<<Peter...Fai il bravo>>.....

Un rumore assordante comincia a diffondersi nella mia stanza svegliandomi dal mio sogno. Una specie di sogno.... ormai questo incubo si presenta ogni notte senza il mio volere, da quando l'Avvoltoio se ne è andato in carcere.
La sveglia sul comodino accanto al letto continua a segnare le 7.00 con un "beep" continuo. Straziato da quel rumore, la spengo  con troppa forza, tanto da romperla e far cessare il primo "strazio" della giornata. Giro la testa per guardare i pezzi: sarà almeno la decima che rompo in un mese. Con l'intento di alzarmi sbatto la testa alla rete del letto sopra di me.
<< Ahi....>> mi massaggio la testa, sbatto un paio di volte le palpebre e finalmente metto i piedi per terra. Passo dopo passo riesco a raggiungere il bagno accanto alla mia camera. Mi guardo un attimo allo specchio. Cavolo...ho uno spacco sul labbro.. sarà per ieri sera...
Mi chiamo Peter Parker e probabilmente sapete tutta la storia della mia vita: senza genitori, una zia, un ragno e un costume.
Ieri sera ho dovuto "combattere" contro un malvivente ma nell'intento di fermarlo sono caduto da una scala sbattendo il labbro.
Prendo del disinfettante e cerco di metterlo sulla ferita, anche se brucia.
Dopo aver finito di lavarmi prendo i vestiti compreso il mio costume, rosso e blu che metto ormai ogni giorno sotto gli indumenti normali.
Mi fa sentire potente e poi in caso di una bomba nucleare, io sono pronto!

<< Buongiorno zietta! >> vado in cucina, prendo una mela, da cui tiro un morso e mi siedo sul tavolo come ogni mattina.
<< Peter, quante volte ti ho detto di non sederti...>> appena si gira noto che mi fissa senza finire la sua solita frase "non salire sul tavolo".
<< Cos'hai sul labbro?!>> mi chiede preoccupata.
<< Io? >> mi tocco il labbro inferiore
<< Niente, sono solo caduto ieri...>> dico col boccone in bocca e distolgo lo sguardo dopo aver detto la mezza bugia: in effetti sono caduto ma non per caso..
<< Peter.....>>
<< Davvero zia May, sto bene, non preoccuparti>> detto questo scendo dal tavolo e lancio il resto della mela nel cestino con grande precisione.
<< Ti voglio bene zietta >> le stampo un bacio sulla guancia, prendo lo zaino e mi dirigo verso la porta che apro.
<<Peter..>>
<< Si?>> mi giro.
<< Ti voglio bene anche io>>
Sorrido e esco di casa.

Sicuro del mio ritardo cronico, mi dirigo verso il vicolo più vicino.
Se vi state chiedendo come ho fatto a mentire a mia zia sul fatto che potessi saltare da un palazzo all'altro, beh...

Qualche settimana prima...
Mi trovo in camera mia, col costume rosso e blu addosso.
Tolgo la maschera che fino a poco tempo prima era contenuta in un sacchetto posto sul mio letto, insieme alla tuta.
Incosciente di quello che poteva succedere mi giro a guardare la finestra e tutto al di fuori.
<< Ma cosa ca....>> mi giro non appena sento la voce di mia zia May.
<< Zia....posso spiegarti...>>
<< Peter tu sei....>>
Sono indeciso se dire le cose come stanno o se raccontarle una menzogna.
Preferisco di gran lunga la seconda.
<< Io.....sono un.....fanatico di supereroi....>> pronuncio queste ultime parole con lentezza chiedendo a me stesso il motivo di questa scelta. Certo più credibile dell'altra.
<< Non voglio sapere nient'altro...>> detto questo si dirige fuori dalla mia camera socchiudendo la porta, probabilmente con più domande che aveva prima.

Ed è così che ho evitato una ramanzina e anche una reclusione in casa da parte di mia zia.
Salgo sul tetto della palazzina, con nonchalance e guardo questo pezzo di New York respirando l'aria di smog.
Prendo la rincorsa e faccio un salto lasciandomi cadere tra le mura di due palazzi. Punto il mio braccio verso un mattone e dal marchingegno inventato da me sul mio polso esce una ragnatela che mi permette di dondolarmi liberamente all'interno della città.
Vedo un tizio che sta rubando la borsetta ad una signora e subito mi cimento a evitare che avvenga tutto questo.
Con un calcio destro e una corda riesco a legare il malvivente ad un palo. Lascio un biglietto per la polizia con su scritto:

Tutto per voi!
Il vostro caro
Spider-Man di quartiere!

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