Sono entrata nel mondo
in punta di piedi
piccola come adesso.

Sono cresciuta in silenzio
per un po',
in silenzio ho imparato a leggere
e in quello stesso silenzio
ho imparato a scrivere.
Non pensavo che le cose
dovessero dirsi
ad alta voce:
è così importante
dire le cose
ad alta voce?

Alcune persone
quando entrano in una stanza
non puoi fare a meno di guardarle:
hanno il sorriso,
la voce,
la luce.
Io non facevo rumore.

Ma c'è sempre qualcuno
che trova il quadrifoglio.
E uno che ne sa che il quadrifoglio
non voleva essere trovato?

E uno vuole anche che porti fortuna,
così gli pesano le pagine del libro
in cui è stato messo a invecchiare
e gli pesano le speranze
che in lui hanno riposto
e gli pesa se stesso
quando lui
se stesso
forse voleva solo
amarlo
in solitudine.

Non basta mai niente a nessuno.
Continuano a chiedere
chiedere
chiedere
finché non ti strappano la voce
finché non diventi il primo strozzino di te stesso.
Chiedi.
Richiedi.
Pretendi.

Dov'è finito il tempo in cui
giocavamo a nascondino
sotto quella siepe?
A nascondino
vince chi passa inosservato.

Non ho chiesto io di essere guardata.
Non ho chiesto io di entrare
in questa casa.
La porta era già aperta.
E ora non riesco più a uscire
dalla mia testa.