Capitolo 8

Ci sono tre tizi, vestiti ugualmente di nero con un passamontagna in viso che stanno rapinando una banca.
Semplicissimo....non c'è cosa più banale da combattere. A New York ci sono così tanti criminali del genere che li potrei combattere ad occhi chiusi!
Vado dietro ad uno di loro e gli picchietto sulla spalla e questo si gira << Ehi amico! Non ti sembra un tantino presto per rapinare una banca? Sai, di solito queste cose si fanno di notte... >> non mi fa finire la frase che il mio senso di ragno si attiva e infatti lo vedo estrarre una specie di spada, molto lunga e leggermente curvata, da una cintura che non avevo proprio notato. Perciò faccio un piccolo salto indietro.
<< Ehi! Fammi finire la frase! Stavo dicendo... >> ancora una volta mi interrompe agitando la lama contro il mio viso mentre io indietreggio sempre di più.
Così, annoiato da questi movimenti macchinari, tiro una ragnatela sul palazzo della banca per poi saltare sulla faccia di quella sottospecie di ninja che mi stava quasi per colpire, facendolo finire per terra.
<< Troppo facile>> faccio spallucce e ancora una volta il mio senso di ragno mi avverte di un pericolo, tanto da girarmi e bloccare con il palmo della mano il pugno di un altro rapinatore.
Subito lui si cimenta a colpirmi, ma io pronto, lo blocco ancora una volta con l'altro braccio, facendomi dare una mano dalla mia super forza.
Poi gli blocco il primo pugno con una ragnatela e, facendolo roteare verso di me, improvviso con lui una specie di "tango" per poi bloccargli definitivamente entrambe le mani al petto con il liquido dei miei gadget e, con un piede, lo spingo verso un palo della luce sul marciapiede.
<< Bene, il prossimo? >> chiedo sfregando le mie mani l'una contro l'altra e girandomi per cercare l'altro "ninja".
Purtroppo lo vedo avvicinarsi ai miei amici che loro, impauriti, indietreggiano.
Proprio quando sto per correre da loro, mi sento afferrare la gamba con un qualcosa e poi vengo tirato da ciò che mi ha bloccato e mi fa cadere.
Steso per terra, guardo i ragazzi e lì c'è Sara, più avanti di loro che mi fa un occhiolino. Così la vedo sparare una ragnatela per poi dare dei calci al tizio mascherato. Per fortuna le ho insegnato che con lei deve sempre avere gli spara ragnatele...se preferisce, anche quando dorme...io a volte lo faccio..
<< Ma guarda chi abbiamo qui! Spider-Man! Non dovevi combattere il crimine a New York? >>sento una voce con un accento non proprio italiano ma piuttosto...russo? Mi giro e vedo avvicinarsi una ragazza...una ragazza molto bella...
I suoi lunghi capelli super ricci e biondi ricadono su dei fianchi che si muovono in perfetta sincronia con il suo corpo snello e le sue forme.
Cammina su dei tacchi che personalmente chiamerei trampoli!
Il suo costume consiste in un vestito giallo quasi oro, più corto da un lato, con una scollatura che sembra uno dei balconi di questa via.
Mi guarda ammiccante mentre cammina verso di me e tiene in mano un lembo della corda che tiene ferma la mia gamba.
<< In realtà ero qui per godermi una vacanza, prima che arrivassi tu >> cerco di liberarmi inutilmente << Chi sei? >> chiedo cercando di mostrare la mia più totale serietà, mentre il mio cervello va in pappa per la bellezza di questa ragazza...
PETER?! SEI FIDANZATO! CHE TI PRENDE?!
<< Non è importante il mio nome quanto quello che sto per fare. >> da ammiccante diventa seria e il mio sesto senso si attiva: infatti mi solleva dalla gamba con la corda e mi fa sbattere su un muro di una palazzina.
<< Cosa..vuoi? >> chiedo rialzandomi da terra guardando la rientranza che la forza con la quale mi ha sbattuto la ragazza ha creato nel muro.
<< Andare a prendere un te alle cinque con te.... >> fa spallucce.
<< Non sarebbe male, in fondo >> ci penso su.
<< Non credevo che i ragni avessero così poca intelligenza: ciò che voglio è eliminare un supereroe come te dalla faccia della terra! >> Se la ride mentre riprova a prendermi con la sua corda dorata come il vestito che indossa ma io prontamente la schivo arrampicandomi su un palo della luce.
<< Se avessi così poca intelligenza non riuscirei a capire in pochi secondi che la X nell'equazione "due X meno uno fratto sei, più X meno cinque fratto sei è uguale a X meno tre fratto quattro" equivale a meno cinque >> affermo facendo spallucce e poi vedendo la ragazza pensarci un po' su.
<< Okay, non sono mai stata un genio in matematica, ma so che se uccidi un ragno snervante, ti danno una ricompensa! >> il suo sguardo è ancora una volta imbronciato ma comunque aggiunge un sorriso maligno per poi cercare di colpirmi con la corda.
Quindi salto da una parte all'altra per evitare di  essere colpito: non voglio passare il mio primo giorno in Italia a contorcermi dal dolore per una ferita qualsiasi.
<< Ora quelle persone stanno per essere annientate dai miei piccoli aiutanti >> afferma lei e mi giro verso i miei amici, che infatti, stanno cercando di scappare dalle grinfie di quei ninja << non hai speranze Spidey! >>
Vedo però che Sara se la sta cavando bene anche senza il mio aiuto e anche se ci sono i ragazzi, evita di usare le ragnatele mentre la guardano.
<< Chi ti ricompenserebbe?! >> chiedo riferendomi a ciò che ha pronunciato prima, stringendo i pugni.
<< Zero. >> ammette, rispondendo secca alla mia domanda.

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