Extra: riassuntoni
Poiché la pubblicazione di SPQT è cominciata quasi un anno fa, ho pensato di fare cosa gradita preparando un riassunto che potesse servire a rinfrescare un po' la memoria in vista della pubblicazione della seconda parte. Solo che poi, dopo ore di disumana agonia, mi sono resa conto di una cosa: non sono capace. Non ho capacità di sintesi, non so selezionare le informazioni più importanti, non so arrivare al punto senza perdermi per la via.
Quindi se volete leggervi sta roba fatelo pure, se non volete non fa niente cioè, avete anche ragione.
Tanto per voler strafare non ho scritto un solo riassunto ma due. Scegliete quello che preferite in base al tipo di lettore che meglio vi rappresenta.
1) RIASSUNTONE DEL VOLENTEROSO
Melania Mei ha sedici anni e una vita piuttosto normale: vive a Tivoli con sua madre e suo fratello minore, soffre di claustrofobia, va abbastanza bene a scuola grazia alla sua spiccata memoria fotografica, è infatuata di un rastone che non la calcola proprio, ha un'acerrima nemica e una migliore amica che si accolla un po'.
Melania non lo sa ancora, ma i suoi genitori (sua madre più che altro, dato che suo padre è un povero omino senza personalità alcuna) le nascondono un segreto. Un giorno, infatti, riceve una strana lettera: è stata scelta come giurato per una provocatio ad populum, un processo, ed è invitata a presentarsi il prima possibile presso il CST, il Consiglio Superiore di Tibur. Cerca di chiedere spiegazioni alla madre (mentre è seduta a tavola a strafogarsi la pasta al sugo, così, per conferire il giusto pathos alla scena) ma, ovviamente, non ne ottiene.
Arianna, l'abominevole genitrice, la smolla davanti all'ingresso di Villa Gregoriana e sparisce per almeno dieci capitoli (giusto per dare un'indicazione temporale che non infranga il patto col lettore).
Melania viene indirizzata da un tizio con gli occhiali alla Grotta delle Sirene e invitata a farsi il bagno nel fiume nonostante ci sia un freddo boia.
Giunta alla Grotta incontra Yumi, una ragazza giapponese che si comporta come se fossero vecchie amiche ma di cui Melania non ha alcun ricordo (sta cosa ricapiterà ancora e ancora).
Vabbè quindi ste due sgallettate si fanno il bagno e arrancano mezze congelate fino al rudere della villa di Manlio Vopisco (vedere mappa al primo capitolo, se necessario), che però non è più un rudere ma è perfettamente integra e anche brulicante di gente.
Bene, questi erano il prologo e il primo capitolo, ora dobbiamo un attimo stringere che altrimenti ci viene la cecagna.
Cosa è successo, quindi? Praticamente lavandosi nel ruscello Melania e Yumi si sono levate di dosso la nebbia, che è una sorta di illusione creata dai Magi (vedremo tra poco chi sono, non sono Melchiorre Baldassarre e Gaspare, comunque. Lo dico giusto per non creare false speranze). Ripulite dalla nebbia vedono le cose come sono realmente.
Quindi (tutte ste cose la povera Ania le scoprirà nel corso delle 400 mila pagine ma io le scrivo tutte insieme adesso altrimeni non finiamo più):
- la villa di Manlio Vopisco è intatta ed è la sede del CST;
- l'acropoli con i templi (anch'essi infatti) è blindata e circondata da un bosco;
- il fuoco nel tempio di Vesta è ancora acceso e controllato a vista dalle Vestali (se fa pe' di'... poi vedremo);
- la Sibilla sta lì nel tempio della Sibilla a oziare e divinare in attesa di compiere qualche orrendo sacrilegio (vedremo anche questo nd'annate);
- gli abitanti di Tibur si chiamano Superbi
- gli Umani che non possono essere snebbiati (va bene, chiamiamo le cose col loro nome, I BABBANI) si chiamano Obumbrati
-Tibur è quel che resta dell'Impero Romano d'Occidente (pure occidente scritto lettura maiuscola io boh) ed è una società altamente Gerardo (volevo dire gerarchizzata ma il correttore me l'ha corretto in Gerardo e altamente Gerardo mi piaceva troppo e non me la sono sentita di cancellarlo. Scusate) che è sotto il comando di un capo supremo che si chiama Pontifex. Ci sono poi altri cinque ordini maggiori:
- Equites (cavalieri, per lo più bonazzi, armati di scudo e spadone che devono proteggere i templi)
- Sibilla (vabbè è la Sibilla non c'è molto da aggiungere)
- Vestali (devono tenere il Fuoco acceso)
- Magi (che portano oro, argento e mirra)
- Feziali (detti anche Venatores sono spietati cacciatori di creature degli inferi)
E poi ci sono gli ordini minori, chiamati sine pignora CHISSAPERQUALEMOTIVO che sarebbero:
- Auguri (di buon compleanno? No, si legge Àuguri con l'accento sulla A - interpretano il volere degli dei decifrando il volo degli uccelli)
- Aruspici (predicono il futuro sbudellando animali sacrificali)
(Comunque stavo scherzando per l'oro, l'argento e la mirra eh, era solo per testare la vostra attenzione).
- i nemici dell'Impero invece sono:
La Setta: accozzaglia di geni e creature di vario tipo che vorrebbero schiacciare e sottomettere gli Obumbrati;
I Reazionari: accozzaglia di famiglie patrizie ammuffite che vorrebbero schiacciare e sottomettere i geni.
Ah sì, tra poco vedremo cosa sono i geni.
Tornando un attimo alla narrazione dunque, Yumi, preoccupata per le condizioni psichiche in cui verte l'amica (che effettivamente pare vittima di un attacco ischemico temporaneo), la porta in biblioteca da suo fratello Reijiro (che, per complicare ulteriormente le cose, tutti chiamano Rei e Yumi chiama Onii-chan) che è ovviamente uno strafigo che somiglia a Ryuhei Matsuda da giovane (questo non è scritto nel testo, ve lo sto dicendo così, inter nos).
La frase doveva continuare ma ho aperto troppe parentesi e mi sono incasinata quindi ricomincio:
Yumi, preoccupata per le condizioni psichiche in cui verte l'amica, la porta in biblioteca da suo fratello Reijiro che è ovviamente uno strafigo (questo dettaglio era talmente importante che andava ripetuto e detto questo non aprirò più parentesi fino al prossimo punto) e che mostra a Melania alcuni ricordi perché lui c'ha sto potere e le dà una notizia sconcertante sulla sua vera natura.
Melania non è un'umana, è un genio (non quello della lampada. E neanche nel senso che è molto intelligente - sia mai. È un genio nel senso che è un nume tutelare e oh, se non avete fatto il classico cercatelo sul vocabolario).
Anche l'imputato del processo è un genio ed è accusato di essere a capo della Setta del Merro, un movimento sovversivo fondato da un genio strainfame (che si chiamava Alastor) alcuni anni prima che vorrebbe che i geni prendessero il potere perché discendenti diretti delle divinità.
Questo imputato, che si chiama Kierkegaard di cognome (ma fortunatamente non Søren di nome), pare colpevolissimo e infatti, dopo la testimonianza di Maia Vanhanen (una finlandese fluttuante) viene incarcerato e condannato a morte.
Melania nel frattempo ha conosciuto un genio adulto, uno della giuria, che si chiama Gilbert (da leggere alla francese, non Ghilbert come quello di Anna dai capelli rossi. Eh, questo non ve l'avevo mai detto mi sa. Vabbè leggetelo come vi pare) e che le dà un medaglione per farne la sua discepola e aiutarla a controllare il potere (le era capitato di sbroccare giusto un paio di volte ❤️).
Quindi tutto è bene quel che finisce bene e invece no perché siamo ancora al capitolo dieci e dobbiamo arrivare a 40.
Proviamo a fare un elenco di eventi senza derazzare:
Melania torna a casa un po' depressa perché le manca Tibur (e Rei).
La notte di capodanno Kirk evade di prigione e rapisce il Pontifex (porca l'oca che colpo di scena! Come avrà fatto?)
Viene convocata dalla Sibilla per andare a liberare gli Equites che senza Pontifex sono intrappolati nel tempio.
Tutta contenta torna a Tiby passando per un passaggio segreto tra templi e si porta appresso i suoi amici Yumi e Devon. Tanto cosa potrà mai succedere di male?
Detto fatto, Devon e la Sibilla si mettono ad accoppiarsi e fanno spegnere il fuoco sacro e piombare il mondo nelle tenebre e nella disperazione.
Melania deve quindi tornare indietro, accompagnare al tempio un nuovo oracolo (visto che la Sibilla è stata giustamente incarcerata) e cercare poi di liberare sti equites. Per fortuna ci riesce al primo colpo altrimenti qui ci scappavano altri 7-8 capitoli di tentativi.
Melania salta addosso a Rei (così si fa, brava) e lui, en passant (proprio letteralmente, nel senso che sta passando per uscire) la sfancula (giusto perché la giornata era andata alla grandissima).
Siccome col fuoco spento tutte le creature degli inferi sono libere di uscire e i geni potrebbero cadere vittima di qualche cacciatore spietato, il padre di Melania (che tutti a Tibur chiamano Ania e che quindi adesso chiameremo Ania anche noi, così posso risparmiarmi queste tre lettere ogni volta che, sommando tutte le volte, alla fine del riassunto sono una cifra di lettere) le consiglia di unirsi alla Setta per stare al sicuro (questa idea sarà l'unica che gli verrà in tutta la storia e forse anche in tutta la vita, pover'uomo).
Ania quindi si unisce alla setta (in una specie di città sotterranea) dove incontra prima i gemelli Vanhanen (che stanno lì per lo stesso suo motivo, anche se sono solo mezzi geni) e poi pure Kirk.
Lui fa un po' il provola, le insegna un po' di cose, le regala una frusta, le rivela di essere l'erede di Alastor.
Oh basta mi sono stufata di scrivere sto riassunto che non leggerà mai nessuno ç___ç
Qua l'unica volenterosa sono io ç_ç
Anzi facciamo così: se stai leggendo (oltre al fatto che se sei arrivato fin qui sono sicura che sei un figo) scrivi nei commenti qual è il tuo cantante preferito.
Mamma mia su facciamola finita.
Gilbert viene aggredito da un Eques (che poi si scopre essere Gabriel. Chi?? Il padre di Ania. Sì, c'è anche lui in questa storia. Comunque non avremo nessuna altra info in merito).
Arrivano i Reazionari, Ania sta per sbroccare ma si mettono in mezzo la madre e Jurgen (l'amico del cuore di Kirk <3) che a momenti ci stirano le zampe.
Ania si sente in colpa e decide di andare a cercare il catalizzatore che amplifica il potere dei geni e che farebbe guarire la madre (e il povero Jurgy vabbè).
Torna in superficie, scopre dopo una lunga serie di indizi che onestamente manco mi ricordo che il catalizzatore è la pietra nera di Cibele, uno dei sette Pignora Imperii, quello che era stato assegnato ai geni molti secoli prima, e che questa si trova nella tomba di Romolo al Lapis Niger, al Foro Romano.
Va con Kirk a cercare di prenderla e lui le dice che l'erede di Alastor è lui perché è stato designato tale ma potrebbe anche essere lei perché Alastor era suo zio. Vabbè glielo dice un po' meglio ma io sto cominciando a vederci doppio quindi possiamo contentarci di questa ricostruzione.
Comunque alla fine l'erede non è nessuno dei due e infatti non riescono a oltrepassare tutti i trabocchetti di Alastor e Kirk rimane pure sfregiato.
Oh ma quindi l'erede chi è?
Non si sa. Comunque la pietra nera rimane là.
Seguono capitoli con lunga e triste storia di Arianna (si è svegliata da sola pure senza catalizzatore) in cui racconta ad Ania come tutti i suoi parenti stretti si siano ammazzati a vicenda (❤️) e poi il Pontifex (ah sì Gilbert era riuscito a trattare per liberarlo) riaccende il fuoco e annuncia tante cose che non ci interessano e una sola cosa che ci interessa: dal prossimo anno sarà riaperta la scuola di Tibur.
Ah, un'altra cosa che ci interessa è che Ania salta 'n antra vorta addosso a Rei (è la peggio comunque) solo che stavolta lui ci sta (l'avrà preso per sfinimento alla fine, poraccio) e i due si mettono insieme (non capisco perché mi si accusa di non essere romantica io boh ho creato sta coppietta che è la fine del mondo).
2) RIASSUNTONE DEL PUSILLANIME
Ania arriva a Tibur.
Scopre di essere un genio, in particolare un vendicatore.
Era un vendicatore anche il cattivone che un po' di anni prima aveva sbroccato.
Kirk, accusato di far parte della Setta, viene ritenuto colpevole e condannato a morte.
Riesce però a evadere e nel farlo rapisce anche il Pontifex.
Ania viene chiamata dalla Sibilla per liberare gli equites.
Si porta Devon che si accoppia con la sibilla e fa spegnere il fuoco.
Ania si unisce alla setta.
I Reazionari attaccano la Setta.
Arianna quasi schiatta per non far diventare Ania un'assassina.
Ania si mette alla ricerca del catalizzatore che salverebbe la vita a sua madre.
Scopre cos'è e dov'è ma non riesce a impossessarsene.
La madre si sveglia comunque.
Storia triste.
Il Pontifex riaccende il fuoco.
Basta.
No, sul serio, basta.
AppleAnia ❧
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