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Beh ciao,si tu,capelli biondi,occhi chiari che guardi lo scaffale che va dalla lettera "Y" in giù.
Vuoi farti notare. Si nota dai mille braccialetti che porti lungo il braccio. hai un libro in mano,che sbirci lentamente,e accidentalmente ti scontri con un tizio,mormorando:"mi scusi". e in quel preciso momento,mi rivolgi la tua prima parola:

B:Ciao,lavori qui?
J: Beccato,come posso aiutarti?
B: Cercavo "Paola fox"
J: Paola fox? beh,ottima scelta. seguimi.

E la porto in un'altra sezione di libri.

J:ecco qui,vuoi che faccia io?
B: no,no,ci arrivo grazie.

Ti metti in punta di piedi cercando di prendere il libro. Ah,non porti il reggiseno? e vuoi che io lo noti? beh ci sei riuscita.

B: preso.
J: bene,tutto qui?
B: sì,prendo solo questo,grazie

Le sorrido.
Nel mentre mi dirigo alla cassa notando che ad aspettare c'era un signore,dalla faccia si poteva dire che era incazzato,probabilmente la ragazza non gli concede una sega da un po'.

J: ed ecco a lei. Buona giornata!

Il signore mi da le spalle uscendo dal negozio ignorando le mie parole,ma non ci bado,perché noto tu che ritorni con il libro di paola fox in mano.

B: sembrava nervoso eh?
J:sì,beh,d'altronde non tutti sono uguali.
B: già...

Mi porgi la carta di credito con scritto il tuo nome e cognome,nonostante tu avessi abbastanza contanti per pagare.

J: Guinevere Beck?
B: sì...i miei erano degli stronzi con i nomi,comunque tutti mi chiamano Beck. E tu sei Joe- -

Legge dal mio cartellino sulla camicia.

J: Goldberg. Tutti mi chiamano Joe.

Lei sorride.
Fa per andarsene ma si blocca improvvisamente.

B: e a me non auguri buona giornata?
J: buona giornata,Beck.
B: buona giornata,Joe.

E se ne va.
-
Poi c'è il mio amico,nonché mio assistente Ethan:

E: ci ha provato di brutto!
J: nah,era solo molto gentile.
E: se fossi in te,starei già su google a cercarla.

Io non sono così Beck.
Hai riso alle mie battute,
So il tuo nome,
ma il mio scopo non è solo sapere chi sei,
il mio scopo è proteggerti.

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