Parte 29


Il salone di casa era ormai piena di gente, oltre ai ragazzi vi erano anche Hyolin, Jaebum e Youngjae. Chiamati da Jongdae poiché sapeva avessero sentito la notizia che il ristorante avrebbe chiuso e che il proprietario era stato arrestato ma oltre che per "aggressione" non sapevano cosa fosse realmente successo. In tutto il tempo passato a lavorare insieme il castano aveva instaurato un bel rapporto con i suoi colleghi, così decise di invitarli a casa dei ragazzi per spiegare loro tutta la situazione. Erano passate diverse settimane dall'accaduto ma Minseok, ancora preoccupato, si premurò che il proprio ragazzo fosse sicuro, in fondo per raccontare le dinamiche sarebbe stato costretto a rivivere quel momento. Jongdae però dopo avergli lasciato diversi baci sulle labbra e rassicurato che stesse bene lasciò cadere il discorso.

Quando i tre arrivarono e si ritrovarono davanti tutte quelle persone capirono che si trattasse di qualcosa di serio, anche se Jaebum fu l'unico a riuscire ad immaginare cosa fosse successo avvicinandosi alla realtà. I ragazzi li fecero accomodare sui divanetti e dopo avergli offerto qualcosa da bere, perché la situazione non gli aveva fatto dimenticare come essere ospitali, Jongdae, stringendo le mani del suo ragazzo, cominciò a raccontare tutto quello che fosse successo, senza tralasciare i dettagli. Nella stanza le reazioni furono varie. I suoi amici avevano già sentito parte del discorso, ma poiché il ragazzo risultava spaventato non avevano chiesto più di quanto avesse detto, in quel momento però ogni loro domanda stava ottenendo delle risposte. Questi cominciarono a serrare i pugni, volenterosi di darsi vendetta. Chanyeol e Sehun si pentirono di aver fermato i loro ragazzi dal dargli una lezione. Lo avevano fatto per evitare delle denunce per tentato omicidio, ma in quel momento non importava più, e furono tentati di lanciarli nella cella di quell'uomo e lasciarli sfogare mentre loro si sarebbero goduti la scena. Fra loro anche Kyungsoo, che la quella sera aveva affrontato tutto con calma e buonsenso sembrava sul punto di organizzare un piano omicida, e Jongin nel vedere il suo sguardo tranquillamente paragonabile a quello di un serial killer si sentì tentato di chiedergli di cosa avesse bisogno, gli avrebbe procurato qualsiasi cosa avesse chiesto. Minseok si limitò a serrare la mascella in una morsa sempre più dura, cominciando a pensare che fosse stato fin troppo buono con quell'animale che aveva osato toccare Jongdae. Hyolin e Youngjae ascoltarono il racconto a bocca spalancata e sguardo disgustato mentre Jaebum sospirava, aveva sperato di sbagliarsi, ma il castano gli aveva confermato non fosse così.

<<Quindi tu mi stai dicendo che quel porco ha osato metterti le mani addosso?>> sbottò Youngjae disgustato, e Jongdae annuì in risposta.

<<Ma io gli stacco le palle>> urlò Hyolin nello stesso tono.

<<Per quanto la possa pensare come te>> inziò Jaewhon <<Meglio lasciarlo marcire in prigione. Lì saprà cosa vuol dire essere aggrediti alle spalle>> ghignò spaventoso.

Gli uomini hanno degli istinti da soddisfare, e in un posto pieno zeppo di maschi c'era solo un modo per farlo, che questi fossero inclini o meno. E l'idea che si fece spazio nelle menti dei ragazzi non fece altri che farlo sorridere impazienti e soddisfatti. Sarebbe stato ripagato con la stessa moneta.

<<L'unica cosa importante e che Minseok e Jaewhon siano arrivati in tempo e che tu ora stia bene>> s'intromise Jaebum, spezzando quell'aura maligna che circondava tutti i ragazzi nella stanza. Nonostante anche lui fosse d'accordo con loro, sapeva che l'uomo l'avrebbe pagata, quindi preferì concentrarsi sullo stato dell'amico.

<<Sto bene>> gli sorrise il castano, accasciandosi sulla spalla del suo ragazzo, che lo circondò con un braccio cominciando a coccolarlo <<Solo mi dispiace non avervelo detto prima>>

<<Non preoccuparti>> lo rassicurò Hyolin.

<<Possiamo capire il perché, anzi, ci rende felice che tu abbia deciso di aprirti anche con noi>> aggiunse Youngjae.

Il ragazzo li ringraziò per la loro premura, e tornò a bearsi delle carezze che il biondo gli stava dedicando, lasciando cadere il silenzio per un po', quando Hyolin lo spezzò.

<<Ah mi fa incazzare, per colpa sua che non sa tenerselo nei pantaloni non ho più un lavoro, come lo pago l'affitto io>> sbottò mettendosi le mani fra i capelli.

<<Non sarà facile trovare un nuovo lavoro>> sospirò Jaebum.

<<Ma noi certo non ci arrenderemo>> esordì Jongdae.

<<Ragazzi avete posto nelle vostre agenzie? Sono bravo con le fotocopie>> scherzò Youngjae, facendoli scoppiare a ridere. Questi però poi si voltarono verso Minseok, che si lasciò andare in un sospiro. Il gesto non passò inosservato al suo ragazzo, che si voltò a guardarlo curioso.

<<Volevo aspettare per dirtelo, ma a quanto pare non ho scelta>> iniziò, catturando l'attenzione dei quattro <<So quanto era importante quel lavoro per te, e so che non accetterai un aiuto economico da parte mia tranquillamente, perciò ho pensato di raggirare il problema>> scherzò.

<<Cosa hai fatto Minseok?>> chiese subito Jongdae, quasi minaccioso.

<<Ho comprato il ristorante>>

Jongdae lo guardò in silenzio, per qualche secondo, come se stesse cercando di capire se il ragazzo lo stesse prendendo in giro o fosse serio. Studiò attentamente quei pozzi scuri, e quando non vi vide alcuna traccia di ironia sgranò gli occhi.

<<Cosa hai fatto?>> alzò la voce di diverse ottave.

<<Ho comprato il ristorante>> ripeté tranquillo.

<<Sei fuori di testa?>> urlò ancora il castano.

<<No, sono ricco>> scherzò Minseok, ma tornò subito serio quando notò che il suo tentativo di ironizzare non ebbe effetto sul suo ragazzo <<Senti Jongdae, ormai il ristorante è di mia proprietà, e tu non puoi fare nulla per cambiare questa cosa. Però fra la mia agenzia e gli studi non avrò il tempo per prendermene cura, quindi hai solo due opzioni. O te ne occupi tu, oppure sarò costretto a trovare qualcun altro che lo farà. Però pensaci bene, se sarai tu ad occupartene potrai anche assumere loro e lavorare insieme, se non lo farai io non li assumerò>> lo mise alle strette, sapendo fosse l'unico modo per farlo accettare.

<<Mi stai minacciando Kim Minseok?>> chiese il castano inarcando un sopracciglio.

<<Si Kim Jongdae, non hai altre scelte se non queste>> rispose il biondo sicuro e soddisfatto.

I due continuarono a battibeccare per un po', lanciandosi sguardi di sfida ed esasperati mentre tutti i presenti spostavano la loro attenzione da uno all'altro seguendo le loro botte e risposte. Quando finalmente decisero di darci un taglio con quella scenetta Jondgae lasciò andare un respiro esasperato. Sapeva quanto il suo ragazzo fosse testardo, una volta presa una decisione niente e nessuno sarebbe riuscito a fargli cambiare idea, ed in quel momento nel suo sguardo vedeva proprio quella determinazione a far andare le cose come voleva lui.

<<Va bene>> sospirò lanciandogli uno sguardo torvo <<Però voglio carta bianca su tutto>> disse puntandogli il dito contro.

<<Sei tu il responsabile, dimmi solo ciò che vuoi e te lo darò>> gli ammiccò malizioso Minseok.

<<Posso avere un conto in banca con sei zero?>> chiese Youngjae alzando la mano quasi fosse uno scolaretto.

<<Stai al tuo posto bambino, sono io il tuo capo ora>> lo prese in giro Jongdae.

<<Questo è abuso di potere>> scherzò Jaebum.

<<E questo è solo l'inizio>> ammiccò il castano.

<<Ma guardalo, fino a poco fa faceva tanto lo sconcertato ed ora già è nei panni del capo>> sbuffò divertito Baekhyun, facendo ridacchiare gli altri.

<<Però secondo i documenti sono io il vero capo>> disse Minseok, fingendosi pensieroso <<Quindi questo fa di te l'uomo del capo>> lo prese in giro.

<<Non mi nasconderò dietro il tuo cognome Minseok>> disse Jondgae perentorio.

<<Però i vostri cognomi sono uguali, chi non vi conosce potrebbe tranquillamente pensare che siete sposati e considerarti in quel modo>> accentuò Luhan, divertito dalle reazioni dell'amico.

<<Hyung perché non gli metti un anello al dito per dar capire sia proprietà privata?>> scherzò Chanyeol.

<<O magari un cartello appeso al collo>> aggiunse Sehun.

<<Ridete ridete>> li canzonò Jongdae <<Ma se casualmente verrete a mangiare e altrettanto casualmente passerete la notte in bagno ricordatevi di questo momento>> li minacciò, con un ghignò d'anticipazione.

<<In fondo la pizza a casa non è poi così male>> disse Kyungsoo.


Mi dispiace se il capilo  è corto, e magari per niente soddisfacente.

Questo però è un capitolo di passaggio per il prossimo, che sarà l'ultimo.

Scappooooo prima delle botte! 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top