CAPITOLO 2
Un rumore assordante mi riempie i timpani.
<<Torna qui! Ti prego non andare via!>> continuo ad urlare.
<<Erika! Erika! Svegliati!>> mi grida mia madre, scuotendomi. Finalmente riapro gli occhi. Sono nel mio letto. La sveglia segna le 7 e mezza.
<< Tesoro tutto ok? Perché urlavi in quel modo, hai fatto un brutto sogno?>> mi domanda mamma, evidentemente spaventata dalla mia reazione.
<<Lui dov'è? Dov'è?>> chiedo.
<<Lui chi? Erika sei sicura di star bene?>> mi posa una mano in fronte per controllare se ho la febbre.
<<No, no nulla mamma. Tranquilla, sto bene. Ma devo sbrigarmi o perderò l'autobus!>>. Mi alzo, ancora un po' turbata da quello che evidentemente era solo un sogno. Eppure sembrava tutto così reale...
Corro in bagno a lavarmi e quando esco tiro fuori dall'armadio le prime cose che trovo: un semplice paio di jeans scuri e una maglietta a manica lunga con sopra l"immagine di un tenero cagnolino. Scendo in cucina. Ricky mi corre incontro e mi abbraccia. È il mio fratellino, ha 3 anni e mezzo ed è proprio un coccolone! Nel frattempo Marley, il nostro Labrador, scorrazza per la cucina scodinzolando, sperando che qualcuno gli dia da mangiare. Mi avvicino e lo accarezzo dietro le orecchie.
<<Dormito bene piccolo? Beato te!>> gli dico sottovoce, per non farmi sentire da mio padre. Lui dice che è una cosa stupida parlare con gli animali, tanto non ci capiscono. Io non la penso così, anzi, secondo me ci capiscono meglio delle persone, solo che non possono risponderci. Dopo aver versato un po' di croccantini nella ciotola di Marley, afferro una brioche al volo e prendo lo zaino, poi lascio un bacio sulla guancia di Ricky e mi precipito fuori di casa. Alla fermata del pullman non trovo quasi nessuno. Oggi infatti c'è assemblea d'istituto e molti ragazzi ne approfittano per recuperare qualche ora di sonno. Io invece preferisco stare al mio banco, ad ascoltare la musica e chiacchierare con la mia amica Sara. Arriva l'autobus e alla mia fermata scendo. Per arrivare alla mia scuola devo percorrere circa 100m a piedi, ma non mi dispiace. Sento un nitrito e mi volto...non è possibile... era identico a quello del mio sogno...
<<Hei amica!>> mi raggiunge Sara alle spalle <<pronta per il divertimento?>>.
<<Si, ovvio>> dico, ma senza convinzione.
Arriviamo in classe e mi siedo al mio banco. Tiro fuori dallo zaino il mio quaderno e comincio a fare qualche scarabocchio a caso.
<<Erika, andiamo?>> mi domanda la mia amica.
<<Andiamo dove?>>.
<<A casa, è suonata l'ultima campanella>>.
<<Cosa?!?! Di già?!?!>>. Osservo il mio orologio: è vero è già l'una.
<<Erika, ma dove hai la testa oggi? Sei stata tutto il giorno piegata su quel quaderno. Cosa hai fatto?>>.
Poggio lo sguardo sul foglio...ho disegnato un possente cavallo nero che corre al chiaro di luna. Devo averlo fatto senza pensarci...oggi ho la testa fra le nuvole, o meglio, fra i cavalli.
<<Wow amica, da quando sei così brava a disegnare?>> chiede sorpresa Sara.
<<Che vuoi dire, che in arte faccio schifo? Guarda che sei tu quella che ha il debito, non io!>> la canzono, facendole una linguaccia <<Dai andiamo!>>.
Ci avviamo verso casa, quando sento una altro nitrito.
<<Hai sentito? Ci deve essere un cavallo qui vicino>>.
<<Si, hanno aperto un maneggio proprio qui accanto, magari un giorno ci facciamo un salto>> propone lei.
<<Si, perché no>> rispondo, cercando di nascondere la mia delusione.
Dopo aver lasciato Sara vicino a casa sua, decido di fare una passeggiata nel boschetto vicino alla mia abitazione. I raggi del sole filtrano attraverso gli intricati rami di alberi secolari. L'odore di muschio mi riempie le narici e mi ritrovo a pensare al mio sogno. Ultimamente sto pensando molto ai cavalli, si certo mi sono sempre piaciuti, ma da un po' di tempo a questa parte sono sempre più frequenti nella mia testa...e anche nei miei sogni direi. Quanto avrei voluto fosse realtà!
Un rumore di rami spezzati mi distoglie dai miei pensieri. Mi guardo intorno. Perché ho lo strano presentimento di non essere sola? Ancora altri rumori.
<<Chi è là?>> grido.
Nessuna risposta. All'improvviso il rumore si fa sempre più vicino. Faccio dietrofront e comincio a correre, quando un cane sbuca all'improvviso. Per lo spavento salto all'indietro, ma poi mi tranquillizzo accorgendomi che si tratta di Marley. Anche lui è solito passeggiare nei dintorni.
<<Marley! Lo sai che mi hai fatto paura?>> rido, pensando alla mia reazione, e Marley abbaia e scodinzola, come se avesse capito tutto <<E papà che dice che gli animali non ci capiscono! Pff! Dai bello, torniamo a casa!>>.
Mi incammino verso la mia abitazione, accompagnata dal mio fedele amico. Quando arriviamo, noto che nel giardino c'è qualcosa di nuovo: a un lato della mia altalena è attaccata una testa di cavallo fatta di cartone, dall'altro delle strisce di giornale raggruppate a formare una coda. Entro in casa con un sorriso che arriva alle orecchie e chiedo ad alta voce:<<Mamma, come mai c'è una testa di cavallo sulla mia altalena?>>.
<<Bentornata tesoro! Ricky oggi ha visto un cavallo vicino alla tua scuola, mentre andavamo a fare la spesa, e non la finiva più di ripetere "CAVALLO, CAVALLO". Così quando il nostro vicino, il signor Jhon, l'ha sentito, è stato così gentile da costruire quella testa! Ho dovuto staccare con la forza tuo fratello da quell'altalena, non voleva più scendere!>>. Rido e vado a scompigliare i capelli al mio fratellino, che è tutto intento a guardare i cartoni.
<<Chissà che non voglia fare equitazione quando sarà più grande, magari ne approfitto anche io!>> propongo.
<<Oh no, non se ne parla proprio! Sai quanto possano essere pericolosi i cavalli!>>. Già... a mia madre non sono mai piaciuti più di tanto, ritiene che siano molto pericolosi e che possano scalciare in qualsiasi momento...
Dopo aver pranzato, salgo in camera per fare i compiti. Prendo il quaderno e, appena vedo il disegno del cavallo fatto oggi, mi blocco. Vorrei restare a guardarlo per tutta la sera, a pensare al bellissimo sogno fatto ieri notte, a immaginare quanto sarebbe bello volare in groppa a un cavallo... ma purtroppo domani ho verifica e devo studiare. Per fortuna manca appena una settimana alla fine della scuola, e poi avrò tre mesi di totale riposo. Sto per iniziare a fare le equazioni di matematica, quando qualcuno bussa alla porta.
Ciao a tutti! Ecco il secondo capitolo, spero vi piaccia!!! Accetto consigli e anche critiche, fanno sempre crescere. A presto alla prossima!
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