Murder
Richiusi gli occhi e tentai di addormentarmi. E come sempre qualcuno mi svegliò.
"Alza il culo, ce ne andiamo" disse l'assassino. Mi alzai, poi piansi in silenzio: non era la voce che mi aspettavo di sentire. Era Austin. Lucas era morto. Per colpa mia.
Mi voltai con una faccia che neanche Hitler prima di entrare in guerra e mi scagliai contro il biondo. Gli mollai un destro sull'occhio destro, prendendolo per il colletto della maglietta gli feci sbattere la testa contro un albero e il resto lo lascio alla vostra immaginazione... Mica l'ho stuprato!
Ormai era peggio di un soppravvissuto in guerra e, ovviamente, qualcuno per fermarmi mi tirò una spada in testa... E persi i sensi.
2 ore dopo
Mi svegliai a causa di un sobbalzo e guardai davanti a me: le mie braccia cadenti su una schiena magra, a sfiorare la cintura dei pantaloni di chi avevo davanti, poi vidi il sentiero erboso segnato dalla suola di un paio di scarpe.
Sentivo delle ossa toccare il mio collo. Allora capii: qualcuno mi stava portando in braccio.
"Sicuro che non sia troppo pesante?" Questa era Prim
"Sicurissimo" rispose il "mezzo di trasporto"
Sentivo odore di sangue. Probabilmente un'apparenza.
"Svegliati, Lilian, non posso portarti in braccio fino a Los Angeles" mi disse il ragazzo.
Io socchiusi gli occhi per non fare capire che ero già sveglia.
"Che c'è?" Chiesi mugolando
"È ora di svegliarsi"
"Mmmh" risposi con un lamento di protesta.
Il ragazzo si fermò e tolse la sua mano dalla mia schiena e il suo avambraccio dalle mie gambe.
La prima cosa che vidi non appena tolsi le braccia dalla sua schiena fu una vistosa cicatrice sul collo magro del ragazzo.
Alzai lo sguardo e vidi un sorriso mozzafiato e degli occhi verdi quasi coperti dai capelli color castano chiaro un po' sporchi.
"Buongiorno, Lucas" dissi strofinandomi gli occhi con il dorso della mano "aspetta" esclamai "LUCAS COME CAZZO HAI FATTO A NON MORIRE!?"gridai.
"Semplicemente ho finto. Mi è costato una cicatrice, ma ho finto" rispose con eloquenza.
"Ma adesso non ci-" non finii la frase
"No. Non ti dispiace se le ragazze hanno usato il tuo paio di Converse alate per fare 10 km, vero?"
"No. Ma come hai fatto a fare 10 km con le tue scarpe alate con me in braccio?"
"Teletrasporto"
"Ok, ma adesso, rivoglio le mie Converse" dissi voltandomi dall'altra parte, notando di essere solo con dei calzini ormai grigi.
Mi ridiedero le scarpe, me le misi e continuai a camminare.
Part me
Ora Annie è felice perché sa tutto
Più di 400 parole
Sarangheyo ❤
~Gio
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