[2]

Ti svegli.

Ti alzi di scatto, sei avvolta in una coperta, su un divano verde, accanto a te c'è uno scheletro, vestito in modo colorato.

Indossa un cappellino rosso e giallo, e un paio di occhiali da sole, con una scritta variopinta, 'YOLO' sulle lenti scure.

"Ben svegliata." saluta, osservandoti.

«Ci... conosciamo?» chiedi, con un filo di voce.

"Ehm... No. Piacere, sono Fresh!" ti porge la mano.

«io (tuo/nome)» la stringi.

Forse era lui l'essere che avevate sentito tu ed Error prima di svenire.

«ehm... Sai per caso cosa mi è successo?» domandi ancora.

"Beh, Error ti stava per uccidere, ma fortunatamente sono arrivato. Ti ho portata in questa time-line abbandonata e ti ho curata. Ecco tutto." spiega, giocherellando con le dita.

«...grazie...» sussurri.

Fresh sorride.

Sembra simpatico.

Si alza e va in cucina.

"Hai fame?" chiede.

Tu rispondi di 'si', rimanendo sotto le coperte.

I gorgoglii che provengono dal tuo stomaco stanno diventando sempre più insistenti.

Qualche istante dopo, lo scheletro torna con dei biscotti.

Tu li divori in pochi secondi, per poi metterti a bere.

"Da quanto non mangiavi?" domanda, fissandoti.

«circa quattro giorni.» rispondi, massaggiandoti la pancia.

Fresh aggrotta le sopracciglia, per poi sorriderti.

"Non preoccuparti, (t/n), da ora ci penso io a te." ti accarezza la testa.

Non hai capito se sta provando pena per te oppure ti vede come una sorta di animale domestico.

Rimpiangi ancora una volta la tua vecchia casa... Che casa non era, ma almeno era grande e spaziosa e tutta solo per te.

Cala il silenzio nella stanza.

La cosa si fa imbarazzante, ma non sapete cosa dirvi.

Vi siete appena conosciuti, in fondo, e tu non sei una ragazza chiacchierona.

"Ehm... (t/n)...?" ti chiama.

Lo guardi, non sai come rivolgerti a lui.

"Senti, ti andrebbe di venire ad una festa, più tardi?" chiede.

Non sei mai stata ad una festa.

Cosa si fa? Si balla? Si beve? Non so nulla... ti spaventi.

Ma, dopo attenti momenti di riflessione, decidi di accettare l'invito, anche se sei molto titubante.

Non hai la minima idea di cosa succederà.

E se dovessi riprendere a... Uccidere?

È pur sempre un rischio.

È quello che ti è successo dopo aver trovato quello stupido diario.

Se potessi tornare indietro, torneresti a quel giorno, quel dannato giorno, quando tutto è cominciato.

"Grandioso! Bene, preparati! Ci sarà da divertirsi!" è entusiasta.

Non capisci minimamente il senso di quelle parole.

«ehm... Mister Fresh?» lo guardi.

"Mister Fresh?" ti fa eco, sorridendo confuso.

«Si, sei ancora uno sconosciuto per me.» rispondi, cercando di dare una spiegazione.

"Chiamami come vuoi. Ad ogni modo... Cosa devi dirmi?" si sistema il cappello.

«Cosa si fa ad una festa?» storci la bocca.

"Mai stata ad un party? Beh, ci si diverte, si fanno stupidaggini, si balla, si scherza e si socializza." risponde, sorridendo.

Non sembra male... rifletti.

«E dove sarebbe la festa?» ti gratti la testa.

Fresh prende fiato.

"Vedi, nell'underground, ogni anno, si organizzano una serie di feste e a capodanno si decide il vincitore. Io sono la giuria." spiega.

Non ha risposto alla domanda.

Lo guardi con insistenza.

"E oggi si va a Dancetale. Scommetto che balleremo un sacco. Sai ballare?" domanda.

Certo, mai andata ad una festa, però sai ballare... Ovvio che non sai ballare.

Scuoti la testa.

Fresh si mette una mano ossuta sotto al mento.

Sta pensando.

Probabilmente a questo punto sarebbe inutile portarti alla festa.

"Non devi preoccuparti, tutti gli invitati che non fanno parte di quell'AU si muoveranno come asparagi." ridacchia.

Se c'è un tavolo-buffett, la tua serata si terrà attorno ad esso.

Non esiste che di punto in bianco ti metti a socializzare.

No, quella non sei tu.

Tu sei timida, provocante, sei di tutto tranne che una ragazza che fa amicizia in modo semplice.

Tu eri abituata alle tue quattro mura, quelle ti bastavano, non c'era bisogno di farsi degli amici, amavi la tua solitudine.

"Forse è meglio se cominci a preparati. Non vorrai certo andare ad una festa ballerina vestita così." indica i tuoi vestiti.

Sono rovinati e anche strappati, pieni di toppe e di buchi.

In effetti, non sei nelle condizioni ideali per farti vedere in giro.

«Io non ho altri vestiti...» stringi la coperta.

Lo scheletro sorride.

"Per tua fortuna, mentre dormivi, sono riuscito a prendere questo." dice, mostrandoti un vestito.

Dei pantaloni coloratissimi a vita bassa, abbinati ad una giacchetta di pelle violacea ed un top nero.

Li guardi, per poi rivolgere a Fresh uno sguardo dubbioso.

"Ho trovato solo questi..." si gratta il capo, osservandoli, "Non vanno bene?" il suo sguardo rimane sugli indumenti.

Ti ha fatto un favore, dirgli che non ti piacciono sarebbe scortese, non da te, quindi prima che possa aggiungere altro li prendi e corri al piano di sopra.

Entri nella prima stanza che trovi.

Ti cambi in fretta, stando attenta ai particolari.

Indossi anche un paio di scarpe da ginnastica trovate nella camera.

Non stai male.

Dopo aver acconciato anche i capelli, esci dalla stanza e guardi verso il piano inferiore, dove vedi Fresh intendo a piegare la coperta.

Sta facendo confusione con le pieghe e finisce per renderla un'ammasso di stoffa stropicciata.

Ridacchi.

Lo scheletro si gira, ad osservarti.

Scendi in salotto.

"Oh, stai davvero bene!" si complimenta.

Arrossisci, non sei abituata ai complimenti.

Per te è tutto una novità.

Quando eri con Sans e Papyrus tu non pensavi certo a ricevere complimenti o ringraziamenti, pensavi solamente ad uccidere tutti, per poi ricominciare da capo.

La trovavi una cosa rassicurante, ti faceva rilassare.

Vedi la coperta, la prendi e la pieghi nella maniera corretta.

"Heheh, non sono molto bravo con queste cose..." ridacchia nervosamente.

Sorridi.

"Pronta per andare?" domanda.

Tu annuisci, non vedi l'ora di scoprire cosa si fa ad una festa.

"Ah, mi raccomando, stai attenta... Non tutti gli invitati saranno cortesi."

«pazienza, vorrà dire che farò amicizia con il buffett.» ridacchi.

Fresh ti prende per mano, per poi schioccare le dita.

Abbandonate il soggiorno, quella casa, una luce ti abbaglia per qualche secondo.

Appena riapri gli occhi, vedi davanti a te un cartello...

'Benvenuti a Snowdin'

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