Capitolo 17
Scaravento il mutante contro una delle porte d'emergenza e il vetro di questa si rompe facendolo arrivare nel corridoio opposto.
<< Come facciamo a fermarlo, Spidey?! >> grida Sara mentre gli sferriamo dei pugni e lo blocchiamo inutilmente con le ragnatele.
Non sono abbastanza potenti i teaser che ho al polso.
<< Forse ho un'idea >> corro verso la fine d corridoio e faccio scattare l'impianto anti incendio.
<< Tieni a bada il cagnolino, io vado a prendergli il guinzaglio >> le faccio un occhiolino complice e lei ricambia, corro verso la polizia fuori dalla scuola.
<< mi servono due teaser >> chiedo guardandomi intorno.
<< Eccoli >> i giro e uno dei poliziotti me li rende.
<< Grazie, fate un buonissimo lavoro, poliziotti di New York! >> dico facendo dei passi indietro << Mai quanto il tuo, Spider-Man!>> risponde uno dei poliziotti e corro verso la parete della scuola.
Lancio una ragnatela verso un punto alto del muro e entro da una finestra infrangendo il vetro. Atterro agilmente con una rotolata per terra e mi ritiro su facilmente.
Mi guardo intorno ma non c'è nessuno. Allora decido di correre per i corridoi. << Spider-Girl?! Dove sei?!>> niente, non risponde nessuno. Cosa le sarà successo?
<< Caren? Rilevi qualcosa? >>
Rilevo due individui più a nord.
All'aula di chimica!
Corro e arrivo ma invece di trovare Sara che combatte contro il mutante, trovo Sara per terra, e una nuova figura di un costume bianco; nessuna traccia della bestia di prima.
<< Tu devi essere Spider-Man! Che onore incontrarti! >> viene verso di me questa ragazza, sconosciuta coperta in viso con una maschera.
<< Chi sei? >> rispondo freddo.
<< Sono BubbleStar, caro, mio vecchio, Spider-Man... posso chiamarti Spidey? >> ridacchia divertita.
Io non accenno nemmeno un mezzo sorriso.
<< Ehi.... quello è uno dei miei
soprannomi! >> esclama Sara cercando di alzarsi.
<< Zitta mocciosa. >> si gira di colpo e le pinta una strana pistola del colore della tuta, contro.
Sara indietreggia per terra e io lancio una ragnatela prendendo la pistola e ritrovandomela in mano.
<< Se fossi in te, non fare tanto la spavalda...però mi servirebbe ridipingere i muri di casa, non è che potresti passare, imbianchina? >> dico scherzando e facendo roteare la pistola sul dito indice.
Emette una specie di ringhio increspando le labbra da un lato.
<< Non sei abbastanza veloce, Bubble....gum? >> chiedo dimenticando di proposito il suo nome e camminando intorno a lei.
<< BUBBLESTAR. >> stringe i pugni lungo i fianchi, mentre i capelli castano scuro conosciuti, le ricadono sulle spalle.
Mi appoggio all'armadietto con una spalla e fischietto.
Lei si porta una mano all'orecchio dove noto, solo ora, che ha un auricolare.
<< Per vostra fortuna...>> dice avvicinandosi alla porta anti-panico <<...devo andare... è stato un piacere, Spidey! >> porta due dita sulle labbra, su cui da un bacio e successivamente quel bacio lo "passa" a me e se ne corre via.
Sento uno sbuffo dietro di me << ...le ragazze... >> .
Mi giro togliendo la maschera e gedo che lo ha fatto anche lei << Guarda che lo sei anche tu, cara mia Bimba Ragno >> dico aiutandola ad alzarsi. Le faccio mettere un braccio intorno al mio collo e la aiuto a camminare tenendola per i fianchi.
<< Okay... è fastidioso questo nomignolo, lo devo ammettere...>> ridacchia.
<< Visto?! Che ti dicevo?! >> spalanco gli occhi, sorpreso dalla sua affermazione.
<< Però è divertente se sono io a chiamarti così, Bimbo Ragno>> continua a ridacchiare.
Sospiro sorridendo: ormai si è fissata con questo nome e non glielo toglierò più dalla bocca.
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