Capitolo 11

Un piccolo particolare...
AL PIANO DI SOTTO NON CI SONO FINESTRE E DEVO PER FORZA PASSARE DAL PIANO TERRA PER USCIRE, SENZA FARMI VEDERE!
Perciò, dopo aver tolto i vestiti per la seconda volta nella giornata, Ned mi da un auricolare e uno anche per Sara: vuole assumere il ruolo da "tipo sulla sedia" e quindi abbiamo formato una specie di squadra in cui Ned e MJ sono gli "hacker esperti di computer -mai bravi quanto me, modestamente - ed io e la mia ragazza, i supereroi.
Vado al piano di sopra e mi arrampico sul soffitto il più silenziosamente possibile.
Arrivo ad una delle grandi finestre e controllo che nessuno mi stia guardando.
Vedo uno dei divanetti dove c'è nonno Enzo con il suo solito cappellino e una bottiglia di vino in mano che dorme.
Sembra si stia svegliando e perciò faccio in fretta per uscire ed andare sul tetto.
Ned mi manda la posizione della banca e chiedo a Karen di navigare verso il punto X.
Proprio mentre salto su un camion sulla strada per la città, incontro Spider-Girl su una cisterna accanto a me e le lancio l'auricolare datomi da Ned, che lei prende al volo.
<< Ragazzi, hanno preso degli ostaggi, sono all'interno di un negozio. Hanno già svaligiato il più possibile all'interno della banca. >> ci informa Ned.
<< Ricevuto>> rispondo e quindi cominciamo a saltare di camion in camion e di macchina in macchina, fino a raggiungere i rapinatori.

<< Okay, uno, due, tre... >> all'ultimo numero irrompiamo nel negozio.
Pronti a qualsiasi evenienza, siamo in posizione da combattimento ma....
Non c'è nessuno?
<< Ned, qui non c'è anima viva >> avviso portandomi una mano all'orecchio.
<< Sono al piano di sopra, tonto..>> mi avvisa MJ.
<< Oh...okay... >>
Lei accanto a me cerca di soffocare una risata e riduco le lenti tecnologiche, che mi coprono gli occhi, a delle fessure guardandola.
Lei smette e andiamo alle scale mobili che sono fuori uso.
Ci mettiamo dietro uno dei banconi per spiare quello che sta succedendo.
<< Andrew >> sussurra.
<< Cosa c'entra adesso Andrew?>> chiedo confuso a voce bassa.
<< Lì >> indica con l'indice una persona legata ad una delle sedie come tutti gli altri in cerchio.
Solo che è girato e non capisco come faccia a riconoscerlo.
<< Come fai a saperlo? >> chiedo.
<< Da piccolo l'ho spinto, accidentalmente, andando a finire sullo spigolo del tavolo e si è fatto una ferita dietro al collo, ed ora gli rimane la cicatrice, vedi? La riconoscerei anche lontano un chilometro!>>
Ora che ci faccio caso, vedo sul collo di quel ragazzo una cicatrice
<< Allora?! Sapete dove sono quegli stupidi insetti?! >> chiede una voce imponente tra gli uomini incappucciati armati.
Nessuno si azzarda a rispondere: è arrivato il momento di entrare in scena.
Sempre da dietro il bancone tiro una ragnatela verso due di loro, mentre Sara si occupa degli altri due e portiamo verso di noi le armi su cui si sono attaccati i fluidi.
<< Cosa?! >> si chiedono confusi e quindi possiamo uscire allo scoperto.
Dopo essermi arrampicato sul soffitto in corrispondenza di un tizio mascherato, gli do un calcio in faccia cadendo su di lui, stendendolo a terra.
Sara invece comincia a slegare le persone legate tra cui due anziani e alcune commesse, oltre ad Andrew, mentre io continuo a picchiare gli altri criminali.
Vedo un espositore di profumi e saponi: mi è venuta un'idea...<< Sapete cosa dice un ladro di saponi quando arriva di fronte a Spider-Man?! >> chiedo mentre getto per terra il bagno schiuma sapendo che nessuno mi avrebbe risposto.
<< Non ho più via di shampoo! >> tiro una ragnatela sul soffitto e mi metto a testa in giù.
Sento ridere dall'auricolare.
Così i criminali vengono verso di me probabilmente o per scappare oppure per picchiarmi scivolando sul sapone liquido che ho rovesciato prima sul pavimento.
<< Okay, questa era ancora più brutta di tutte le altre, Bimbo Ragno >> scuote lentamente la testa Sara mentre libera le persone ancora legate.
<< Che ci vuoi fare?! >> alzo le mani con le spalle sempre stando al contrario << Ho il senso dell'umorismo che stende tutti>> indico per terra i quattro tizi che cercano di alzarsi, ma io li "ragnatelizzo" sia alle mani che alle caviglie.
<< Zero vi verrà a prendere! Statene certi! Non... >> tappo la bocca ad ognuno dei criminali per non sentirli blaterare.
Mi arrampico sul soffitto e poi scendo dove non c'è il sapone.
Finalmente sento ridere Andrew << Okay basta! Con tutte queste freddure mi ci vorrà una coperta per scaldarmi! >>
<< Basta! >> cerca di urlare Sara ma finisce col ridere come me e suo fratello.
<< Non sapevo di questo tuo lato umoristico Andrew! >> cammino verso di loro.
<< Apprendo dai migliori >> fa spallucce e risponde al pugno che avevo preparato come segno d'amicizia.
<< Allora mi perdoni? >> chiede la sorella ed Andrew si gira.
<< Se mi permetterai di fare delle battute ogni tanto >> sorride beffardo lui.
Sara guarda verso l'alto << Va bene! >> finiscono per abbracciarsi.

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