17- Dinuovo insieme

"Allora, stiamo per sbarcare. Andiamo dalla bambina ma voi dovete fare finta che io non ci sia, che siate venuti da soli e mentre prendete la bambina io uccideró la donna o l'uomo che sta con lei. È chiaro il piano?" Disse Calan
"Ma perché vuoi fare del male ad una persona innocente?" Chiesi
"Non ho bisogno di altri pesi morti sulle spalle tanto vale fare fuori qualcuno. Ora state zitti che dobbiamo sbarcare" la nave attracco e noi scendemmo, Calan sempre nei panni di un uomo misterioso con quel giubbotto nero è sempre con il cappuccio in testa.
"Avete una vaga idea dove si trova la ragazzina?" Ci chiese Calan con fare arrogante.
Facemmo segno di no con la testa poi un uomo ci venne vicino.
"Scusate siete voi i signori Jackson?" Guardammo un attimo Calan.
"Chi è che lo chiede?" Domando con le braccia incrociate a petto.
"Sono un dipendente dell'ambasciata sono qua da due giorni che aspetto il vostro arrivo per darvi questa" Era una lettera che Calan prese prima che potessi farlo io.
L'apri e l'esamino con lo sguardo.
"Chi la manda?"
"Non so il nome ma era una donna. Un po curva e aveva con se una bambina!"
"Una bambina, come era?" Chiesi speranzosa.
"Aveva dei capelli lunghi e ricci, un fiocco sul lato e giudicando dall'altezza aveva si è no 5 o 6 anni"
Guardai Michael con un sorriso.
"Lei ha visto la bambina?" Domando ancora Mike.
"Non esattamente stavo passando da quelle parti quando la donna è la bambina stavano consegnando questa lettera alla mia collega per recapitarla a voi" Annuimmo alla sua spiegazione.
"Può andare ora!" Ed ecco che saltò fuori l'altro si imbosco in una tasca anche quest'ultima lettera e poi cerco di chiedere un passaggio. Senza dirci niente.
"Allora dove si trova Speranza?"
"Ti conviene chiudere la boccaccia. Ora chiediamo un passaggio e saprai dove si trova"
Un bravo uomo si fermò e ci fece salire sulla sua auto. Calan disse all'orecchio del signore dove andare e lui ubbidì.
Sembra strano ma ritrovarsi in Germania dopo tanto tempo,e sopratutto dopo tutto quello che abbiamo passato mi fa sentire diversa.
Ci vollero ben due ore prima di raggiungere il posto è appena il signore accostò io rimasi sorpresa da dove eravamo.
"Sei sicuro che sia questo il posto?" Domandai
"Sicuro! e ora scendete" scendemmo tutti e tre dall'auto e il signore poi se ne andò via.
Poi ci addentrammo di ciò che ne resta del campo di concentramento, Calan camminava avanti e noi eravamo un po distante e lo seguivamo da dietro.
"Vi ricorda niente questo posto?" Forse noto le nostre facce e il nostro misterioso silenzio.
"Più di quanto credi" sussurrai mantenendo la testa bassa. Se solo alzavo lo sguardo ogni cosa che vedevo mi venivano alla mente dei flashback.

Lizzy

Senti provenire da fuori delle voci, guardai fuori dalla finestra e vidi Michael e Christine. Insieme a loro c'era pure Calan. Avevo uno strano presentimento, come se dietro a tutto ci fosse qualcosa di losco.
Mi infilai la mia mantellina e chiamai Speranza che si stava facendo un bel pisolino tranquilla.
"Hey piccolina. Sveglia!" La chiamai delicatamente.
"Ehm...sì" era assonnata
"Fuori ci sono i tuoi genitori!"
"Davvero?!" Esclamò entusiasta
"Sì, ma aspetta. Vieni!" La presi in braccio e la portai vicino alla finestra.
"Vedi, eccoli la. Insieme c'è anche l'uomo che ti ha rapita. Tu devi solo uscire correre da loro e portali qui dentro. Va bene?"
"Ma quello....?"
"Quell'uomo non ti farà più niente ora che ci siamo io e i tuoi genitori. Ora io ti apro la porta e tu fai come ho detto."
"Va bene capo!" Le sorrisi, la misi per terra e poi apri la porta; dove sfrecciò via gridando mamma e papà!

Christine

Appena sentì la parola "mamma" mi voltai e vidi la mia piccola sana e salva che mi correva incontro mi chinai e l'abbracciai.
"Amore mio, quanto mi sei mancata" disse Michael poi prendendola in braccio e tenerla stretta a se.
"Venite dobbiamo tornare dentro" disse Speranza, come sempre guadano Calan e lui con un occhiataccia ci fece capire di non dimenticare il piano.
Entrammo è appena la porta si chiuse sentimmo un giro di chiave.
"Perché hai preso nostra figlia?" Domandai.
"Chri calmati. Ci ha solo aiutato!" Replicò Michael.
"Si è vero. Non avevo intenzione di torcere un solo capello a Speranza. Vi ho solo aiutati" disse la donna in sua difesa.
"Grazie. Ma aspetta tu sei quella donna che ho incontrato un po di tempo fa e ti eri accanita con la mia macchia"
"Non mi ero accanita ho solo cercato di metterti in guardia"
"Chi sei? Perché nascondi il tuo volto?" Domandai alla donna.
"Se avessi scoperto il mio viso sin dall'inizio voi di certo non vi sareste fidati di me. Quello la fuori e mio fratello so cosa ha in mente e so che è venuto fin qui con un piano" suo fratello? Ma cosa sta farfugliando?
"Tuo fratello? Lui è convinto che tu sia morta. E per questo che stiamo subendo tutto questo. Chi siete? Perché lo fare?" Iniziavo ad irritarmi, mentre Michael coccolava Hope.
La donna tiro giù il cappuccio della sua mantellina e....e che mi venga un colpo!!
"Lisa! Michael proteggi la bimba!" Indietreggia e Mike avvolse con tutta la sua forza nella braccia Speranza.
"Come cazzo fai ad essere viva!?"
"Non c'è temp...." Venne interrotta da uno sparo che proveniva da fuori.
"Forza uscite, vi ho già dato troppo tempo!" Urlo e sparo un'altra volta, noi ci accucciammo per terra.
"Dopo io e te faremo i conti Lisa!" Bisbigliai e poi apri la porta per uscire.
Andammo tutti da Calan.
"Il piano è andato a puttane! Forza cerchiamoci un posto dove potrò tenervi tutti d'occhio"
Ci accampammo dove una volta c'era l'infermeria.
"Dormite ora! Tu sappi che hai le ore contate" si rivolse alla vecchia che in realtà non era che altro Lisa.
Ci lascio e si allontanò
"Tu ora mi spieghi che diavolo c'entri in tutto questo!" Dissi prendendola per la mantellina e tirandole giù il cappuccio.
"Calan e mio fratello ovvero non legittimo, quando scopri che io ero stata ferita poi data per morta lui perse la testa e trovo un piano per vendicarsi su di voi. Io lo senti di nascosto e andai in America prima di lui e assunsi l'indentita di una vecchia mendicante, sapevo ogni singolo passo del suo piano e io tenevo d'occhio la vostra casa nel caso vi fosse successo qualcosa e portare in salvo la bambina"
"Come fai ad essere viva?"
"La pallottola che mi hai sparato mi ha fatto perdere per un po di tempo i sensi, quando mi risvegliai ero in punta di morte ma sopravvissi medicandomi a modo mio con ciò che restava nel l'infermeria e poi mi avviavi verso un'ospedale, dove mi curarono"
"Non è possibile che tu sia cambiata cosi da un momento all'altro" risposi ero scettica al suo comportamento.
"Credimi io sono cambiata, mi sono pentita di ciò che ho fatto, vi chiedo umilmente scusa, ora l'unica cosa che mi interessa e mandare dentro Calan" disse impaurita.
"Ok, ti concederò il beneficio del dubbio. Ma stai molto attenta a me" lei sorrise amichevolmente e poi andammo a dormire.

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