Un piano in stile Marvel
Per voi che abitate nel mondo reale è facile.
Siete fuori da tutto, voi imbroglioni: sapete esattamente chi sia Raven Darkhölme e, magari, sono anche riuscito a mettervi un pizzico di suspence... Ma mettetevi per un secondo nei miei panni in quel momento.
Sono lì, un ragazzino confuso che guarda questa signora interamente blu stesa a terra, tentando di capire chi cavolo è e perché Logan pare così sorpreso alla sua vista...
La reazione che seguì il mutamento di questa tipa mi venne quasi spontaneo.
-Chi cavolo sei, tu?- domandai con la testa immersa nel caos.
Wolverine pareva troppo sconvolto per rispondermi, perciò lo chiesi direttamente alla Mutante.
Lei mi guardò con uno sguardo profondo e serio, poi abbozzò un sorriso, che mi parve quasi divertito.
-Chiamami Mystica- rispose lei puntando i suoi occhi penetranti nei miei.
Va bene, ragazzi. Prima di continuare meglio che io vi faccia un piccolo riassunto della situazione che al momento hanno gli X-Men nella loro dimensione...
Dai, ammettetelo: i vostri film su questi personaggi sono troppo confusi... non seguono una linea precisa e la timeline e totalmente scombinata! I loro personaggi non potevano stare al passo con tutte queste pellicole che sovrappongono i possibili futuri, poi li modificano e, successivamente, lasciano un buco enorme nella trama... Hanno dovuto crearsi una propria realtà stabile, mischiando tutti i numerosi film che gli avete dedicato.
Bene, detto questo... I Mutanti della X-Mansion erano messi bene e, prima del disastro delle dimensioni e tutto il resto, nessun cattivo era intenzionato a ucciderli o a distruggere l'armonia della scuola.
Gli X-Men continuavano le loro missioni come niente fosse, collaborando con il governo americano e quanto segue.
Al contrario di quanto alcuni dei vostri film affermano, sono tutti vivi e vegeti. Magneto era sparito da un pezzo chissà dove e non si rivedeva da anni, quindi tutto procedeva alla grande.
Ma (c'è sempre un "ma") Raven era sparita da qualche mese. Era ancora un caso aperto quando io e Alex eravamo entrati nella dimensione B e parlato con Charles Xavier... ma la Mutante ancora non si trovava.
Beh... eccola qui.
Questi fatti, al contrario di quello che forse vi state immaginando, non li ho inventati di sana pianta tanto per riempire un buco. Ho solo fatto un lieve salto temporale a quando mi venivano ripetute queste parole...
Ma adesso probabilmente preferireste tornare alla storia... ok, ci sto, va bene...
-Raven, ma...- farfugliò Logan guardandola con occhi allibiti -Come diamine sei arrivata qui?!- esplose.
Il sorriso sul viso della donna a terra sfumò in un istante e il suo sguardo si venò di tristezza.
-Non posso dirtelo, Log- gli disse, abbassando gli occhi sulla ragnatela che ancora la teneva intrappolata -Parlerò solo in presenza di Charles...
-Cosa?- Wolverine la guardò -Hai idea di cosa abbia fatto il Professore per ritrovarti? Sai quanto gli hai fatto sudare la tua sparizione?- scosse piano la testa, le mani rinchiuse che pendevano immobili sui fianchi -Raven, non capisci cosa cavolo hai fatto?
La donna gli rivolse un sorriso amaro.
-Lo so molto meglio di quanto credi- annuì -Ma non ho intenzione di dire niente.
E tanti saluti alle mie risposte.
-E poi, con la tragedia che sta avendo luogo nella dimensione B, Xavier avrà dovuto abbandonare le mie ricerche, no?- continuò Mystica.
Gli occhi di Wolverine si strinsero di rabbia.
-Tutti noi abbiamo sofferto quando sei sparita- si morse un labbro -E ora ti ritrovo qui, nelle sembianze di un uomo al comando di un'intera organizzazione militare... mentre cerchi di impedirci di salvare miliardi di vite!
Raven fece un altro sorriso.
-Sei sempre stato ingenuo, Logan.
Il mio sguardo, intanto, faceva avanti e indietro da uno all'altra ad una velocità impressionante, le ruote della mia mente messe in moto che tentavano di comprendere anche solo una minima parola di quella conversazione che per me non aveva senso.
Poi un rumore tremendamente vicino alla porta dell'archivio mi fece sussultare.
Deglutii, lanciando un'occhiata preoccupata alla maniglia, sperando nel profondo che non si abbassasse di botto.
-Ahm...- intervenni dopo aver tossicchiato -Mi dispiace interrompere qualsiasi cosa sia ma- un altro rumore e il mio cuore perse l'ennesimo battito della giornata -siamo un po' ricercati al momento... per cui se potessimo darci da fare per architettare un modo per uscire da questa struttura sarebbe davvero fantastico!
Logan mi guardò e arricciò il naso.
Lanciò a Mystica un'altra occhiata, poi sospirò.
-Purtroppo il piccolo ha ragione- borbottò.
-Vi posso aiutare- esclamò a quel punto Raven, spostando gli occhi ambrati su di me -A patto che non mi interpelliate su niente.
-Quindi non vuoi che ti facciamo domande?- chiesi inarcando un sopracciglio.
Lei annuì.
-E come pensi di aiutarci?- le chiesi, tremendamente diffidente.
Sorrise.
-Niente domande, ragazzo. Ricordatene.
*
L'idea di farci aiutare da quella bugiarda era l'ultimo dei miei desideri.
Non sapevo neanche chi fosse, non avevo idea di cosa volesse o perché avesse fatto ciò che aveva fatto... Era per me impossibile fidarmi e dall'espressione che aveva assunto il mio amico Mutante, neanche lui era molto propenso a credere alle parole sputate da quella donna di zaffiro; ma d'altro canto non avevamo scelta.
I corridoi ora pullulavano di agenti armati come non so cosa e un solo colpo di quelle pistole sarebbe bastato a trapassarmi il cervello.
Probabilmente l'unico che non aveva troppa paura di morire era Logan... Certo che i suoi poteri sono molto utili a volte...
Con un profondo amaro in bocca liberai Raven dalla ragnatela che la teneva prigioniera e la donna si alzò in piedi.
Deglutii, pensando a quanto avrebbe potuto essere pericolosa una creatura del genere. Quanti anni di prigione ti becchi per aver liberato uno degli esseri più pericolosi delle due dimensioni?
Il piano era semplice (siamo nell'universo Marvel... normalmente i piani non ci sono neanche, è già tanto che qui ce ne fosse almeno un'ombra): io sarei diventato invisibile e sarei rimasto in disparte. Mystica si sarebbe "travestita" da agente dello S.H.I.E.L.D e avrebbe finto di aver trovato Logan e di aver ricevuto l'ordine del direttore di portarlo fuori.
Sì, lo so cosa state pensando: "Ma un piano più idiota non lo potevate trovare? È così difficile inventarsi qualcosa di più intricato di questa schifezza?"
Beh, se fate un salto qui nel mio mondo vedrete che nel 99% dei casi anche i piani idioti hanno sempre un buon fine. È un po' la benedizione dei supereroi: bisogna sempre far sì che anche le cose più stupide da loro inventate funzionino!
Un esempio razionale (o meglio, irrazionale) sarebbe la volta in cui Tony Stark ha avuto l'idea geniale di costruirsi un acceleratore di particelle in casa... Se andate a prendere un qualsiasi libro di fisica saprete che questa cosa è scientificamente e logicamente impossibile! Ma Iron-Man è un supereroe, no? Esatto! Perciò tutto quello che fa funziona!
Comodo, vero?
È sempre inquietante vedere Mystica cambiare forma e, una volta che fummo pronti, uscimmo dall'archivio il più silenziosamente possibile.
Per i primi metri tutto andò alla perfezione: ogni agente che incontravamo si bloccava a guardare Logan e si complimentava con Raven dopo l'ottima cattura.
Mystica sembrava conoscere perfettamente ogni svolta della base e, facendo uno zig zag assurdo, alla fine ci trovammo davanti alla porta che ci avrebbe condotto all'uscita.
Beh, fantastico pensai, seriamente stupito che quel piano così semplice avesse davvero avuto successo (che vi dicevo?) e la Mutante, a quanto pare, non aveva cercato neanche di tradirci! (di nuovo, che vi dicevo?)
C'era solo un problema, piccolo piccolo, niente di speciale, insomma...
Oddio, ma che dico! Era una tragedia greca!
Ecco, eravamo stati così sfigati da beccare quell'1% di possibilità che il piano andasse a rotoli. Ma che bello!
Mi morsi un labbro, guardando preoccupato la persona che ora sostava davanti alla porta d'uscita, un'agente che non avevamo considerato: Melinda May.
Se ne stava lì, davanti alla nostra via di fuga, le mani sui fianchi e i rigidi occhi a mandorla che si guardavano attorno come cercassero qualcuno a cui dare un calcio in faccia.
-E ora?- sussurrai all'orecchio di Raven mentre spiavamo May da dietro l'angolo.
Lei, sotto forma di un giovane uomo dagli occhi scuri, si girò verso di me, anche se non poteva vedermi, e si accigliò.
-Niente domande, ragazzo- mi ripeté con voce maschile.
Sbuffai piano mentre Logan fissava attento la donna davanti alla porta.
Sotto il mio sguardo meravigliato Mystica cambiò nuovamente forma in uno svolazzo di colori. Un istante e davanti a me c'era nuovamente Philip Coulson.
Mi fece segno di seguirla mentre lei e Wolverine sbucavano da dietro l'angolo marciando a passo deciso verso May.
Sapevo cosa cavolo voleva fare Raven? Avevo una benché minima idea di che cosa passasse per la mente di quella donna fantascientifica? La risposta penso l'abbiate già tutti.
No.
Incrociai le dita sperando che non fosse niente di troppo stupido e continuai a seguirla.
Lo sguardo di May ci trapassò mentre ci avvicinavamo alla porta, quasi volesse incenerirci con una semplice occhiata.
-May, devo portare fuori il prigioniero- le disse Coulson con un tono professionale davvero ammirevole.
L'agente lo squadrò per un istante, come se stesse tentando di capire se fosse davvero lui o, che ne so, una Mutante proveniente da un'altra dimensione.
-Phil- gli disse lanciando un'occhiata a Logan, che manteneva il suo classico sguardo neutro -Ripetimi il motivo di questo tuo gesto.
Ahi.
-Hai un livello ancora troppo inferiore per saperlo- rispose Raven -E poi mi avevi promesso che avresti aumentato la tua fiducia in me.
-In caso normale- annuì la donna mentre io prendevo a sudare freddo -Ma Daisy mi ha telefonato ieri.
Il mio corpo si congelò sul posto, colto da una paura tremenda.
-Cosa ti ha detto?- le chiese Mystica -Non dirmi che ti ha raccontato della nostra piccola discussione...
May annuì nuovamente, l'espressione dura e inespressiva.
-Hai qualcosa da dirmi, Phil?- chiese guardandolo negli occhi.
Raven resse lo sguardo.
-No- rispose -Quindi ti chiedo gentilmente di spostarti: quest'uomo deve essere trasferito.
-Non lo farò- disse May, poi abbassò lievemente lo sguardo e i suoi pugni si strinsero mentre le nocche divenivano bianche -Tu non sei Philip Couslon.
Ciò che successe dopo necessitò di essere analizzato più volte dalla mia mente per comprenderlo del tutto.
May, in uno scatto felino, tirò fuori dalla cintura una piccola pistola che puntò contro Raven, ma la Mutante fu più rapida: diede un calcio alla mano dell'agente e l'arma cadde a terra, inerme.
May si gettò a terra, evitando il calciò rotante che Mystica, presa la forma di una donna bionda, le stava tirando.
Logan allora lanciò una pedata alla pistola e quella scivolò lontano. May con un colpo di reni si tirò in piedi e tentò di beccare Raven che evitò i suoi colpi con maestria.
Il gesto successivo dell'agente fu un colpo basso: fece una finta verso destra, facendo credere all'avversaria di voler prendere la pistola; per poi tornare al suo posto e tirare un calcio a Mystica, sullo stomaco.
La Mutante venne sbalzata indietro e retta da Logan, che le impedì di cadere a terra. Intanto, però, May, con una capriola rapida, si era gettata sull'arma e adesso, in ginocchio, la puntava verso Raven.
L'espressione della mutaforma era di pura ira.
Tentò uno scatto verso l'agente che però premette il grilletto, lesta.
Un colpo partì dalla canna con uno scoppio e centrò Mystica in fronte.
Mi trattenni dal non urlare mentre un alone blu scuro si espandeva sulla testa della Mutante, nell'esatto punto in cui era stata colpita.
-Che cosa hai fatto?!- gridò Logan, reggendo l'amica X-Men prima che ella cadesse, svenuta.
-Si chiama arma della buonanotte- illustrò May rinfilandosi l'arma sulla cintura -Non è morta- poi strinse gli occhi -Ma voi siete in guai grossi.
Senza che mi lasciassero il tempo di prendere fiato, tre uomini sbucarono alle nostre spalle, correndo verso Logan con delle pistole cariche tra le mani guantate.
Il Mutante tentò di liberarsi dalle catene, si sentì il sibilo degli artigli che tentavano di perforare il Vibranio e le urla che ora prorompevano dalla sua bocca.
Mi premetti contro il muro mentre tutti gli agenti gli si gettavano addosso, immobilizzandolo.
Una rabbia anonima iniziò quindi a espandersi nel mio corpo e io strinsi i denti, combattuto su ciò che dovevo fare.
Inutile dirlo, era andato tutto a rotoli. Ero distrutto.
Vedevo Logan dibattersi nella speranza di liberarsi da quelle catene troppo resistenti; Raven, sdraiata a terra e ridiventata blu, gli occhi dorati chiusi e l'immobilità del corpo interrotta soltanto da rari respiri mozzati.
Guardai May e strinsi i pugni.
No, non potevo starmene lì a fare niente.
Feci una capriola con tutta l'energia che mi era rimasta, la ferita sotto la maschera che pulsava e gemeva, i sentimenti che si mescolavano in emozioni burrascose.
Tesi una gamba, immaginando che bella sarebbe stata la sensazione dei denti di quella donna mentre di rompevano...
Invece quella, improvvisamente, si voltò verso di me proprio mentre ero in aria.
Si spostò di lato con un gesto fulmineo e il mio piede finì per colpire il muro mentre la caviglia minacciava mi spezzarsi.
Gemetti mentre cadevo a terra con un tonfo.
Quel rumore era troppo forte perché May non l'avesse sentito. In un ultimo movimento mi voltai verso la donna.
Ora svettava sopra di me, i suoi occhi d'ebano erano fissi nei miei come se mi vedesse.
-Ci hai provato- mi disse prima che il suo calcio mi colpisse esattamente sopra la ferita che tanto doleva.
Lanciai un ultimo lamento sibilante prima che la mia visuale si annebbiasse sotto un dolore cocente.
Caddi all'indietro, avvertendo il sangue che ora sembrava uscire a fiotti dalla mia testa e macchiare la maschera.
Non ebbi neanche il tempo di pensare che sulla mia mente era già scesa la notte.
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