede di perdere il cavallo? Tantissime, ma non è che smetto di cavalcare e hanno un carattere del genere - mi infasridii questo argomento.
- È vero. Ma lo sai come è morta la sua cavalla? - Francesco mi guardò incrociando le braccia.
Non ci avevo pensato a questo particolare. Ma non mi importava. Scossi le spalle e risposi di no.
- Allora la prossima volta è meglio se non dici niente a riguardo di Lolly, okay? -
- Parli come se le conoscessi da secoli - dissi uscendo dal box seguita da lui.
- Ludovica, io le ho viste insieme. Ho gareggiato contro di loro. Le conosco abbastanza per dire che vivevano l'una per l'altra - detto questo Francesco si girò e uscì dalla scuderia.
Rimasi perplessa sulle sue parole. Ci aveva gareggiato contro? Ma se praticava il salto ostacoli con Red?
Andai a cercare Arianna per raccontarle ciò che mi aveva detto Francesco.
Quando uscii in cortile rimasi paralizzata dalla scena che mi si presentò davanti agli occhi.
#Spazioautrice
Ecco un altro capitolooo :-)
È un po' più corto del solito, scusate, ma spero che non sia noiosoo :O
Grazie infinite per averlo letto :-*
A prestoo :-)
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