[7]
Vedi la finestra.
Subito cominci a saltellare con la sedia, tentando di riuscire a raggiungerla.
Riesci ad andarle molto vicino.
Vedi un chiodo malmesso, abbastanza appuntito, vicino alla basa di essa.
Cerchi di tagliare le corde, e ci riesci anche piuttosto bene.
Una volta libera ti alzi in piedi, cercando di forzare la finestra.
È chiusa.
_Oh, oh, oh... Chi abbiamo qui?_
Riconosci la voce, sbuffi.
«Cosa ci fai qui?» chiedi, non vuoi nemmeno voltarti.
_Ma come? Non saluti una vecchia amica?_
«Amica? Osi chiamarti 'amica', dopo tutto quello che mi hai fatto?» sei irritata.
_Dopo tutto ciò che abbiamo fatto insieme, vorrai dire._ ti corregge.
«No, Chara. Quella eri tu. Non io. Tu eri quella che uccideva tutte le volte gli stessi mostri, asfaltandoli. Io non ho mai voluto tutto questo.» spieghi, ti giri.
È proprio come la ricordavi.
Immateriale, uno spirito fluttuante che cerca nuovamente di impossessarti del tuo corpo.
Stavolta non glielo permetterai.
_Ma hai visto la situazione in cui ti trovi? Non dirmi che non vuoi fare nulla..._ ridacchia.
Davvero irritante.
«Ho promesso che non avrei più ucciso, e così sarà.» affermi, risoluta.
Chara incrocia le braccia.
Rimarrà con te finché vorrà.
Senti i passi di Edge avvicinarsi.
Ti fai prendere dal panico e ti nascondi di corsa nell'armadio.
La porta della stanza si apre.
Edge:" Oh-ho. Vuoi giocare, eh, bambolina?" domanda.
Trattieni il respiro.
Tutto inutile, ti ha trovata.
Edge:" Trovata~" si complimenta con se stesso.
Sbuffi, chiudendoti su te stessa.
Edge ti prende e ti porta fuori dall'armadio, mettendoti sul letto.
Sei nel panico.
Ti blocca le braccia, mentre sale a cavalcioni sulla tua vita.
_Davvero? Mi stai prendendo in giro?_ Chara scuote la testa.
Purtroppo puoi sentire solo tu quella piccola vipera velenosa.
La guardi male.
Edge:" Allora? Pronta per giocare con zio Edge~?" chiede, avvicinandosi al tuo viso.
Ti mordi le labbra, scuotendo energicamente la testa.
Edge:" Lo prendo per un 'sì'." ride.
«Ma allora sei scemo.» gli dici, tentando di dargli un calcio.
Edge tira fuori la lingua.
Ti formicolano le guance.
Si, stai arrossendo.
Si toglie gli occhiali, la faccia ti scotta.
E Chara guarda la scena divertita; la stai detestando davvero un sacco in questo momento.
Edge si avvicina.
Troppo vicino.
«ASPETTA, ASPETTA!» urli.
Si ferma, per poi guardarti, annoiato.
«I-io... Ecco, soffro di una brutta malattia delle ossa...» esordisci.
Edge:" Ah, allora? Non mi interessano certo le tue ossa~" ti stupisci; fino a che punto può arrivare?
«Se facessimo, ehm, quella cosa, ti trasmetterei questa patologia e le tue ossa comincerebbero a sgretolarsi.» menti, la prima cosa che ti è venuta in mente sembra la più convincente.
Edge ci sta pensando.
Non ti crede, ma non vuole certo rischiare.
Edge:" Facciamo così, bambolina, domani verrà qui un tizio, ti farà degli esami e, se hai mentito, stai certa che la punizione non sarà tanto facile da scordare." ridacchia, per poi uscire e chiederti a chiave nella stanza.
Sei bloccata al letto, paralizzata.
Riprendi a respirare normalmente.
_'grave malattia delle ossa'? È questo che ti ho insegnato?_ si massaggia le meningi.
Certo, come se potesse toccare qualcosa.
«Senti, stavo per essere stuprata. Non devo giustificarmi con te.» ti siedi.
_Oh, certo. Ora metti il broncio?_
Alzi gli occhi al cielo.
Tra tutte le sciagure che potevano capitarti, sei stata colpita dalla peggiore.
Stai provando tanta compassione per chi è nella tua stessa situazione.
Tormentati da uno spettro, che brutta cosa.
Uno spettro assassino, tra l'altro.
_andiamo... Non ti manca sentire scorrere l'adreanalina? Il LOVE che aumenta?_ chiede, gesticolando.
«Quello è il passato.» rispondi.
In realtà, è sempre stata Chara a volerlo. Tu non hai mai scelto nulla.
È sempre stata lei ad uccidere, tu volevi solo un letto ed un divano e, magari, una famiglia.
Ma lei ha rovinato tutto, infrangendo i tuoi semplici sogni.
_Senti, ragazzina, mi basta schioccare le dita, per tornare nel tuo corpo e ricominciare ad uccidere!_ minaccia.
«Allora? Perché non lo fai? ...qualche problema?» sorridi sadicamente.
Non sei idonea.
Non ancora.
Ti basta pensare di uccidere qualcuno, solo il desiderio di vendetta basterebbe a renderti la perfetta ospite di Chara.
Ma tu non vuoi che se ne approfitti.
Rimarrai una brava ragazza fino a che sarà necessario.
_Prima o poi ci riuscirò. Riuscirò a farti uccidere altri mostri!_ dice, seria.
Tu sorridi e annuisci.
Sorridi ed annuisci, ora se ne vaaaa, pensi, ridacchiando.
Ma Chara non demorde, cominciando ad elencare un sacco di cose che le persone detestano.
Il traffico, la gente maleducata, le vendette e bla, bla, bla.
Tu per ogni nome della lista trovi una cosa positiva.
Questo esercizio sta allenando in modo fantastico il tuo buonumore.
_E i predatori? Non ti da fastidio che il lupo cattivo mangi il povero piccolo coniglietto?_
«Cerchio della vita.»
_le snob?_
«Si evitano.»
_la puzza?_
«Ho il naso tappato dal raffreddore.»
È sul punto di gettare la spugna, finalmente.
Scompare.
Sospiri, ormai sei sola.
Chissà se Fresh ti sta cercando, magari è preoccupato, forse pensa a dove tu possa essere o altro...
Ti dispiace un sacco di esserti ubriacata, di essere stata un problema per lui.
E ora non sa nemmeno dove sei, nè con chi.
La sua versione cattiva è pervertita e sbrigativa.
Vorresti che fosse lì, saprebbe cosa fare.
Probabilmente sareste già usciti.
Ti sdrai sul letto, continuando a pensare a lui.
Poi ti accorgi che, in fondo, una cosa buona in tutto questo c'è.
Finalmente un po' di tempo per stare sola soletta con te, lettuccio adorato.
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