Ricordo quando il cielo
era una terra sconosciuta,
un corpo ancora da toccare,
una persona che non avevo
mai amato prima.
Vorrei sfilarmi ad una ad una
le costellazioni dall'orecchio,
appuntate al lungo filo
che regge la trama dell'universo
e guardare un'ultima volta l'orizzonte
senza saperlo chiamare.
Restituiscimi, notte,
lo stupore
delle piccole cose senza nome.