14- Lettera di speranza

Come avevano potuto mettere Michael agli arresti domiciliari? Come avevamo pensato che lui fosse il killer di mia figlia?
Possibile che siete statati così cechi da non notare che qua l'unico colpevole sia Calan?
A questo mondo nemmeno della polizia puoi più fidarti.
"Cosa facciamo con quello?" Chiesi a Michael.
"Per ora sarà meglio non avvicinarsi a lui, ma mantenere un'aria amichevole. Tu resta sempre al mio fianco, ok?"
Io annui poi prese la mia testa fra le sue mani e mi baciò per qualche minuto.
"Quando poi uscirà dalla sua camera io andrò a vedere se nasconde armi, così saremo al più sicuro!"
Io continuavo ad annuire e non dicevo una parola.
Poi sentimmo scendere le scale. Uscimmo tutti e due dalla cucina e guardavamo incuriositi e con scherno che cosa stesse facendo Calan.
"Dove vai?" Chiese Michael irritato.
"Agli arresti domiciliari ci sei tu, non io. Quindi posso anche andarmi a fare una passeggiata. Arrivederci..." Saluto con la mano e uscì dalla porta sbattendola dietro di se.
"Vado a vedere se nasconde armi!"
"Fai attenzione Mike. Potrebbe tornare da un momento all'altro" lo avvertì, mi rivolse un sorriso e andó a cercare in camera. 
Torno giù dopo qualche minuto e per mio sollievo non nascondeva armi, forse se ne era sbarazzato prima. Però non eravamo ancora al sicuro, dovevamo proteggerci. Magari ci poteva colpire nella notte con qualsiasi oggetto trovato in casa.
"Ora come fai se sei agli arresti?" Le
Chiesi ripensando a quella ingiustizia a cui lo avevano condannato.
"Nulla, devo solo restare in casa e non mi succederà nulla!" Rispose lui un po dispiaciuto ma poi mi circondo la vita con un braccio e si portò le mie labbra alle sue.
"Perché quell'uomo ci ha fatto tutto questo..." Sussurrai.
"Non lo so, non lo so. Vedrai riusciremo farlo arrestare e io sarò di nuovo libero" la sua voce era tenue e tranquilla, ma sapevo che dentro urlava; lo vedevo dai suoi occhi.
"Ma quello è ancora a piede libero, se lui agirà ancora? Se continuerà il suo piano per incastrati? È lui si salverà il culo..."
"Hey...semmai dovrebbero un giorno dovessero accusarmi dell'omicidio di nostra figlia a me non importerebbe.
L'importante che tu, Dio è nostra figlia sappiano che io sono innocente" mi accarezzava le guance.
"Il crederò per sempre alla tua innocenza!" Replicai ad alta voce, poi il campanello della porta suonó.
"Aspettavi qualcuno?" Mi chiese Michael.
Scossi la testa ed andai ad aprire. C'era un postino con un telegramma urgente per me.
Presi la busta in mano e cercai da chi provenisse o chi l'aveva scritta.
"Che cosa è?" Mi chiese lui, mentre giravo e rigiravo la busta nella mie mani.
"Non lo so, è urgente però!" Mi decisi ad aprirla e cominciai a leggerla ad alta voce.

Cari Jackson

Mi scuso se non mi posso presentare o rivelare la mia identità ma questo non ha importanza.
Probabilmente quando leggerete questa lettera molte cose saranno variate e avrete scoperto che in casa ospitate un assassino, l'assassino che voi credete di vostra figlia.
Vostra figlia è viva e sta come me. Speranza è stata rapita e anche io, insieme siamo fuggite ma la piccola ha bisogno dei suoi genitori per vivere felice, e questo non è più un posto sicuro.
Prego a voi genitori che raggiungiate la bambina in Polonia, la stara al sicuro, e pregeremo che le cose qua si sistemeranno.
Arrivati in Polonia vi lascerò un altra lettera per rintracciarci.

Grazie

Non ci potevamo cedere. Era uno scherzo di qualche bulletto o era tutto vero?
"Michael che significa?" Lo guardai perplessa in cerca di una risposta.
Lui me la tolse dalle mani e la visiono lui.
"Non so che dirti questa volta"
"Chi la mandata questa lettera?"
"Non lo so, al fondo delle lettera c'è solo uno scarabocchio di penna! Non è di sicuro un nome!"
"Però tesoro, deve essere qualcuno che ci conosce per aver scritto l'indirizzo di casa nostra sulla busta"
"Si vero, chi porta mai essere!?" Questa domanda tartasso tutti e due.
"Dice di avere Speranza con se viva. E che la porterà al sicuro in Polonia"
"Non fidiamoci troppo per ora. Cerchiamo di valutare la situazione"disse Michael grattandosi la testa.
"Ok, però mettiamo caso che speranza di veramente con questa donna o uomo; chi abbiamo sepolto in realtà? Se non era lei, chi ha ucciso Calan e perché?"
"Domande interessanti. Dobbiamo dargli una risposta" replicò Michael tendendo ancora lo sguardo sul foglio.
"L'unico modo è andare la. Lo so è rischioso ma dobbiamo farlo per nostra figlia, magari scopriremo qualcosa di importante" gli misi una mano sulla spalla e lo guardai negli occhi. Lui mi sorrise dolcemente e mi diede un bacio a stampo.
Poi ecco che udimmo rientrare in casa Calan e colti alla sprovvista non sapevamo dove nascondere la lettera e misi il foglio e la busta sotto al cuscino del divano.

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