Liminare
Manchi, mare
donna raccolta nella culla dello Ionio
prigioniera in terra saracena
tra il nome di colui
che fu ucciso dall'amico
e la città argillosa.
Quell'anno ti pregai - “Salvalo” -
ma tu fosti natura matrigna,
muta di risposte alle mie suppliche,
solo scoglio silenzioso su cui piangere
lacrime che in te
furono rozzi gioielli di sale.
Quell'anno tu fosti schiaffo e carezza,
miraggio di pace e memento monastico,
prendesti tutto
ed io me ne andai con le tasche piene
di sabbia
e il cuore
svuotato d'amore.
Manchi, mare
ma come tornare
sola
alle tue sponde?
C'è un posto, ora
in cui vivete insieme
creatura immortale e terrena
madre immensa e prole minuta,
un posto nel mio petto
in cui quell'anno non è mai venuto.
Manchi, mare
ma lui manca più di ogni altra cosa
fra questo mondo
e quell'altro,
terra sconosciuta,
dove non arriva la tua mano.
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