L'Indifferenza
Titolo: "L'Indifferenza"
Autore: SempredistrettoFree
Elementi segreti: Omicidio, Fantasma, Gatto
Ora, miei cari lettori, vi racconterò la storia di un uomo,Terence.
Sulla cinquantina,un talentuoso scrittore,un marito amato e felice.
Viveva in un piccolo paesello,dove era conosciuto e stimato da tutti.
Ma un giorno accadde che venne improvvisamente ignorato da tutti.
Persino la amata moglie, sembrava che neanche lo vedesse.
Incredibile.
Per lei era come se il marito fosse un fantasma.
Andava in giro in paese, cercando di conversare con qualcuno,ma tutti lo ignoravano completamente.
Terence, in una notte buia e tempestosa, credette di essere realmente un fantasma.
A causa del bagliore di un fulmine, non vide la propria ombra riflessa sul muro.
Perse i sensi.
Risvegliatosi,fu certo di averlo sognato. Di certo non poteva essere morto!
Quindi, scosso dall'incubo, andò al suo scrittoio per buttar giù le sue emozioni su una pagina del suo diario.
Ormai i suoi amici non lo invitavano più neanche a giocare a poker il giovedì sera, come di solito prima accadeva.
Anche sul lavoro le cose andavano male; alla sua casa editrice non aveva più niente da inviare, non riusciva a finire il romanzo che stava scrivendo.
Una mattina, dopo aver cercato di comunicare con la moglie per la ventesima volta senza essere considerato e visti i fogli bianchi ormai impolverati da tempo sullo scrittoio,uscì molto amareggiato.
Passò dal giornalaio. Avendo perso l'orologio che portava al polso, gli chiese che ora fosse, ma egli non rispose.
Passò dal barbiere, nessuno lo salutò e lui, arrabbiato, se ne andò.
Esasperato, andò alla stazione.
C'era parecchia gente ma nessuno lo notò, eppure era molto agitato.
Pensieri e parole scorrevano come binari nella sua testa.
Pensò di mettersi ad urlare.
Sicuramente qualcuno gli avrebbe finalmente dato retta.
Salì su una panchina da poco ritinteggiata di grigio e urlò.
Urlò con tutto il fiato che aveva nei polmoni.
Era come il ruggito di un leone che finalmente dopo molti anni si libera dalla sua gabbia.
Urlò come se non ci fosse nient'altro di più liberatorio al mondo.
Ma nessuno gli diede retta.
Pensò che se a nessuno importava dalla sua improvvisa follia, non gli sarebbe importato fare ciò che aveva in mente da un bel pezzo.
Pensando a questo, estrasse una pistola!
Se la rigirò nelle mani e imitò una specie di roulette russa, puntandosela al cuore e in pieno volto, ma non ottenne l'effetto sperato!
Pensò di gettarsi sotto il prossimo treno in arrivo.
Era carico di angoscia e adrenalina. Era pronto, era sicuro, era deciso.
Attese...attese tre ore ma non passò nessun treno.
Circa tre giorni dopo alla stazione,stava già pensando di buttarsi sotto il treno in corsa, quando notò un tale che sembrava fissarlo; la sua insistenza lo distrasse dal suo intento.
Gli parve di ricordarne il volto ,ma non era sicuro. Un uomo con un impermeabile nero.
Solo dopo una decina di minuti ,dopo che il tizio era rimasto a fumare un sigaro appoggiato alla banchina, Terence si ricordò di conoscerlo.
Non era certo del perché lo conoscesse, ma gli era familiare.
Gli urlò contro: "Ehi,io ti conosco,ti ho già visto prima d'ora."
Si sentiva in connessione con quell'uomo, sentiva che anche il tale stava pensando a lui.
L'uomo continuò a fissarlo e, secondo lui, sempre più minacciosamente.
Terence fu felice, per un secondo, di essere "notato",ma quel moto di gioia si trasformò in terrore.
Quell'uomo aveva brutte intenzioni, era ormai ovvio.
Ma l'uomo, con noncuranza, spense il sigaro sotto il tacco del mocassino, girò l'angolo e salì su un treno assieme a una ventina di persone.
Terence,metà rassicurato e per metà contrariato per essere stato ancora ignorato, tornò a casa.
Una settimana dopo, tornò alla stazione.
Era convinto, esasperato,si guardò intorno e si buttò sotto il treno che arrivava.
Nessuno disse niente,nessuno urlò per quel suo ultimo gesto.
Era finita, così almeno lui credeva.
Tutto era tranquillo,si alzò da terra. Si sentiva stanco e confuso.
*"Com'è possibile? Come sono sopravvissuto?
* Mi sono buttato sotto il treno, ma sono ancora qui!
* E per giunta sto benissimo."
Terence,vede passare un signore con la cravatta gialla, arrotolata fin sotto il mento e lo saluta allegramente!
Così come una vecchietta con dei baffoni e con al guinzaglio un gatto viola.
Il giornalaio dell'edicola in stazione che lo conosce e legge sempre i suoi libri, gli viene incontro con una copia di un suo vecchio libro in mano.
Gli dice che dopo tre anni dalla pubblicazione lo ha già letto dieci volte!
Contento, torna in paese quando, una persona gli tira un libro in fronte, che riconosce subito.
Si tratta di un suo romanzo.
Il giovanotto gli dice, che un libro così noioso e prevedibile non lo aveva mai letto!
Ma Terence, contento per essere finalmente notato, lo saluta allegramente.
Non se la prende affatto per quei "complimenti entusiasti."
Il giornalaio gli getta la braccia al collo e gli regala una copia del giornale.
Terence pensa: È tutto come una volta! Finalmente!
* NON capisco cosa fosse successo a tutti nell'ultimo periodo,il loro comportamento.
* Forse si è trattato tutto di uno scherzo ben organizzato!
Terence torna a casa e Betty, la moglie, appena lo vede gli getta le braccia al collo.
*È il momento più bello della mia vita.
*È bello l'affetto che può darti chi ti ama.
Nel pomeriggio,lo scrittore passa dal barbiere, e tutti lo salutano entusiasti.
I suoi amici si offrono di pagargli la sbarbatura.
Era da molto che non si radeva, ultimamente non ne aveva più voglia.
Fu invitato di nuovo, il giovedì sera alla partita di poker.
Johnny gli dice scherzosamente: "Nel gruppo ultimamente è mancato, un talentuoso come te."
Terence ripensa a quando iniziarono ad evitarlo.
All'epoca pensò che prima, anche se era un fiasco a giocare, lo avevano comunque invitato perché ero loro amico.
Pensò che si fossero stancati della sua incompetenza!
Gli amici, la gente, tutti gli vogliono di nuovo bene!
Il suo rapporto con Betty si è rafforzato da quel giorno, dall'ultima volta che lui è andato alla stazione.
Ritrovata di nuovo l'ispirazione, Terence pubblica il suo nuovo romanzo.
TRE MESI DOPO, passeggiando in un vicolo, gli cade l'occhio dentro una pattumiera.
C'è un vecchio giornale. Guarda il titolo.
C'è scritto il suo nome: Terence Wills.
Pensa che sia un articolo sul suo ultimo romanzo.
Invece vi è scritto: "Terence Wills, scrittore di successo, ha avuto un grave incidente d'auto sabato sera.''
"L'auto si è schiantata contro il guard-rail.
Lo scrittore è purtroppo in coma.
La prognosi è riservata."
*Non ci credo.
* Di che cosa sta parlando il giornale?
Sbatte più volte le palpebre, prima di rendersi conto di aver letto bene.
Terence guarda la data e si accorge che è di sei mesi fa.
*"È per caso uno scherzo?
*Quando sono stato mai in coma!
*Stanno dando i numeri!
*Ho avuto un brutto periodo questo sì,nel quale nessuno mi considerava,ma non sono...non ho mai avuto un incidente!"
"Ma all'improvviso, ecco un lampo...un flash di immagini : L'auto ,il camion,la paura, la strada ,il guard rail, l'incidente e il coma.
* "In coma? Come può essere? Sono anche sopravvissuto buttandomi sotto un treno tre mesi or sono.
* Aspetta un attimo...adesso capisco perché la gente lo ignorava!
* HO avuto, durante il coma, una esperienza come si dice?"
Terence cerca di ricordare... "Extracorporea!"
* "Ho già sentito prima d'ora di gente che mentre era in coma la sua anima, uscita dal corpo, aveva iniziato a vagare per i posti da loro frequentati abitualmente."
Era accaduta la stessa casa a lui; ecco perché tutti lo ignoravano.
La moglie poverina, non lo vedeva,nessuno poteva.
Ma poi si era svegliato alla stazione.
Ecco perché ora tutti lo riconoscevano.
Erano contenti di rivederlo.
Ma lui non ricorda di aver avuto un incidente, solo flash confusi, in un turbine.
Ora lui ha i ricordi di quella sua esperienza "extracorporea."
E dopo il tentato suicidio, che credeva di aver compiuto veramente,si era risvegliato dal coma.
La sua anima, aveva tentato il "suicidio."
Il giornale parlava anche della seconda persona coinvolta nell'incidente.
Quell'uomo con l'impermeabile nero alla stazione. Era per caso quel tizio che lo fissava?
Ecco dove lo aveva già visto!
Era l'uomo del camion, la sera dell'incidente?
L'uomo,che secondo il quotidiano nella pattumiera, aveva riportato una grave emorragia.
A Terence venne un dubbio:il conducente del camion c'entrava forse qualcosa con la causa civile contro di lui?
Quella causa di risarcimento danni contro di lui. Un uomo l'aveva denunciato.
Un tale che diceva di essere il reale soggetto del suo ultimo romanzo.
TERENCE era accusato di aver messo alla berlina la vicenda personale di un magnate australiano.
L'autista del camion era il "braccio armato" del magnate?
Ma il giornale aveva classificato la fuoriuscita della sua auto dal guard-rail, come incidente.
Ma è davvero così? O si è trattato di tentato omicidio?
Terence decide di assumere un investigatore privato, deciso com'è a fugare ogni dubbio.
Effettivamente,emerse che il magnate sembrava aver fatto strane telefonate e incontri poco raccomandabili il giorno prima dell'incidente.
Dopo giorni,Terence vede un signore che forse somigliava al tale della stazione.
Spaventato,indietreggia, afferra l'ombrello di un ragazzo che aspetta l'autobus e decide di affrontare l'uomo.
GIUNTOGLI di fronte gli chiede chi è e cosa vuole.
Viene fuori che lui si definisce il "solo" uomo amato da Betty.
Adesso ricorda. Aveva visto Betty in auto con lui sotto casa, una volta!
Betty ha un amante! - realizza sconvolto Terence
In effetti, l'uomo non assomiglia affatto al signore della stazione con l'impermeabile nero.
Dopo qualche indagine, l'investigatore scopre che il conducente del camion non ha assolutamente connessioni con il magnate australiano.
E quindi l'incidente non è da considerareun tentato omicidio.
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