[15]
La vostra guardia ora è Nightmare.
È venuto molte ore fa.
È presuntuoso e narcisista, proprio come te lo ricordavi.
Le altre stanno cercando un modo per uscire da qui il più in fretta possibile.
Inoltre Chara sembra essere diventata molto più rabbiosa con questi scheletri, dopo che ha origliato una conversazione tra due di loro.
Dicevano che Blueberry stava perdendo le forze ogni giorno sempre di più.
Da quel momento la ragazza si è spaventata e ora prova, più delle altre, una soluzione al vostro problema.
Frisk:" Mi domando come faremo ad uscire da qui, una volta che la cella non sarà più un problema..." pensa ad alta voce, posizionando una mano sotto al mento.
Sentite il sussurro di qualcuna.
Ballet:" Io ho sentito dire che c'è un portale aperto ventiquattro ore su ventiquattro, tutti i giorni, in un punto del void, ma non so dove sia..." dice, alzandosi sulle punte.
Chara batte il pugno sulla mano, sembra felice della notizia.
Chara:" Fantastico. Ora dobbiamo solo trovate il modo di uscire da qui, salvare Blue e dimenticarci di questo posto." è molto determinata.
_Come sosia non è granché, lo ammetto..._ sibila, sventolandole accanto.
Sentite delle risate provenire da lontano.
Stanno arrivando.
Li vedete camminare con qualcuno che non hai mai visto qui, ma che ha qualcosa di familiare.
Si volta, tu lo riconosci all'istante.
«FRESH!» corri verso le sbarre, aggrappandoti ad esse.
Lo stesso fa lui, non appena si accorge di te.
Togli gli occhiali da sole.
Ha uno strano apparecchio al collo.
"(T/n), sei viva. Grazie al cielo. Temevo di non rivederti più." sembra molto sollevato.
«F-Fresh, i tuoi...» solo ora ti sei accorta che non porta i suoi occhiali da sole.
"...cosa?" domanda, incuriosito.
«I tuoi occhi...» ti fermi a guardarli, sgranando i tuoi.
È piuttosto imbarazzato dalla cosa.
«...s-sono stupendi...» riesci a perderti nel suo sguardo, tanto da non accorgerti quando lo portano via.
Quando torni cosciente noti che uno scheletro basso, simile a Blueberry, ma con una cicatrice sull'occhio sinistro ti sta fissando, in compagnia di Horror.
Li vedi ed inarchi un sopracciglio, cercando di capire cosa stiano facendo.
Poi a quello basso viene un'illuminazione, e sussurra una cosa all'altro.
Horror sgrana le orbite, tornando a guardarti per qualche istante.
Horror:" OMMIODIO, HAI RAGIONE!" dice, sembrando stupito lui stesso.
Il bassetto gli molla un pugno in testa.
???:" OVVIO CHE HO RAGIONE! Horror, non mi hai mai sentito mentre urlavo che ero un genio?" lo scruta infastidito.
L'altro rotea gli occhi, andandosene via.
Il nanerottolo, invece, fa a cambio con Nightmare.
Riduce gli occhi a due fessure, mentre ti analizza.
_Ok, qui c'è qualcosa di strano... Ragazza, copri quella pancia._ dice, scuotendo la testa.
È ovvio che non sta guardando il tuo addome, ma il tuo viso.
Uff, a volte vorresti che quello stupido spirito facesse solo molto silenzio.
«Ehm... Yolo?» provi a sorridere.
???:" Le somigli molto... Dev'essere per questo che Dust ti odia..." riflette.
Ti lasci scappare una sonora risatina.
«Pfft, Mister Polvere Magica mi detesta perché l'ultima volta l'ho preso un po' in giro...» commenti, sicura di te.
Lui scuote la testa.
???:" Mocciosa, io so quando ho ragione (ovvero praticamente sempre) e ora è uno di quei momenti in cui ho la certezza assoluta di aver capito tutto."
«...della vita?» ridacchi ancora, facendo roteare gli occhi alla Chara-fantasma.
L'altro si volta, cominciando ad ignorarti completamente.
Ti alzi da terra e torni dalle altre.
«Yo, raga. A che punto stiamo?» domandi, in maniera swag.
Sayl:" Siamo senza vento, marinaia. Le vele sono abbassate e non troviamo modo di risolvere questo problema..." ti risponde, con il suo tono da ufficiale di bordo.
Adori quando parla così, sembra di essere su una nave di pirati.
Echoes:" In poche parole... Siamo senza speranza. Addio vita." si poggia la mano sulla fronte, in modo tragico.
Pensi ancora che sia la migliore a recitare.
«Ehy, pensate positive. Sentite, io so cosa si prova ad essere molto, molto, moooooolto vicini alla morte... È un'esperienza che non ho intenzione di ripetere tanto presto, perciò... Diamoci da fare, ok?» le guardi.
Non sembrano molto convinte.
Ti siedi, togliendoti gli occhiali e appoggiandoli a terra.
Sospiri, le altre si mettono accanto a te.
«Vi racconterò una storia...» inizi.
Le altre sembrano interessate.
Flower:" di... Di cosa parla?" chiede timidamente.
«Di come sono finita nell'underground.» abbozzi un sorriso.
Le altre si stringono, pronte ad ascoltarti.
Prendi un bel respiro e cominci.
«Quando ero sulla superficie, io abitavo in un orfanotrofio, abbandonato. Quando sono nata c'era ancora qualcuno, delle dottoresse, alcuni infermieri, che si prendevano cura di noi bambini...» ricordare il tuo passato non è mai stata una cosa per te piacevole.
Decidi di proseguire.
«...un giorno però, traslocarono tutti, i dottori e i bambini. Io non volli cambiare istituto, quindi mi nascosi sotto ad alcune assi manomesse del pavimento ed aspettai. Dopo due giorni non c'era più anima viva. Solo io e la mia nuova casa...» sorridi, eri così felice di essere rimasta.
Le altre ti guardano senza esprimere un'emozione ben precisa sui loro volti.
«Lì dentro stavo benissimo. Ero riuscita a trovare un libro speciale, nella biblioteca della struttura, che insegnava a leggere e a scrivere. Dopo quello lessi quello che era rimasto intatto, ovvero ben poco... Passarono gli anni, però, e il mio desiderio di andarmene diventò sempre più forte. Guardavo le montagne dalle finestre, dal prato dalla folta erba e sentivo il bisogno di partire, ma non ne avevo il motivo, finché...» fai una pausa.
Questo è il punto della storia dove smetti di essere spensierata e allegra, dove tutto quello in cui credevi crolla.
«Ebbene, una mattina ritrovai un diario smarrito... Era sotto ad una tegola, in una piccola scatola. Dentro vi era anche un ciondolo dorato. Dato che non avevo più nulla da leggere, decisi di cominciare ad occupare il mio tempo studiandone il contenuto. Parlava di una ragazzina, Chara, che, dopo essere salita sul Monte Ebott, aveva incontrato dei... Mostri, delle creature e che sia riuscita a fare amicizia con loro...» respiri lentamente.
Anche lo spirito di Chara ti guarda incuriosito.
«...dopo quelle pagine di elogi, però, cominciava tutto ad essere più... Scuro... Diceva che i mostri erano crudeli, che le avevano fatto del male e che si voleva vendicare sia di loro che della gente che l'aveva abbandonata nel mio stesso orfanotrofio...» gesticoli, facendo sussultare le ragazze.
«Decisi di intraprendere il mio viaggio. Riuscii ad avere il coraggio di lanciarmi nel vuoto, in una fossa del Monte Ebott. Quindi incontrai un Sans, un Papyrus e una famiglia. Ciò che avevo sempre desiderato, ma... Poi incontrai Chara. Mi persuase abilmente, riuscendo a farmi fare ciò che lei voleva. Uccisi. Tante e tante volte i miei stessi amici. Me ne vergognavo parecchio, ma non sapevo come fare per liberarmi di lei...» lo spirito-Chara ridacchia sadicamente, al tuo fianco.
I tuoi occhi sono lucidi.
«Beh... Sans si stufò, così un giorno decise di consegnarmi ad Error, con l'ordine di distruggermi, ma... Fresh mi salvò e da allora sto in sua compagnia.» concludi la storia.
La prima a scoppiare è Chara, che corre subito ad abbracciati, le altre la seguono, cercando di confortarti in qualche modo.
Non è stato facile raccontare il tuo passato, ma l'hai fatto.
Vuoi incoraggiare le tue amiche.
Se vogliono, possono fare qualsiasi cosa.
Vi staccate, ora tutte ti sorridono in maniera comprensiva.
Ti rimetti gli occhiali.
«Quindi, raga? Che si fa?» torni a sorridere.
Aliza:" Io... Ho avuto un'idea..."
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