L'albero di Natale 1

Alice
Da quando sto con Claudio non mi ha fatto mai preparare l'albero di Natale. Non perché non gli piaccia Natale o le feste, ma perché odia le cianfrusaglie in giro. Poi non è che lui adori Natale, per lui è folklore e business.
Io lo preparo a casa mia con Cordelia e uno piccolo da Lara e Marco, ma siccome sto sempre da lui, lo vorrei anche da lui.
Comunque sabato scorso sono andata a prendere a Sacrofano gli scatoloni con l'albero ed altri addobbi che la nonna non usa in quanto ne ha altrettanti. Lei addobba un albero vero in giardino e fa a gara con le sue amiche con qual è il più bello. Così io, Cordelia e Giacomo dobbiamo l'albero. Giacomo ha portato palline artigianali di amici suoi. Ma quante conoscenze ha! Tutto bello colorato e vivace. Poi sistemo in giro pupazzetti di Natale con anche babbo Natale. Poi andiamo da Lara con Camilla mentre Marco è in giro per lavoro. Così Giacomo fa giocare Camillina, io, Lara, Cordelia e nonna sistemiamo l'albero che stava ancora nello scatolone e l'addobbiamo. Si nonna è qui per colpa del virus. Per non rischiare di passare le feste separate e lasciarla isolata a Sacrofano è venuta a Roma. Dorme da Lara che ha una camera vuota e così l'aiuta con Camilla. Anche questo è tutto colorato con tanti pupazzetti che piaceranno tanto a Camillina. Devono solo stare attenti che lei non si butti sull' albero per prenderli. Per ora ancora non gattona, ma sta là là. Finito ci mettiamo tutti a giocare con Camilla.
Qui c è poco spazio e anche da me, altrimenti prendevo anche il presepe di Sacrofano, ma è molto grande con tanti pastori e la cascata. Se Claudio avesse voluto l'avrei portato da lui, che ha spazio. "Sacrofano non ti permettere" mi ha intimato. Mi sarebbe piaciuto preparare da lui un albero adatto alla sua casa sul bianco ed oro, ma non ci pensiamo, tanto è inutile. Chissà se da sposati cederà. Fortunatamente i negozi sono aperti per comprare i regali di Natale. Io sono uscita solo per fare la spesa, per la pandemia. Così anche gli altri, per tutelarci. Ma una corsa giusto in un paio di negozi per comprare i regali la faccio. Ho fatto amicizia con una signora che ha un negozietto di antiquariato molto carino. L'ho chiamata e mi apre nell' ora di pranzo, per non farmi incontrare altra gente tanto lei mangia là. Lei ha di tutto, anche economico.
Mi chiama Claudio per chiedermi quando vado da lui, visto che sta cucinando qualcosa.
"Butto la pasta anche per te sacrofano? O devi finire di preparare la casa di babbo Natale?"
Eeeeeeeeeh come non lo conoscessi, è la scusa per sapere se sto andando. Prima si preparava solo per lui e io mi arrangiavo se arrivavo in ritardo!


"Fra poco arrivo e mi porto pure biscottone" riferendomi a Giacomo.


"butta la pasta anche per lui".


"Come mai non va dalla sua Andrea? Mica ci ritroviamo pure lei a casa? La direttrice pure a cena no eh! Non se po fa! "


Giacomo lo sente, mi prende il telefono e dice "biscotto non ti preoccupare stasera è impegnata.

 Magnamo e parlamo!"


Stacca senza aspettare la risposta ed andiamo da lui. Non è che stasera mi ritrovo tra due fratelli che litigano? Arriviamo e Claudio subito se la prende col fratello.


"ma ti pare il modo di staccare?"

 
"Non la volevo portare per le lunghe, meglio parlare da vicino. Ma ora prima mangiamo, poi parliamo".


"Chissà che mi devo aspettare, basta che non vai un altra volta in galera! Mica hai combinato qualcosa?"


"No, niente di questo grazie a Dio, non ti preoccupare biscotto".


Poi cambiando argomento dice...


"ti aiuto ad apparecchiare la tavola".


Claudio non sembra affatto contento immaginando chissà cosa. Neanche io so di che vuole parlare, ma penso niente di grave, è così tranquillo! Giacomo mangia e dice ...


" hai imparato a cucinare bene biscotto, ma devi imparare anche altre cucine oltre quella italiana, sei limitato!"


"Scommetto che dici quella brasiliana, ma io voglio rimanere limitato, ho buon gusto io!"


"Vabbè, non voglio litigare sul gusto sennò facciamo notte!"


"Allora che mi devi dire ja, cominciamo".


M'intrometto io...


"mica te ne devi ritornare già in Brasile? Avevi detto che aspettavi il nostro matrimonio".


"No, Alice non è questo, non me ne vado ancora, mi dovete sopportare un altro po'."


Allora mi avvicino e lo abbraccio.


"Ma che sopportare, siamo contenti che sei qua".


"Parla per te, non sta a casa tua."


dice Claudio.


"Ma potrebbe starci, c' è una camera libera" ribatto con una linguaccia.

 
Prima gli dice che gli è mancato, poi fa queste battute sceme, è più forte di lui.


"Tanto lo so che non dice davvero."

 
esclama Giacomo rivolgendosi a Claudio.

 
"Biscotto ti devo dire una cosa, non voglio essere invadente, ma quando ce vo, ce vo. Tu hai una fidanzata fantastica, una persona veramente speciale e la fai rimanere male per tue fissazioni."


Non so dove vuole andare a parare, anche Claudio mi guarda sbigottito.

 
"Giacomo ma che dici?"

 
Gli chiedo.

 
"Mi riferisco all' albero di Natale ed al presepe, lei ci tiene, vuol farti partecipe della sua vita in tutto e per tutto, mentre tu chiudi le porte. Lo so che non credi a queste cose, non so perché e non m' interessa. La mamma preparava sempre un albero ed un presepe. L'albero era piccolo e ne volevamo uno più grande per poter mettere più palline possibili, ma non era cosa. Come presepe avevamo solo la sacra famiglia, era dei nonni e poi basta il simbolo. Non servono quei presepioni con di tutto e di più e non penso che Alice voglia quello. Alice vorrebbe un albero che vi rappresenti e che sia un inizio di una vita insieme."

 
Io sono sconvolta, non pensavo che Giacomo mi capisse così bene ed è stato veramente gentile e anche coraggioso per parlare così con Claudio. Io stessa gliel'ho chiesto una volta e non ho insistito più di tanto, lui mi smonto' sul nascere con quella sua storia del folklore.
Claudio lo guarda sbalordito e non risponde subito. Poi si riprende e dice...


"Giacomo mi hai proprio spiazzato, non credevo minimamente che mi dovevi parlare di questo però mi hai fatto riflettere. Sono stato egoista, fermo sulle mie opinioni. Non pensavo che ci tenesse così tanto da rimanerci male."


Poi si avvicina a me seduta sulla poltrona e mi si inginocchia davanti. Mi prende le mani e dice "tesoro se vuoi, prepara quest' albero a cui tieni tanto e la sacra famiglia. Sacrofano però niente di pacchiano eh! Ho sempre la mia reputazione. Te lo chiudo nello studio insieme a Giacomo."


Che intanto dorme lì peraltro... Io gli prendo le guance tra le mani e lo bacio commossa, poi rivolta Giacomo gli dico "grazie".


"Com' è ? io ti do il permesso e tu ringrazi Giacomo? "

 
dice Claudio.

 
"Tuo fratello è stato un tesoro a chiedertelo per me. Sei anche il mio biscotto ora!"


"Ueeeeeee anche tu co sto biscotto! Non farmene pentire eh! È ora di andare a dormire ora! Tutti a letto!"

 
Spingendo Giacomo verso lo studio.

 
"Eh no, dobbiamo festeggiare la tua apertura al Natale! "

 
dice Giacomo e va a prendere una bottiglia in frigo.


"Tu e questa tua mania di festeggiare!"


Sbraita Claudio.

 
"Non capisco perché tu non voglia mai festeggiare, hai una bella vita, un lavoro soddisfacente, una stupenda fidanzata .......


Dovresti avere una vita sociale più attiva, stai troppo chiuso e lavori troppo! Poi fammi dire una cosa: dovete fare di più l' amore!"

 
Dice Giacomo.

 
"Ma i fatti tuoi mai?"

 
Risponde Claudio. Beviamo e poi Giacomo andando nello studio dice ...


"mò possiamo andà a dormire, però non gridate eh! Che ho il sonno leggero".

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