Capitolo 36
Scusate per ieri ma non ho avuto tempo di scrivere...anche questo è molto corto ma prossimamente avrò il tempo di aggiornare tutto
Vi voglio bene 💮
Ho continuato a leggere il contenuto dei fogli all'interno della valigetta per, credo, molte ore; ma non trovo nulla che possa condurmi a qualcosa riguardante mio padre.
Ci sono delle cartelle con degli esperimenti e algoritmi mai riusciti, lasciati a metà e cancellati più volte.
Oltre agli occhiali, come oggetti, ho trovato qualche moneta che non appartiene ad uno dei nostri centesimi, una calcolatrice e una penna. Quest'ultima, così come sulla valigetta, ha impresse le iniziali del nome Richard Parker sopra.
Ad un certo punto sento bussare delicatamente alla porta mentre io sono seduto alla scrivania con solo la luce della vecchia lampada da tavolo accesa << Ehi... >> sento la voce dolce della mia ormai ragazza << vuoi qualcosa da mangiare? >> mi chiede gentilmente.
<< No... >> affermo scoraggiato più che mai senza girarmi.
<< Peter... >> mi sento cingere le spalle in un abbraccio dietro di me << sei rinchiuso qui dalle 2.00 di questo pomeriggio... >>
Sposto lo sguardo sull'orologio accanto a me che segna le 8.00.
<< Che ne dici di staccare? >> mi propone sempre lei donandomi un leggero bacio sullo zigomo.
Sospiro << devo capire qualcosa... >> resisto alla tentazione di bloccare il "lavoro" di ricerca, anche se fino ad ora non ho concluso un bel niente.
Mi da un altro bacio << non sei stanco? >> chiede ancora con dolcezza.
<< No. >> dico secco << Lasciami in pace. >> detto questo si stacca.
<< Va bene... >> se ne va e chiude la porta.
Forse sono stato troppo duro con lei...ma devo continuare, devo pur trovare qualcosa.
Mi alzo dalla sedia e la spingo leggermente facendola girare su se stessa.
Cammino per la stanza portandomi le mani dietro alla nuca come per stiracchiarmi.
Com'è possibile che non trovi nulla?!
Nulla che mi possa ricondurre a mio padre, il motivo per cui se ne è andato?!
Irato, butto alcuni fogli per terra che prima si trovavano sulla scrivania.
Mi squilla il cellulare con la solita suoneria che indica che il mio migliore amico Ned mi sta chiamando.
<< Ehi Bro? >>
<< Zio! Non hai visto il telegiornale?! >> chiede lui affrettato.
<< No Zio, che succede? >>
<< Criminale in centro! >>
<< Perfetto, vado subito >> chiudo la telefonata e vado in cucina con la scusa di prendere qualcosa da bere.
<< Pet! Finalmente sei uscito! >> esclama zia May seduta sul divanetto con Sara.
Io faccio un cenno con la testa a quest'ultima che mi segue.
<< Pericolo in città >> avviso velocemente e detto questo prendo il costume per poi indossarlo.
La banca è stata bloccata da dei terroristi e gli stessi hanno in ostaggio della povera gente all'interno?
Io entro ed evacuo le persone sbattendo in prigione i terroristi! Cosa può andare storto?
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