Parte 24


Chiedo scusa per il ritardo, sto cercando di tornare ad aggiornare normalmente, e spero di riuscirci. Questo capitolo sarà solamente di passaggio, quindi spero di poter riuscire a continuare il prima possibile. E ci tenevo a ringraziarvi se avete ancora questa storia nel vostro elenco e per la vostra pazienza <3

Era ormai sera tarda, e Jongdae si era offerto per preparare qualcosa di caldo per la signora Kim e Hesoo, che non si facevano problemi a far trasparire la loro preoccupazione per tuta la situazione. Jongdae capiva come potessero sentirsi, ma non fu facile per lui avere a che fare con loro. Aveva provato a distrarle in qualsiasi modo, aveva anche provato a farle sfogare, ma nonostante questo sembravano ancora troppo preoccupate per poter pensare ad altro. Fu anche obbligato a costringerle per fargli mangiare qualcosa, e fortunatamente ordinare delle pizze fu d'aiuto perché il profumo del cibo le fece smuovere un po'. Raccolse tre tazze e le riempì con del tè per poi porgerne una ad entrambe. Dopo aver preso un sorso dalla bevanda lo ringraziarono con un debole sorriso e tornarono in silenzio. Anche lui era molto preoccupato. Minseok gli aveva telefonato nel pomeriggio per aggiornarlo sulla situazione, e il fatto che avessero una strategia pronta lo tranquillizzò un po', ma come il suo ragazzo gli aveva detto non potevano avere la certezza che avrebbe funzionato al 100%, perciò non potevano far altro che aspettare e pregare che andasse tutto come avevano pianificato. Passò un'altra ora, e si rese conto che le due donne si erano addormentate l'una accanto all'altra sul divano, sorrise a quella vista e si spostò alla ricerca di una coperta che poi stese su di loro per evitare che prendessero freddo. A lavoro concluso raccolse le tazze e le abbandonò nel lavandino per poi posizionarsi davanti alla finestra che dava sul cancello d'ingresso. Minseok gli aveva detto che probabilmente avrebbero tardato, ma voleva comunque aspettarlo sveglio per dargli comunque il suo supporto. Il suo cellulare cominciò a vibrare e dopo aver letto i nomi dei suoi amici sullo schermo si allontanò per non rischiare di svegliare le due donne. Usci di casa per prendere posto su una delle poltroncine poste in veranda e rispose alla telefonata.

<<Ragazzi>> parlò subito Baekhyun <<Com'è la situazione?>>

<<La mamma e la sorella di Minseok si sono appena addormentate. È davvero dura per loro, credo che la situazione ricordi loro quando hanno rischiato di perdere l'azienda, quindi sono molto preoccupate>> sospirò il castano.

<<Anche qui non è facile, le sorelle di Jongin non hanno fatto che andare avanti e indietro per tutta la casa, tutto il giorno, mentre sua madre cercava di distrarsi in qualsiasi modo. Credo abbia pulito l'intera casa almeno due volte>> disse Kyungsoo.

<<Vi capisco, la sorella di Chanyeol e sua madre hanno dato di matto tutto il giorno, alternando rabbia e preoccupazione, è stato difficile mantenerle tranquille>> si accodò Baekhyun.

<<Io ho dovuto rassicurare la madre di Sehun ed evitare che suo fratello fosse arrestato per omicidio di massa>> sospirò Luhan.

<<Avete avuto notizie dai ragazzi?>> chiese Kyungsoo, e tutti confermarono.

<<Non sopporto l'idea di non poter far nulla per aiutarli>> sbottò Baekhyun.

<<Purtroppo è qualcosa di cui possono occuparsi solo loro con i loro padri, a noi non resta che dare loro il nostro supporto ed essere presenti>> disse Luhan.

<<Hai ragione>> concordò Jongdae <<Ma nonostante questo mi piacerebbe poter fare di più>>

La linea divenne silenziosa, segno che tutti stessero pensando la stessa cosa e non avessero alcuna risposta a quelle parole. Si erano proposti per andare con i propri ragazzi, a loro andava bene restare a casa a dare supporto alle loro famiglie, ma avrebbero anche voluto poter fare qualcosa che aiutare direttamente a risolvere la situazione. Purtroppo però nessuno di loro aveva delle conoscenze che avrebbero potuto aiutare in quel campo.

"Kyungsoo sono tornati" si sentì urlare e il ragazzo rispose che sarebbe andato subito da loro, salutò i ragazzi e chiusero la chiamata promettendosi che si sarebbero sentiti il giorno dopo.

Jongdae portò lo sguardo sul cancello d'entrata, se Jongin è suo padre erano rientrati anche Minseok e suo padre dovevano essere sulla strada del ritorno, e infatti in poco tempo vide i fari delle loro auto illuminare la strada davanti a loro fino a raggiungere il parcheggio davanti alla villa. Jongdae si alzò per andargli in contro e salutò il signor Kim, che non aveva avuto occasione di vedere al suo arrivo, l'uomo ricambiò con una stretta di mano e una pacca sulla spalla per poi chiedere dove fossero la moglie e la figlia e il ragazzo lo indirizzò verso il salone. Quando l'uomo si allontanò Jongdae si avvicinò per abbracciare il suo ragazzo e lasciargli un dolce bacio sulle labbra, che l'altro ricambiò senza alcun problema.

<<Non è male tornare da lavoro ed essere accolto in questo modo>> ridacchiò, e Jongdae fu felice che nonostante la situazione il suo ragazzo fosse comunque in vena di scherzare dolcemente. Temeva che, come per le due donne, anche per lui fossero riaffiorati vecchi ricordi.

<<Se me lo permetterai, ti accoglierò in questo modo tutte le volte che vorrai>> gli sorrise il castano accarezzandogli il viso.

<<Non chiedo nient'altro che questo>> rispose ancora il biondo, rubandogli un altro bacio prima di dirigersi verso l'interno <<Come è andata?>>

<<Sono molto preoccupate Minseok>> rispose solamente, e il biondo annuì consapevole.

Raggiunsero il salone dove trovarono l'uomo in piedi a guardare le due donne addormentate, in silenzio. Nessuno dei due ragazzi osò spezzare quel silenzio, sembrò loro come se l'uomo stesse promettendo alle due che sarebbe andato tutto bene, e non avrebbe permesso a nessuno di far sparire il loro sorriso. Minseok strinse la mano di Jongdae, poi si avvicinò al padre e gli posò la mano libera sulla spalla.

<<Andrà tutto bene>> disse quando l'uomo si voltò a guardarlo.

<<Lo spero davvero. Non che non mi fidi di voi, ma la Hwuang è davvero pericolosa>> sospirò.

<<Lo so, ma non permetteremo che le nostre aziende finiscano nelle sue mani>> rispose deciso il ragazzo, e l'uomo sembrò alleggerirsi dalla sua tensione poiché gli sorrise.

<<Portiamo queste due a letto prima che gli venga un bel torcicollo>> disse l'uomo ridacchiando, e i due annuirono.

Jongdae si mosse per togliere la coperta che le ricopriva poi si spostò per lasciare spazio al signor Kim per prendere la moglie mentre Minseok prese Hesoo. Jongdae li anticipò al piano superiore e aprì loro le camere da letto per aiutarli, il signor Kim diede loro la buonanotte e con un piede chiuse la porta alle sue spalle. Jongdae e Minseok sistemarono Hesoo nel suo letto e dopo averla attentamente coperta con le lenzuola si diressero verso la loro camera. Si lasciarono cadere sul letto e Minseok strinse il suo ragazzo fra le sue braccia inalando il suo profumo mentre Jongdae si premurò di lasciare dolci carezze fra i capelli del più grande.

<<Ottimo lavoro per oggi>> gli disse dolcemente e il maggiore si limitò a mugolare facendolo ridacchiare.

Jongdae ricambiò la sua stretta continuando ad accarezzarlo fino a quando non si rese conto fosse facilmente caduto nel mondo dei sogni. Si disse che doveva aver avuto davvero una giornata stancante per crollare in quel modo. Si prese qualche momento per osservare il suo viso addormentato. Sembrava un bambino, eppure sulle sue spalle vi erano pesi fin troppo grandi da portare da solo, e segretamente gli promise che qualsiasi cosa avrebbero dovuto affrontare l'avrebbero fatta insieme, perché lui l'avrebbe sostenuto in qualsiasi modo e non l'avrebbe lasciato cadere, e se per qualche ragione sarebbe successo, sarebbero caduti insieme, e insieme si sarebbero rialzati.

...

Cinque auto lussuose si affiancarono nei parcheggi privati della sede centrale delle aziende dei ragazzi. Dalle auto, Minseok, Chanyeol, Jongin, Sehun e Jawhwon scesero nei loro completi da lavoro e guardarono l'esterno della struttura. Da quel giorno avrebbero avuto molte cose di cui occuparsi, i loro padri erano rimasti nelle sedi, perciò tutte le cose da fare in risposta alla Hwang Corporation era stata lasciata nelle loro mani. Mentre gli uomini di Hyungsik portavano avanti i controlli nelle sedi in cui vi erano i loro padri, loro e Hyungsik in persona si sarebbero occupati dei controlli in quella sede. Al loro ingresso gli uomini alla reception si inchinarono in segno di saluto e loro ricambiarono, presero l'ascensore fino a raggiungere il piano in cui vi era la sala per le riunioni. Quando le porte dell'ascensore si aprì trovarono i loro segretari personali ad attenderli con una tazza di caffè che loro afferrarono dopo averli ringraziati. Durante il tragitto i loro segretari li informarono che Hyungsik, accompagnato da alcuni uomini, si era già messo al lavoro. Essendo la sede centrale, quindi più grande sia come complesso che come insieme di dati contenuti al suo interno sarebbe servito più tempo per controllare tutti gli archivi e assicurarsi che fosse tutto apposto. Salutarono diversi impiegati che trovarono lungo la strada e non poterono non notare la preoccupazione nei loro volti e furono felici nel notare che anche loro tenessero alle aziende. Si erano sempre premurati di trattare i loro impiegati e collaboratori nel modo più giusto e amichevole possibile per far si che l'aria intorno a loro non fosse tesa, ma tranquilla e armoniosa.

Raggiunta la sala riunioni videro Hyungsik in compagnia di quattro uomini intenti a lavorare al computer. Entrarono e salutarono i presenti prendendo i loro posti intorno al tavolo affiancati dai loro segretari. Hyungsik presentò loro i quattro uomini, si trattava di due periti specializzati in legge e due periti informatici, mentre i due erano occupati ad analizzare tutti i file presenti nei loro archivi per controllarne la legalità gli ultimi due erano occupati a rinforzare il sistema informatico piazzando diversi virus nelle reti, questi si sarebbero attivati nel caso qualcuno di esterno avesse provato ad inserirsi nel sistema causando il totale blocco degli apparecchi dell'intruso e la loro localizzazione. Dal canto loro i ragazzi cominciarono ad analizzare tutti i contratti e i documenti più importanti di cui i loro genitori si erano occupati personalmente. Nella stanza regnava il silenzio, spezzato solo dal rumore dei tasti dei vari computer e lo sfogliare dei fogli contenuti nella varie cartelle cartacee.

Andarono avanti così fino al tardo pomeriggio, nessuno di loro aveva lasciato il proprio posto, persino la pausa pranzo era stata passata in quella sala. I loro segretari si erano premurati di ordinare qualcosa che i ragazzi mangiarono continuando a lavorare e controllare documento dopo documento. L'orologio scattò le otto di sera, e solo in quel momento i ragazzi cominciarono a stiracchiarsi, avendo concluso tutto il loro lavoro.

<<I documenti sono tutti apposto, non c'è nulla che può essere usato contro di noi>> disse Minseok a Hyungsik, e questo annuì dopo aver preso i documenti e chiesto ad uno dei collaborati di scansionarli tutti e di inserirli nel loro archivio privato.

<<Abbiamo finito anche noi>> disse uno dei periti che avevano controllato i file telematici <<È tutto in regola, abbiamo inserito delle copie nei nostri archivi, comprese quelle ricevute dalle altre sedi>>

<<Perfetto>> disse Hyungsik <<Come siamo messi con il sistema?>> chiese poi ai due hacker.

<<Tutto apposto, abbiamo piazzato diversi virus e trappole, in più grazie alle telecamere che abbiamo sistemato possiamo tenere sotto controllo ogni piano, angolo e ingresso di ogni sede, sarà estremamente difficile per loro riuscire ad introdursi passando inosservati>>

<<I vostri padri hanno già rifiutato le loro proposte?>> chiese Hyungsik ai ragazzi.

<<Sì, lo hanno fatto questa mattina>> rispose Chanyeol.

<<Conoscendo il loro modo di comportamento nei prossimi giorni dovremmo ricevere le loro famosissime minacce>> aggiunse Sehun.

<<Voglio vedere come faranno con tutta la sicurezza che abbiamo preparato>> disse Jongin.

<<Quindi ora non ci resta che aspettare?>> chiese Jaehwon.

<<Esatto... non ci resta che aspettare che si infanghino soli>> 

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