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31 Ottobre 1548, Germania
Il sole pomeridiano filtrava con delicatezza dalla finestra e dalle assi della porta. Quello non era un giorno qualunque e Vanessa lo sapeva, così come Agatha: non era il giorno migliore per fare quel rituale ma era anche l'unico e non potevano rimandare. Ultimamente le cose non andavano come dovevano, avevano bisogno di una guida "chi meglio di tua nonna" aveva detto Vanessa e chi avrebbe pensato che Agatha accettasse.
Erano passati ben dieci anni dall'ultima volta che l'aveva vista, mentre veniva portata via dalle guardie sotto il suo sguardo spaventato. Non l'aveva vista sul rogo, non aveva avuto il coraggio di assistere, aveva recuperato le sue cose ed era scappata lontano.
Guardava fuori dalla finestra con circospezione, non sarebbe stato facile evitare di farsi vedere ma aveva molta fiducia che la Dea le avrebbe protette. Quella notte era l'unica in cui il velo si assottigliava tanto da permettere una connessione con il mondo dei morti.
Voltò lo sguardo all'interno della casetta: non era troppo grande e nemmeno troppo arredata, d'altronde non veniva mai nessuno, c'erano solo loro due e il gatto nero di Vanessa, Ombra. Una creatura davvero particolare, alle volte sembrava potesse rispondere a tutti i quesiti della terra, altre invece lo si vedeva rincorrere la propria coda; il fuoco scoppiettava sotto il grosso calderone al centro della stanza, mentre Vanessa continuava ad aggiungere ingredienti e versare oli. I suoi capelli corvini e ricci sembravano implorare pietà a tutto quel vapore che si alzava dall'intruglio ormai diventato di un colore simile al lillà, ma vederla mettere tutta se stessa in una semplice ricetta per la notte di Samhain le riempiva il cuore. Aveva tanto insistito per festeggiarlo, nonostante sapesse che era troppo rischioso esporsi così tanto aveva accettato e ora la osservava quasi volteggiare per la cucina, mentre lei rimaneva seduta in silenzio vicino alla finestra.
<<Agatha, per favore, mi porteresti quei libri lì sullo scaffale in alto?>> chiese cantilenando felice, svegliando la bionda dal suo dolce sogno ad occhi aperti. Agatha scattò in piedi e si diresse alla libreria poco lontano dalla sua postazione, prese due libri rilegati a mano, poi si avvicinò senza fretta al ripiano dove stava lavorando la sua amica; nel mentre aveva sentito Ombra passarle sotto la gonna non troppo lunga. Il felino era saltato sulla superficie al lato di Vanesse, proprio mentre quest'ultima stappava una fiala contenente un liquido rosso fumante, versandone qualche goccia per lo spavento improvviso. Il gatto si abbassò per odorare la sostanza, senza badare minimamente allo sguardo truce che gli era stato rivolto dalla corvina poco prima di riprendere quello che stava facendo.
Nel frattempo Agatha, che aveva assistito alla scena, aveva trattenuto un risolino concentrandosi poi sulla fiala tra le mani di Vanessa.
<<quello è il sidro di brulè che abbiamo fatto lo scorso mese, come può fumare in questo modo?>> chiese curiosa, tenendo al petto i libri sporgendosi ad osservare meglio il liquido.
<<l'ho modificato ed ora è tipo congelato ma non è freddo, non so bene come ho fatto ma adesso è così>> rispose la corvina alzando le spalle per poi versare il liquido nel calderone. La bionda sospirò ormai abituata agli esperimenti pazzi della compagna.
<<ma di preciso cos'è quest'intruglio che stai preparando?>> chiese ancora, muovendosi verso l'altro tavolo alla sinistra di Vanessa per poggiare i libri richiesti, spostando qualche ingrediente scampato alla razzia di provviste che aveva messo in atto la sua coinquilina. Sperava profondamente di non essere avvelenata per via di quella cosa che bolliva nel calderone.
<<dovrebbe essere una bevanda calda alla zucca con rum e sidro brulè>> disse incerta. Era un'ora buona che non smetteva di mettere cose in quel calderone, come poteva essere solo una bevanda di zucca al rum e sidro?! Entrambe si guardarono negli occhi consapevoli che quella cosa non era più una semplice bevanda, ma poi come aveva fatto a diventare viola?
<<credo si inutile continuare questa cosa...>> disse Agatha, battendo una mano sulla spalla di una Vanessa sconsolata <<sono sicura che la signora Angela può preparare un po' di torta di mele anche per noi>> continuò, cercando di consolarla.
Agatha sapeva che la corvina non era per niente portata per stare ai fornelli, a meno che non si trattasse di pozioni, ma nonostante questo continuava a permetterle di provarci.
Ad interrompere il momento ci fu un verso di rigurgito da parte di Ombra, si voltarono immediatamente solo per vedere il gatto rizzare il pelo e soffiare al liquido ancora in ebollizione, per poi scendere dal ripiano vicino al calderone e andare via borbottando tra sé e sé. Le due ragazze tornarono a guardarsi per poi scoppiare a ridere dopo pochi secondi: se nemmeno Ombra vedeva di buon occhio quell'intruglio potevi stare sicuro che non era una buona cosa.
*spazio autrice*
Che dire... buon Halloween o come lo chiamate voi (ovviamente lo so che si chiama Halloween, non sono così fuori dal mondo).
L'anno scorso se non sbaglio, no due anni fa, ho partecipato ad un concorso di Halloween e avevo scritto una cosa davvero creepy che era piaciuta molto. Quest'anno me ne sono uscita con questa cosa che non so cosa sia esattamente; probabilmente mia sorella si mangerà le mani a leggere questo obbrobrio (sempre se lo leggerà) ma volevo scrivere qualcosa quindi ecco qui.
I personaggi sono Agatha Witch e Vanessa Nurse e questa è la prima volta che scrivo di loro al pubblico. Queste due mie OC fanno parte di una mia storia che chissà quando pubblicherò e se mai lo farò quindi niente.
Il tutto è partito dal disegno che ho fatto sempre come speciale Halloween (per vedere i passaggi del disegno andate sul mio sketch book) e racconta, come avete potuto leggere, di un avvenimento accaduto nella vita delle due ragazze, ora questa cose nella mia storia non esiste vedetelo come uno spin off dal momento che non è importante per la trama.
Nel disegno i vestiti non sono per niente in stile 1500, hanno anche i cappelli, ma era giusto per non appesantire troppo il concetto, tanto si capisce che non è ambientato ai giorni nostri altrimenti ci avrei messo le lampadine invece delle candele lol (madonna che cringe mi sembra di tornare al 2012),
Non è un racconto che fa paura o mette in soggezione ma si parla di Halloween e delle streghe e c'è un gatto nero quindi apposto.
E niente io sto delirando, sono le 1:39 del mattino, ciao.
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