Capitolo 23
Gemo per il dolore nel mentre Sara aiuta a disinfettarmi le ferite.
Siamo in camera sua e siamo entrati dalla finestra. Lei è Meth hanno aiutato Ned, MJ e Andrew a salire visto che il secondo piano non è molto facile da raggiungere se non hai nessuno potere da ragno o non sei una super spia.
<< Mi hai detto che era cazzuto! Ma non pensavo cazzuto cazzuto! >> osserva Ned con un tono di voce basso, visto che gli altri stanno dormendo.
<< No Ned...è proprio cazzuto cazzuto... >> dico tutto d'un fiato, trattenendo un urlo mentre getto la testa all'indietro e stringo i lembi della coperta.
<< Chi può essere questo Zero? >> chiede MJ appoggiandosi alla scrivania bianca.
<< Non è ho la più pallida idea >> risponde Meth al posto mio.
<< In realtà...la prima volta che ci siamo scontrati mi ha detto che vuole vendicare la sua famiglia, quindi lo intende fare distruggendo il mio mondo... >> cerco di informarli con un filo di voce.
<< Cosa gli avrai mai fatto? >> chiede Ned.
<< Non lo so, ma devo scoprirlo. >> sento già che le ferite si stanno cicatrizzando e non mi fanno più tanto male: grazie ai miei superpoteri di quel che mi facci scompare poco tempo, a volte in poche ore, a volte in interi giorni.
Mi alzo dal letto tenendomi la schiena e, anche se zoppico ancora prendo la felpa appoggiata sulla sedia e me la infilo.
Si intromette Meredith << No, dovrai restare al sicuro e riposare: non puoi affrontarlo in queste condizioni. E poi dovremmo aspettare fino all'arrivo della nuova tuta: ho avvisato il signor Stark e ha detto che verrà qui in persona >>
<< Il signor Stark?! >> chiediamo all'unisono io e Ned con differenti espressioni di voce.
<< Cioè....il signor Stark?! >> si ricompone assumendo uno sguardo minaccioso e non posso fare a meno che sorridere ma poi ritorno serio.
<< Sì, l'ho chiamato e così si farà una piccola vacanza in spiaggia, a quanto pare >> fa spallucce armeggiando con la tastiera del suo portatile.
<< Non dovevi chiamare Tony. >> cerco di restare calmo anche se dubito di riuscirci.
<< Ho dovuto, è per la tua incolumità >> afferma senza staccare gli occhi dallo schermo.
Sospiro ricordandomi che in fondo il suo lavoro è quello di proteggermi, anche se non ha funzionato tanto stasera...
<< Buongiorno zia May, com'è andat... >> non faccio in tempo a finire la frase che vengo bloccato dall'abbraccio di mia zia.
<< Oh Peter! Ero così in pensiero per te! Mi hai fatto preoccupare! Con quel tipo in città... >> mi dona un piccolo bacio sulla fronte stringendo le mie guance.
<< Sto bene zia, lo prenderò... >>
<< Ah no! Tu non vedrai mai più quel tizio! A costo di tenerti segregato in casa... >>
<< Zia, non preoccuparti, sto bene... >> provo a convincerla.
<< No Peter. Non permetterò che quel mostro ti faccia del male ancora una volta! Discussione chiusa. >> afferma senza lasciarmi il tempo di parlare e se ne va.
Non ci credo! Non può rinchiudermi per sempre qui dentro! Sono Spider-Man! Devo salvare la gente in pericolo! E con Zero in città nessuno sarà mai al sicuro!
Suona il campanello della porta e vado ad aprire, visto che non c'è nessuno a parte me in questa stanza -e a parte nonno Enzo impegnato nel suo sonnellino che sembra più un letargo-.
<< Signor Stark? Ah....si...signor Stark... >> all'inizio sono sorpreso di ritrovarmi la faccia di Tony davanti ai miei occhi, ma poi mi ricordo che Meth l'ha chiamato...
<< Sì, Bimbo Ragno, sono felice anche io di vederti >> risponde lui guardando dritto davanti ai suoi occhi ricoperti dagli occhiali da sole.
Mi sposto per far entrare lui ed Happy: da quanto tempo non lo incontravo, sicuramente sarà felicissimo anche lui di vedermi!
<< Ciao Happy >> gli faccio un mezzo sorriso ma, come sempre d'altronde, mi guarda con serietà che quasi fa paura, quindi mi ritraggo.
<< Bella casa >> afferma guardandosi intorno << Allora: Zero, eh? >> dietro le lenti scure vedo sollevarsi un sopracciglio.
Distolgo lo sguardo per evitare di rispondere.
Happy porge la valigetta << Ti abbiamo portato una nuova tuta, ma resterai qui. >>
Continua Tony <<Abbiamo... ho installato un microchip quasi praticamente impossibile da prelevare, perciò se ti muoverai con la tuta... >> lo fermo << Signor Stark, io non posso lasciarlo libero, spaventando la gente! Lui ce l'ha con me e ho dovere di evitare che qualcuno si faccia male per causa mia! >> indico me stesso.
Lui mi poggia una mano sulla spalla, proprio dove ho una delle mie ferite, infatti gemo e mi ritraggo. Lui però mi scopre il lembo della maglia a maniche corte, rivelando la mia spalla violacea da dove risalta un taglio non ancora perfettamente stabilizzato.
<< Visto? Non avresti nemmeno la forza di aprire una scatoletta di tonno >> dice serio ricomponendosi.
<< Buongiorno Tony! >> sento una voce dietro di me e, voltando semplicemente la testa e seguendola con lo sguardo, vedo Sara, che mi raggiunge prendendomi la mano.
<< Buongiorno anche a te, Sara...stavo proprio dicendo a Peter che non potrà uscire di casa con l'intento di scontrarsi con qualcuno, quindi affido a te il compito di sbattere in carcere qualche bel cattivone qua e là...questo non significa che devi fronteggiare Zero, se ne occuperanno gli Avengers. Tieni a bada il Bimbo Ragno >> si toglie gli occhiali.
<< Ma... >> provo a controbattere.
<< Niente ma. Discorso chiuso. Ora, se non ti dispiace, vorrei godermi un po' d'essenza Italiana in una deliziosa suite con Pepper! Ci si vede. >> dice rimettendosi gli occhiali e, seguito da Happy si dirige alla porta.
Con la valigetta in mano mi giro verso di lei e poggio il mio mento sulla sua spalla piegandomi, lasciando che le braccia restino a penzoloni.
<< Sopravvivrai anche senza fare lo Spider-Man >> ironizza mentre mi accarezza i capelli, rimanendo immobile.
<< Voglio sconfiggere Zero... e se scoprisse dove mi trovo? Saremmo tutti spacciati...>>
<< Hai sentito Tony, è contrario a questa scelta >> continua a giocare con le piccole ciocche dei miei capelli.
<< Non capisco perché ce l'abbia tanto col tenermi al sicuro...se solo potessi togliere quel dannato microchip ...... Ned! >> ricordo saltando immediatamente dritto.
Mi guarda confusa.
<< L'ultima volta che Tony aveva messo un microchip nel mio costume, mi ha aiutato a toglierlo e così ha attivato anche il protocollo Triciclo, quindi adesso... >>
<< Aspetta un attimo... >> chiede scettica <<... allora tu non hai "superato superato" il protocollo Triciclo? >>
Tossisco di proposito grattandomi la nuca.
<< Infame >> dice fintamente arrabbiata dandomi un buffetto leggero sul braccio e ovviamente mi fa lo stesso male perché lì ho uno dei miei graffi, ma non lo do tanto a vedere e quindi sorrido...
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top