Voglio che tutto il cielo si riversi
dai miei occhi,
ma non come il diluvio
che spazzò via gli uomini:
ma come dopo la piaga della peste
la prima pioggia,
la prima benedizione.
Voglio che tutta la vita esca da me
per andare nel mondo
e che il mio pianto renda onde
le dune.
Voglio piovere
sui cimiteri d'alberi abbattuti,
ghiacciare
sotto le zampe degli orsi polari,
soffiare via la polvere
dagli occhi dei bambini,
scivolare sulla lingua degli assetati,
risollevare un contadino
dal peso della siccità
e lavare i frutti del raccolto.
Voglio essere brina
sul manto di una volpe,
mare in cui gli squali predano.
Voglio essere tutto questo abbraccio d'acqua
che cinge le terre emerse da millenni
e quella sperata traccia di vita
ad anni luce
da noi.

Lo immagini il sollievo di un nomade
al fruscio lontano del torrente?