15- Partenza

Lizzy

"Vieni bambina! Dobbiamo andare" stavamo per lasciare l'albergo, speravo tanto che la mia lettera fosse arrivata.
"Dove andiamo?" Mi chiese con la sua vocina.
"Tesoro, le regole del gioco prevedono che noi andiamo in un posto e i tuoi genitori ci devono trovare. Tipo nascondino" spiegai con un sorriso.
"Bello! E in che posto andiamo?" Esulto contenta.
"Andiamo in Polonia, in un posto..." In Polonia dovevamo nasconderci e per questo avevo scelto il posto più sicuro di tutti.
Ormai il campo di Auswcitch era abbandonato e c'erano solo macerie. Però era l'unico posto sicuro dove Calan non si sarebbe mai avvicinato.
Quel posto gli ricordava troppe cose, e pensare che al suo interno ci è stata sua sorella gemella mi prende male. Una sorella che ho torturato per tanto tempo e che ho cercato di strappargli l'uomo che amava.
L'uomo che inizialmente era mio, ma ero solo accecata dalla rabbia e dalla gelosia. Ora sto portando al sicuro la loro bambina.
La presi per mano e insieme andammo alla stazione prendemmo il treno che ci accompagno fino al porto; dove prenderemo la nave per tornare in Germania.
Sbarcammo il giorno dopo, appena al levar del sole, il mare durante la notte era mosso per per non far spaventare Speranza la strinsi a me e coccolandola distraendola dall'andatura traballante della nave a causa delle onde del mare agitato.
Dopo essere sbarcate chiedemmo un passaggio e ci facemmo accompagnare vicino ad un punto posto perché come avevo in mente di lasciare le nostre coordinate a Michael e Christine.
Christine....se tuo fratello non fosse così pazzo a quest'ora Speranza non sarebbe qui con me. Che vita! Non un momento di pace!
Finito di scrivere su un foglietto, stavo per darlo alla signora dietro lo sportello ma pensai che non fosse stata una cosa giusta. In quanto forse Michael e Chri non gli sarebbe mai venuto in mente di cercare la lettera in una posta. Così mi diressi con la bambina all'ambasciata e depositai il mio telegramma.
Di sicuro appena i due avranno messo piede qua la lettera gli sarà stata data.
Poi chiedemmo sempre un passaggio e ci dirigemmo dove c'era il campo.
"Ok, può accostare qui!" Dissi ad un certo punto al gentile signore che ci aveva dato il passaggio.
Lo feci fermare un po prima del campo giusto per non testare dei dubbi. Il campo era a 10 minuti di camminata.
Presi in braccio Hope e andai verso a...a quell'incubo.
Quando arrivammo tirai un respiro pesante e entrammo, ma aspettammo qualche minuto perché io venni presa da ricordi spregevoli.
"Che cos'è questo posto?" Chiese curiosa guardandosi intorno.
"È un posto che tua mamma e tuo papà conoscono molto bene" lei mi guarda un po' strano e poi sorride delicatamente. Mi guardavo intorno pure io e, santo cielo! Riflettevo sul come avevo potuto fare quelle cose. Tante cose erano rimaste intatte e molte tracce c'erano di quello che è stato.
Quel famoso buco nella recinzione dove tutti e tre volevamo scappare, la pallottola che mi sono presa in pancia era lì per terra arrugginita; sopra ancora un po' del mio sangue si intravede.
I cocchi di vetro della bottiglietta del veleno che Chri ruppe....come posso essere tornata qui?
Il tempo qua non era dei migliori, il cielo era nuvoloso e avvertivo un temporale in arrivo.
Così per non restare scoperte, ci accomodammo in uno degli alloggi che erano dei soldati a quell'epoca e per la precisione era quello di Mike. Era il meno distrutto.
Il letto era intatto e le finestre tutte intere.
Speranza appena vide il letto si mise a saltare su di esso.
"Ti diverti?" Chi chiesi divertita.
Lei sorrise soltanto e continuo a giocare.
"Che hai?" Poi mi chiese vedendomi un po' immersa nei miei pensieri
"Nulla, è solo che...sai e qua che tu sei stata concepita!" Cambiai discorso non volevo che lei sapesse delle mie malefatte.
"Che vuol dire concepita?" Smise di saltare sul letto e si mise a sedere con le gambe incrociate.
Ridacchiai "nel senso che è qua che tua mamma ti portava nella pancia" mi sedetti vicino a lei.
"Capito, e tu come fai a saperlo!?" Quante domande
"Bhe...io c'ero"
"C'eri quando hanno fatto sesso?" Speranza!!! Non mi aspettavo per niente questa domanda, ma proprio no.
"Scusa, ma quanti anni hai?" La misi sulle mie ginocchia.
"Sei..."
"È come fai già ha sapere ste cose?"
"Non ho mai creduto alla storia della cicogna" ridemmo tutte e due, incredibile questa bambina mi stupiva ogni giorno.

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