[19]
Scendi le scale.
Certo che è buio.
Ebbene, dopo che tu e le ragazze avete chiacchierato un po', si sono fatti vivi anche gli scheletri.
Tu hai chiesto subito ad Ink dove fossero i prigionieri.
Lui ti ha mostrato una porta grigiastra che, una volta aperta, mostrava una rampa di scale in discesa, verso una sorta di prigione.
Stavano ancora decidendo cosa fare con i cattivi della situazione.
Error era stato confinato al suo void, con uno speciale collare elettro shock, lo stesso che hanno messo anche agli altri prigionieri.
Fresh era contrario al fatto di farti scendere da sola, ma tu l'hai rassicurato, e convinto a lasciarti andare.
Cosa vuoi fare?
Ovvio, sbattere in faccia a Mister Mestruo la tua felicità.
Quale migliore occasione per vendicarti?
Percorri un lungo corridoio, fino ad arrivare alla posizione dei primi detenuti.
Ci sono delle celle abbastanza grandi, sul lato destro e su quello sinistro del secondo corridoio, disposte una di fronte all'altra.
Nella prima a sinistra c'è Horror, e di fronte vi è la cella di Fell.
Subito dopo trovi Mister Swiffer, con il caro marinaio sul tuo lato destro.
A seguire, Swapfell e il depresso con il glitch in volto.
Nella stanza dopo, quindi, ci sono Cross e Nightmare.
Ti fermi davanti a Dust.
Ti osserva, per poi sforzarsi di sorridere.
Dust:"Ma guarda, guarda... Chi abbiamo qui?" ti osserva, senza però alzarsi da terra.
«Già.» stai già pregustando la soddisfazione che ti darà questa conversazione.
Dust:" Chi non muore si rivede, eh?" cita un detto, mentre tu lo squadri.
Accenna con il capo al tuo braccio.
«Sta... Sto bene, alla grande.» lo indichi, sorridendo in modo raggiante.
Dust:" E come va con Mister Swag?" ti lasci scappare un sorrisetto, mentre lui torna a guardare a terra.
«Non dovrebbero essere affari tuoi...» rispondi, incrociando le braccia.
Dust:" dato che mi ha quasi staccato la testa dal collo per liberarti dalla gabbia di ossa, direi di si." ti fissa.
«Oh... Allora sta bene anche lui.» ridacchi tra te e te, immaginando lo scontro tra quei due.
Dust:" Su, che ci fai qui?" solo ora noti che al collo ha uno di quegli strani apparecchi che anche Fresh ha dovuto indossare quando è stato catturato.
Lo fissi attraverso le sbarre.
Per dirti che sono felice, che mi fai molta pena e che la mia vita non potrebbe andare meglio di così, Mister Assorbente. pensi, ma ti trattieni dal dirlo.
Quindi alzi le spalle, unendo le mani e battendole lentamente.
«Prendevo una boccata d'aria fresca...» tenti di rispondere in maniera sensata.
Poi senti il bisbiglio di Fell.
Ti giri a guardarlo.
Lui ti fissa per un secondo.
Sollevi gli occhiali da sole: non si vede nulla in nell'oscurità e certo lo scuro delle lenti non aiuta la vista.
Lui lancia un'occhiata a Dust.
Fell:" Dust... Le... Lei le somiglia... Molto..." farfuglia, nel silenzio, con l'attenzione di tutti puntata addosso.
Dust sospira profondamente.
Dust:" Lo so..." si limita a rispondere, senza degnarti di un minimo sguardo.
Non capisci di chi stiano parlando.
Magari hai una faccia comune.
No, impossibile, nel sottosuolo ci sono solo Frisk e si somigliano tutte, non puoi essere uguale solo ad una di loro.
Non è logico.
«A chi? A chi... Dovrei somigliare?» domandi, avvicinandoti alle sbarre della cella.
Dust ti guarda.
Dust:" A (t/n)." risponde.
Alzi gli occhi al cielo.
«Certo che le somiglio, (t/n) sono io.» commenti, spazientita.
Dust sospira, come se stesse parlando ad un bambino di due o tre anni: la cosa ti sta infastidendo.
Dust:" Non tu, stramba. Un'altra (t/n)." spiega nuovamente.
«Oh... Chi era?» domandi, sedendoti.
Dust ti ignora.
«Ehi, Mister Sbuffo, chi era l'altra (t/n)?» chiedi ancora.
Si volta nella tua direzione.
Gli occhi di tutti sono puntati su di lui.
Sbuffa, sentendosi costretto a rispondere.
Dust:" Era mia... mia moglie..." abbassa lo sguardo.
Sgrani gli occhi, incredula.
«TUA MOGLIE?» urli, esterefatta.
Dust:" Non c'è bisogno di urlare, stramba. Ora, come minino, ti avranno sentito anche in superficie."
Blight:" E poi che c'è di male? Anche noi possiamo provare sentimenti." ti rimprovera per la reazione esagerata.
Lo guardi.
«Sorry, cap. Ah, Sayl ti saluta. Dice che non meriti piú neppure di navigare con una barca a remi.» sorridi.
Lui digrigna i denti, per poi sedersi appoggiato all'altra parete.
Torni ad interrogare Mister Magia.
«Cosa le è successo?» ormai sei diventata curiosa sulla faccenda.
Si tira giù un altro po' il cappuccio grigio.
Dust:" È successo che l'ho uccisa." risponde, freddo.
Fai un passo indietro, spaventato.
Dust:" Error mi aveva promesso che a lavoro finito l'avrebbe fatta tornare indietro, ma..." la sua voce è rotta.
Sei sotto shock.
Come ha potuto assassinare la persona che amava?
«Ma... Come...? Perché?» sono le uniche cose che riesci a dire.
Dal suo occhio sinistro partono delle scariche elettriche di colore bianco.
Dust:" Chara..." sussurra, ormai non ti sta più nemmeno prestando attenzione.
SAPEVO CHE C'ENTRAVA QUALCOSA! CHARA, SEI UNA MONELLA! UNA MOOOOOONELLA! pensi, rivolgendoti allo spirito che ti perseguita.
Torni vicino alle sbarre, prendendo tra le mani le più vicine a te, aggrappandoti ad esse.
Dust:" ... È tornata nel mio AU... In una giornata come le altre e, beh, è riuscita in qualche modo ad impossessarsi di me... Sono rimasto impotente davanti alla sua morte e davanti a quella dei mie figli... È stata una sensazione orribile... E io che non volevo più provare emozioni simili..." delle lacrime silenziose gli rigano il volto, mentre si sforza di sorridere.
«Aspetta... Avevi dei figli?» domandi.
Dust ti guarda, inarcando un sopracciglio.
Dust:" Fammi capire, l'unica cosa che ti ha sorpreso di tutto questo discorso è che io abbia dei figli?" si prende la testa con le mani.
Annuisci, rimanendo a bocca socchiusa.
Dust:" Sei incredibile... Comunque si, avevo due bambini, un maschio e una femmina." risponde.
Rimani a riflettere.
«Questo vuol dire che voi avete... Oh,non ci posso credere.» ti copri la bocca con le mani.
Mister Ovvietà torna a fissarti, ancora più incredulo di qualche istante prima.
Dust:"No, guarda. I bambini li abbiano trovati sotto ad un paio di cavoli." fa del sarcasmo, cercando di capire quali strani problemi ti affliggano.
Blight:" Non posso credere che tu non lo sapessi, umana." critica, osservandoti.
Fell:" Se non ci credi, posso sempre farti vedere io." ride, seguito dagli altri.
Tu scuoti la testa, inorridita.
«Amo l'ignoranza, grazie.»
Swapfell:" heh... Vi ricordate cosa era successo quando (t/n) era diventa a una capra mutante?" ridacchia.
Horror:" Non mi scorderò mai quel momento. È stato esilarante..."
Deduci che tutti loro avessero comunque un buon rapporto con la tua sosia.
Decidi di lasciare quel sotterraneo per tornare dagli altri.
_oh, no. Ho capito che vuoi fare. Sappi che non sono d'accordo._
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