Sonno

POV LISA

Non si può manco pisciare in pace- sbuffò e dopo aver tirato la catena aprì la porta ritrovandosi davanti Duccio Caponi in tutta la sua saccenza che cercava di aprire la porta insultando Andrea in ogni modo possibile, ma appena sentì qualcuno uscire dal bagno capì, tirò una testata sulla porta e si girò con lo sguardo schifato di chi aveva appena visto una cimice- Non ci credo- sospirò battendo la testa sulla stessa porta, di nuovo, facendo sbuffare anche la rossa che lo scansò per cercare di aprire quella trappola di stanza- Locci io ti sfascio quando esco di qua, sottospecie di grissino che non sei altro- poggiò la schiena sulla porta e si fece scivolare fino a sedersi per terra, tanto non sarebbero usciti per un pezzo, conosceva quello schizzato, sarebbe stato capace di dimenticarseli lì per tutta la notte, quindi tanto valeva mettersi comodi.

Senza tanti complimenti alla fine anche il rosso fece quello che doveva fare dato che anche lui capì che sarebbe stato lì per un po', e le birre iniziavano a pesare, così quando finì si sedette comodo sul water chiuso guardando la rossa come la peggior feccia del mondo

Hai proprio rotto le palle sai? a guardarmi così male come se fossi stata io a farti un torto- iniziò dritta la ragazza, era stufa della situazione, era lei la vittima, lui aveva deciso di tradire così la sua fiducia e spezzarla in due senza pietà, e lui si comportava come se la cattiva della situazione fosse lei
Certo, perché tu ti sforzi tanto a capire i punti di vista degli altri- si era aperto un vaso di pandora, erano tutti e due arrabbiati l'uno con l'altro e lo erano stati per almeno cinque anni, non si consideravano, ma da quel campeggio erano sempre in competizione ,e nel tempo, quel marcio si era accumulato fino a creare una montagna di frustrazione e delusione in entrambi che si portavano dietro da troppo, e ora che i rubinetti si erano aperti, si sarebbe allagato tutto.
Cosa dovrei capire Duccio?! tu hai deciso di limonarti la ragazza che mi piaceva quella volta, tu hai deciso di metterti con lei sapendo che mi piaceva, tu hai deciso di distruggere un gruppo, così, perché ti andava- pronunciando quelle parole, alzando il tono di voce a ogni sillaba, si sentì il peso del mondo caderle addosso, e le lacrime scenderle sulle guance.
Il ragazzo da parte sua a quelle parole era rimasto quasi indifferente, non si era mosso di un millimetro, era rimasto lì a guardarla un po' felice che si fosse aperta ma comunque arrabbiato
Eh, sai perché? perché era una stronza Lisa, ci stava provando con te per poterti prendere per il culo con gli altri, così da avere un modo per diventare popolare "così figa da poter illudere una ragazzina bisex", è finita nel momento in cui te ne sei andata, eri più cieca di una talpa Castani,- così il rosso decise di stravolgere in poche frasi ogni convinzione che la ragazza si era creata, ma un dubbio la attanagliava comunque
Perché non me l'hai detto?- chiese con una faccia mista tra la confusione e chi ti sta dicendo la cosa più ovvia di questo mondo, e il ragazzo non rispose, rendendosi conto della cazzata
Fra ci conoscevamo da due mesi, non sapevo manco il tuo cognome, non pensavo mi avresti creduto, per non rischiare ho fatto quello che ho fatto-
Ma almeno prima provaci... io non ci credo- non lo lasciò manco finire che con tono esasperato lo interruppe alzandosi sconvolta dal pavimento del bagno- Ti ho odiato per anni e adesso scopro che sei una brava persona, sei un coglione Caponi, ti giuro vorrei prenderti a pugni da quanto sono nervosa- esclamò appoggiando poi le mani sul lavandino con poca attenzione, ma questa affermazione fece ridere il rosso, scatenando in Lisa uno sguardo omicida, si girò verso di lui con gli occhi iniettati di sangue, al che si preoccupò un attimo e si ammutolì guardandola sconvolto, finché la porta dietro Lisa non si apri e si ritrovarono davanti il principino, un po' perplesso e un po' depresso dopo averli visti insieme, tuttavia il tempo di capire cosa stesse succedendo non lo aveva avuto, nel momento in cui la porta venne aperta la rossa saltò abbracciando Serafini entusiasta e ringraziandolo infinitamente, gli lasciò un bacio sulla guancia e uscì di fretta da quel che era diventato un buco, e si accese una sigaretta in un tempo record, mentre vedeva Melania che correva in bagno insultando Andrea che ne frattempo aveva vietato a chiunque anche solo di avvicinarsi a quella maledetta area del bunker.

La ragazza si sedette sul prato ignorando le possibili macchie d'erba sui pantaloni, mentre tirava da quella sigaretta che in quel momento sembrava l'unica fonte di ossigeno, non si spiegava come qualcuno potesse essere veramente così stupido da passare in azione senza considerare la teoria prima, non riusciva nemmeno a credere a Duccio, non sembrava credibile era troppo un cliché "il solito fraintendimento risolto" così, in un ora chiusi in un bagno di una vecchia produzione di pelli, non poteva farsene una ragione, cinque anni erano passati da quando si era fidata di qualcuno e da quando iniziò a crearsi i suoi muri di protezione emotiva, in fondo li le aveva già mentito, l'aveva già tradita, cosa le assicurava che non si stesse inventando tutto? cosa le dava la certezza che lui davvero avesse cercato di proteggerla? anche se fosse finita coma aveva detto lui se non avesse fatto quel macello di roba, quanto sarebbe andata davvero peggio, e se invece Viola, la ragazza in questione, non avesse nemmeno in mente di metterla in ridicolo?

Non riusciva a smettere di pensare, tutte le certezze che si era creata erano state messe in dubbio e per la prima volta fumare non la stava aiutando, era così presa dai suoi pensieri che a mala pena si accorse che qualcuno si era seduto accanto a lei, se ne rese conto solo quando si sentì una mano poggiarsi sulla spalla e girandosi si trovò faccia a faccia con Pietro, che sembrava sbucare per assurdo sempre al momento giusto, che chiedeva se fosse tutto a posto ma la faccia di Lisa parlava da sé, facendo capire al ragazzo che si parlare non ne aveva voglia, si era già aperta abbastanza per una giornata sola, così rimasero lì in silenzio a guardare il sole che calava e a sentire il freddo salire, non c'era bisogno nemmeno di una parola, le bastava stare con qualcuno, e per assurdo lui in quel momento era la compagnia perfetta, così non faceva da candelina a Mel e Andrea, con Duccio ci aveva passato anche troppo tempo, un'ora, invece con Serafini ci andava d'accordo, avevano un po' legato in quelle settimane, non c'era chissà quale confidenza, però era giusta per non sentirsi a disagio in silenzio, almeno per la rossa, il nostro principino non la pensava allo stesso modo, e le sue guance arrossite confermavano questa tesi, ma nel momento in cui la rossa si appoggiò sulla sua spalla si rilassò e si sciolse un po', finché non si accorse che si era addormentata, infatti voi non lo sapete, ma sta ragazza è capace di addormentarsi in qualsiasi posto e in qualsiasi condizione se stanca.

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buona giorno, credo sia il primo aggiornamento diurno sono stupita di me stessa

ciao princi, buona rilettura del capitolo

fatemi sapere cosa ne pensate tra stelline e commenti 🫶🏼

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