Capitolo 8: Spiegazioni

Era quasi pomeriggio quando Peter si svegliò. Si guardò un pò a torno, notando che era in camera da letto e le serrande chiuse < Ciao, ragnetto > disse una voce femminile al suo fianco < Ciao, ragnetta? > disse Peter un pò incerto di come trattare Gwen < 'Ragnetta'? Mi piace > disse Gwen in tono civettuolo mentre guardava il petto muscoloso di Peter < sei molto più diretto del solito > disse mentre Peter si metteva sopra di lei < Risposte. Ora. > disse in tono serio Peter < Norman Osborn > rispose tranquillamente Gwen mentre tirava a sé il suo fidanzato < quando sono andata in vacanza in Francia da sola la scorsa estate, lui mi ha rapito e ha sperimentato su di me. Mi ha creato una seconda personalità e mi ha dato dei poteri da ragno di cui non ero a conoscenza e quindi non potevo usare. Per concludere mi ha sostituito i ricordi da laboratorio con quelli di una bella vacanza. Non mi ricordo ancora tutto, ma credo mi abbia violentato. Credo che volesse usarmi contro di te> < Mi spiace per quello che ti è successo Gwen. Sappi che quello che è successo mentre eri sotto il controllo di Osborn non si ripercuoterà sulla nostra relazione. Ma non ho capito bene come controllava Spider-Woman e perché Goblin ha cercato di ucciderti invece di metterti contro di me. >< Be, avevano dato una personalità narcisista a Spider-Woman, quindi le importava solo del suo e del mio benessere fisico e psicologico > < Ma perché dovrebbe preoccuparsi di te? Senza offesa > <Io ero parte di lei, quindi ero l'unica persona a cui importava quanto se stessa > < Capito, poi Norman ha minacciato Spider-Woman e le ha detto che se non faceva determinate cose le faceva del male > < Esatto Peter. È proprio per questa ragione che Goblin mi ha gettato dal ponte. Mi ha mandato contro un gangster per ucciderlo, ma io non l'ho fatto > < Aspetta, ti eri già opposta prima? > chiese Peter ricordando la fine del suo primo incontro con Spider-Woman < Si, ho scoperto di avere una bussola morale abbastanza forte da contrastare il mio alter ego >< Fantastico, ma ciò non spiega il perché tu abbia attaccato Black Cat mentre il tuo obiettivo ero io > < lo sai che sono un invidiosona, quando ti ho visto con quella prostituta mi sono incavolata come una belva > < Scusa, non volevo tradirti, ma per lo meno adesso sai > < Già, ma ti avverto: se ti vedo di nuovo con quella prostituta, la picchio a sangue e dopo la gettò nel Raft > < Messaggio chiaro > < Perfetto. Ora alzati che ho preparato la colazione e mettiti il costume, Spider-man e la sua phartner Ghost spider andranno a caccia di criminali oggi. > concluse Gwen mentre si alzava dal letto < Aspetta cosa? > chiese Peter stupito < Sai ho pensato di chiamarmi Ghost spider per varie ragioni: prima di tutto il nome di Spider-Woman mi ricorda il passato, secondo la mia tuta è molto bianca, terzo ho costruito delle ali per planare e quarto c'è già una Spider-Woman nei Vendicatori > < Intendo dire 'phartner' > < Siamo fidanzati, io ho dei superpoteri e volevo aiutarti nella tua carriera da supereroe. Tutto combacia, no? > < Sei una ragazza d'oro > disse Peter dandogli un bacio sulla bocca, gesto che Gwen ricambiò molto felicemente  < Posso solo chiederti che fine ha fatto il tuo alter ego? > chiese Peter interrompendo il bacio < Ci siamo fuse > < Non mi sembri una narcisista > < È un aspetto che è scomparso, al contrario degli atticchi di rabbia >. Si sorrisero a vicenda. Peter sperava che da quel momento le cose sarebbero andate meglio.

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