16- Ostaggi

La lettera fortunatamente non era ancora stata trovata ma non potevamo lasciare Speranza nelle mani di una sconosciuta/0. E se fosse proprio lei/lui che volesse farle del male?
Dovevamo raggiungere subito la Polonia, ma prima scappare dal controllo di Calan che nel frattempo aveva preso il sopravvento e il pieno controllo della casa.
Non ci faceva uscire, ci teneva sotto controllo 24h su 24, ci faceva mangiare a malapena e non potevamo neanche usare il telefono per chiedere aiuto. Ma questo era niente in confronto a quello che avevamo passato quasi sei anni fa.
La polizia non veniva in nostro soccorso perché era impegnata a fare ricerche sulla "morte" di Speranza; solo noi però sapevamo la verità. Fatto sta che spero che continuano e prendano quel farabutto.
Dovevamo però scappare, di sicuro c'era un modo ma come?
"Riusciremo a scappare, vedrai!" Mi disse Michael abbracciandomi.
"Lo spero, voglio rivedere mia figlia e scoprire chi la portata al sicuro o se veramente e al sicuro"
Lui non mi rispose mi sorrise a malapena e mi diede un bacio sulla testa.
"Hai un piano?" Chiesi appoggiando la testa sulla sua spalla.
"Si, più o meno" spalancai gli occhi alla sua risposta è con lo sguardo li chiesi di cosa si trattava.
Non potendo parlare ad alta voce per paura che quel bastardo ci sentisse lui me lo sussurro in un'orecchio.
Si trattava di fuggire di notte di soppiatto e aspettare una nave che andasse dritta in Germania. Sperando che Calan non ci scovi prima. Il piano poteva funzionare ma dovevamo fare molta molta attenzione a non farci scoprire.
"Hey che fate qui! Forza a fare i lavori che vi ho detto" arrivò ad un tratto Calan a rovinare tutto e con la sua voce rude e pesante ci mando a fare i lavori della casa che ci aveva comandato.
Avevo dimenticato di aggiungere alla lista: ci trattava anche come schiavi.
Mi sentivo tremendamente in colpa però, perché se non io non lo avessi fatto entrare, e avessi ascoltato Mike a quest'ora saremo ancora una famiglia felice.
Che poi...cosa gli abbiamo fatto? Noi non lo abbiamo mai visto in giro, non accenna nulla su di lui e sul suo passato. Accenna solo raramente di una morte, la morte di sua sorella. Ma noi che c'entriamo?!
Speriamo di riuscire a fuggire.
Arrivò la notte e finalmente un po di riposo e Calan se ne andò a dormire. Noi andammo in camera ma non per dormire ma bensì per pregare le cose per fuggire.
"Ma aspetta Michael! Tu sei agli arresti domiciliari se scoprono che siamo fuggiti ci ricercheranno" dissi a Michael mentre mettevo dentro ad una sacca delle maglie.
"Tanto questa situazione sta andando di bene in meglio, cosa abbiamo da perdere? E poi ti giuro che questa cosa quando arriverà alla fine, il vero colpevole si ritroverà in carcere o in un manicomio" ridacchiai e poi insieme in punta dei piedi uscimmo dalla stanza.
Andammo fino al piano di sotto e io presi la lettera ancora nascosta sotto il cuscino del divano.
Eravamo quasi fuori, la porta principale era li a un passo da noi...
"Dove state andando?" Sentimmo arrivare da dietro una voce e ci voltammo lentamente.
Calan era lì che puntava la pistola con un sorriso agghiacciante.
Io deglutì per l'agitazione e poi noto il pezzo di carta che avevo in mano.
"Fa vedere. Dammi questo foglio" cercai di opporre resistenza
"Se non me lo dai subito giuro che ti sparo alle mani!" Mi minacciò poi Michael mi trattenne e lascio che il foglio venne preso.
Lo lesse.
"Ah bene, allora sapete tutto! Chi ve la mandata?" Domando ancora con la pistola alla nostra altezza.
"Non...non lo sappiamo!" Risposi
Sorrise "questo lo tengo io" si mise il foglio in tasca e con una mossa mi strappo dalle braccia di Michael e mi ritrovai avvolta dal suo braccio al collo e puntava la pistola verso al mio ragazzo.
"Calan, lasciala e metti giù la pistola. Che serve continuare così, abbiamo scoperto tutto. Basta!" Cerco di calmarlo.
"No! Ora stai zitto, se no ti ritroverai una pallottola in mezzo alla tua fronte e la tua bella farà la stessa fine. Ora noi andremmo tutti in Polonia e dovrete fare come dico ok?"
"Ok. Ora lasciala ti prego!" Rispose Michael.
Lui mi lascio e caddi a terra quasi soffocata.
"Domani alle prime luci dell'alba ci imbarcheremo sulla prima nave che porta in Germania. È ora buonanotte!"
Chiuse la porta principale a chiave sigillo le finestre e poi ritorno a dormire. Ok, piano fallito miseramente.
A noi non ci rimase che andare anche noi a dormire con la paura e aspettare domani.

Il giorno dopo

Venne a tiraci giù dal letto con forza, poi si mise un cappotto più largo rispetto alla sua misura e uscimmo. Lui stava dietro e noi davanti. Non potevamo fare movimenti bruschi o sbagliati perché se no avrebbe tirato fuori la sua arma e ci avrebbe ucciso tutti e due.
"Bene. Se ve lo chiedono voi siete i signori Dylan e io sono vostro cugino. È chiaro?" Disse prima che salimmo sulla nave. Noi annuimmo e poi salimmo.
Non ci fu nemmeno il tempo ci accorgerci in quale situazione di merda eravamo che Calan ci chiuse a chiave nella nostra cabina per tutto il viaggio.
Ho paura, tanta paura! Cosa ha in mente quando saremo la?!

Mi scuso però, siccome è estate aggiornerò molto poco. Scusatemi e buona estate a tutti😘
               ❤️Michael vi ama tutti ❤️

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