CAPITOLO 41

Ma se ti piace combinare guai nelle stanze d'hotel

E se ti piace avere piccoli segreti

E se ti piace fare cose che sai che non dovremmo fare

Baby, sono perfetto per te

E se ti piace guidare a mezzanotte con i finestrini abbassati

E se ti piace andare in posti di cui non sappiamo nemmeno pronunciare il nome

E se ti piace fare tutto quello che hai sempre sognato

Baby, sei perfetta

Quindi, iniziamo adesso. -Perfect, One Direction.

16 LUGLIO.

Mia madre mi fa scendere dall'auto proprio davanti casa di Raul. Non ho il coraggio di alzare il volto per vedere se mi sta aspettando sulla soglia. Ma quando poggio il mio piede, ricoperto dalla ballerina nera, per terra, so che il suo sguardo è già puntato sulla mia coscia scoperta. Per l'occasione mi sono preparata con più cura. Voglio che Raul prima che parta abbia un ricordo stupefacente della sua migliore amica. Dunque ho lisciato i capelli, messo il mio eye-liner, applicato il mio miglior mascara ed indossato un tubino stretto e nero. Quest'ultimo mi fascia alla perfezione tutte le forme risaltandole e so di aver fatto una buona impressione quando Raul sgrana gli occhi, una volta che sono scesa dalla macchina. Non è la prima volta che mi squadra in questo modo, ma a differenza di tutte le altre, non mi scompongo né mi imbarazzo. E' quello che volevo: impressionarlo.

Saluto velocemente mia madre dal finestrino -questa volta abbassato- e lei mi fa l'occhiolino. Non so precisamente cosa si aspetti che accada questa sera, sinceramente nemmeno io. Gli obbiettivi principali sono: divertirsi, parlare molto, stare bene in sua compagnia, ricordarsi di questa serata per tutte e due le settimane in cui non ci potremo vedere. Quando mia madre sfreccia nella direzione opposta, Raul sembra riprendersi dal suo stato di trance. Io mi accomodo di fianco alla sua figura seduta sui gradini. Devo ammettere che sono abbastanza nervosa, ma non voglio che questa tensione rovini l'ultima sera che ci possiamo vedere, dunque voglio dimostrare di essere pacata. Faccio un grosso respiro.

''Allora, eccitato all'idea di partire questa stessa notte?'' il cuore mi martella in attesa di una sua riposta. Non so perché, ma preferirei sentirmi dire che preferirebbe rimanere qui, con me. Sappiamo entrambi quanto può essere decisiva questa vacanza: se incontrerà la sua ex, di sicuro non si lascerà scappare l'occasione. Chiederà chiarimenti e in base a cosa lei gli risponderà, lui si sentirà meglio o peggio.

''A dire la verità ho smesso di pensarci assiduamente, se ti stai riferendo alla questione di Alexa. Semplicemente vada come deve andare. Non voglio passare il tempo a farmi pippe mentali sul fatto che c'è una minima possibilità che io possa incontrarla. Se non dovesse accadere, finirei soltanto per illudermi nuovamente ed è quello che voglio evitare. Sai, ho più bisogno di certezze in questo momento. Cose che posso toccare e vedere con i miei sensi'' stranamente sembra che l'ultima frase sia rivolta alla sottoscritta, in quanto perlustra di nuovo il mio corpo come se fosse la cosa più bella che abbia mai visto. C'è una strana atmosfera tra noi, come se ci dovessimo dire da un momento all'altro qualcosa che stiamo aspettando da tempo.

''Ma non parliamo di me, tu come stai?'' mi aspettavo tutto tranne che questa domanda.

''Non sto affatto bene. Vincent è andato avanti con una tipa e io non ci riesco. Non sto dicendo che voglio per forza una nuova storia, non sarei neanche in grado di gestirla. Voglio solo non essere bloccata nel mio passato, liberarmi dal pensiero di lui. E' stato un duro colpo sapere che, addirittura, Vincent la porta nel luogo in cui noi abbiamo perso la verginità. Con quale coraggio?'' volevo dimostrarmi pacata e serena, ma alla fine la verità dei miei sentimenti viene sempre a galla. Non riesco a mentire, perlomeno non a lui.

''E' frustrante sentirti sempre parlare di Vincent, anche dopo che vi siete lasciati. Io non so più che dirti per farti capire che lui non ti merita, che hai sbagliato tutto fin dal primo momento fidanzandotici. Non merita nemmeno che tu ne parli con me in questo momento. Dovevamo passare un'ultima serata insieme e sinceramente non la voglio rovinare parlando di Vincent'' le carezze che mi sta dedicando sono in contrasto con il suo tono di voce e le sue parole schiette. Forse è soltanto colpa mia se Vincent è ancora padrone della mia mente, non ci provo nemmeno a dimenticarlo.

''Hai detto di aver bisogno di andare avanti, giusto? Ma a quanto pare non ci riesci da sola, allora lascia che sia io a fartelo dimenticare'' aggrotto la fronte. ''In che senso scusa?''

''Ci ho riflettuto molto in questi giorni. Diciamo che noi siamo molto simili, ci siamo conosciuti in un periodo molto difficile per entrambi. Io che non sapevo più in che direzione sbattere la testa e tu che ti facevi sopraffare dagli ordini di un maiale. Ci ho messo davvero tutto l'impegno del mondo per riprendermi Alexa e tu per tenere stretti i pezzi del rapporto tuo e di Vincent. Ma alla fine ne siamo usciti ambedue distrutti, perché le cose non sono andate come speravamo. Non pensi che sia un segno del destino?'' annuisco, in effetti il suo discorso non fa una piega. Il mondo a volte risulta davvero così piccolo, in quanto frequentare la mia determinata classe mi ha portata a conoscere Joy, che a sua volta mi ha fatto conoscere Raul.

''Vai avanti'' voglio sapere all'istante la conclusione.

''Dato che ormai quello in cui credavamo è andato perduto, perché non lasciarci tutto alle spalle? Dobbiamo stare bene? Perfetto, allora diamoci una svolta. Facciamoci una vita daccapo, abbiamo sbagliato tutto in passato, ma le redini della nostra vita le abbiamo ancora noi. Non possiamo permettere all'infinito di farci rovinare le giornate da delle persone che non se ne fregano dei nostri sentimenti. Lasciamo finalmente che il passato sia passato e godiamoci il presente. Eliminiamo dal nostro presente tutte le cose e le persone che ci hanno fatto soffrire e circondiamoci di cose belle, di quelle che ci fanno felici. Solo così riusciremo ad andare avanti, ma ci dobbiamo mettere tutta la nostra buona volontà. Adesso dimmi, cosa vorresti cancellare per sempre?'' sta cercando di spronare tutti e due con questo suo tono motivato. Sento come se l'adrenalina iniziasse a vagare nelle mie vene. Ci rifletto su.

''Voglio eliminare per sempre Vincent, i suoi giochetti ed il male che mi ha fatto'' pronuncio, è la prima cosa che mi è venuta in mente.

''Perfetto, allora vaffanculo Vincent e tutto il male che ti ha fatto, poi?'' lo urla, riesce quasi a prendere anche me in questa situazione.

''Aspetta, aspetta, facciamo a turni. Vaffanculo le false speranze, le persone che ti illudono e i bugiardi'' sicuramente riferendosi ad Alexa. Un po' titubante mi guardo intorno per assicurarmi che nessuno stia sentendo questo nostro sfogo.

''Vaffanculo le urla, i pianti, i tagli, le buone azioni non ricambiate e le persone che ti sfruttano!'' riparto io.

''Si vai così Amber! Vaffanculo le relazioni insulse quelle fatte per gioco, con puttanelle senza un minimo di cervello'' alza il suo tono di voce.

''Vaffanculo alle ingiustizie, agli ordini, ai divieti imposti da qualunque persona che ti vuole comandare e piegare sotto i propri voleri''

''Vaffanculo ai giudizi in generale e a quelle persone che si fanno un'opinione di te senza conoscerti per davvero. Magari soltanto attraverso al modo in cui ti poni, alla musica che ascolti o al modo in cui ti vesti''

''Esatto, che odio! Vaffanculo ai nostri genitori che molte volte ci hanno messo i bastoni fra le ruote pretendendo che noi seguiamo i loro consigli'' questo lo urlo letteralmente. Dirlo in questo modo riesce a liberarmi più facilmente.

''Si, vaffanculo a loro che non cercano mai di capirci a fondo e sono subito pronti a puntare il dito quando non sanno realmente le cose come stanno''

''Vaffanculo agli sbagli, al mio essere troppo ingenua, agli inganni fatte dalle persone crudeli'' e con questo mi riferisco per di più a quando ho donato a Vincent la mia verginità.

''Vaffanculo all'amore. Si! A quello che ci fa solo soffrire, a quello malato, irraggiungibile''

''Vaffanculo all'assere possessivo di alcune persone, ai litigi ingiustificati'' una volta che abbiamo terminato mi sento già più leggera. Il peso sulle spalle che mi stava piegando la schiena, è finalmente scivolato via.

''Semplicemente vaffanculo alla nostra vecchia vita. Da questo giorno in poi, il 16 Luglio, resettiamo tutto. Promettimi che vivremo una nuova vita, daccapo. Se il tempo non possiamo farlo ritornare indietro per non rifare certe cose, allora saremo noi a far finta che nulla sia accaduto. Come se fossimo nati entrambi oggi'' mi luccicano gli occhi sentendo le sue parole. Molte persone arrivano a quel punto della loro vita che dicono basta a tutto quello che è successo. Ognuno ha bisogno di una seconda possibilità per ricominciare e noi ce la stiamo dando.

''Sai che hai completamente ragione? Dovevamo ricominciare tempo fa, perché non ci è passato per la mente? Cavolo! La vita è soltanto una e non possiamo sprecarla dietro certe persone o stando male per certi avvenimenti. D'ora in poi daremo importanza solo alle cose che ci interessano sul serio ed alle persone che ci vogliono bene'' quando espongo tutto faccio segni con le braccia.

''Esatto, mi fa piacere che tu l'abbia capito. Cazzo godiamocela, facciamo pazzie, divertiamoci. Siamo giovani, è questo il momento di svagarsi. Urliamo, scopiamo, diamo i baci che desideriamo, viviamo ogni giorno come se fosse l'ultimo. Dobbiamo sentirci liberi e stare con persone con cui siamo completamente noi stessi! Di questo abbiamo bisogno!'' è entusiasta proprio quanto me.

''Sii! Viaggiamo e non pentiamoci di nulla, perché quando sarà finita sapremo di aver vissuto tutto nel migliore dei modi e non avremo nessun rimpianto. Chi se ne frega di Vincent, della sua nuova ragazza, dei suoi amici, di Alexa..l'importante siamo noi stessi e le cose che più ci piacciono fare: il disegno, la scrittura, il canto, la tua musica''

''Sii io voglio realizzare assolutamente tutti i miei sogni, ma voglio farlo in compagnia, voglio renderti partecipe di ogni cosa che faccio, perché sei tu la persona con cui mi trovo completamente a mio agio. So che a te piace tantissimo viaggiare, allora facciamolo! Visitiamo a poco a poco ogni luogo, partendo dalle piccole tappe, come le città confinanti di Londra..poi tutta Inghilterra.'' il cuore mi martella ancora più furiosamente di prima, stavolta mi sta guardando negli occhi.

''Io..wow..mi piacerebbe tantissimo Raul. Voglio visitare ogni parte del mondo, Los Angeles, Miami, New York, Las Vegas, L'Italia, la Spagna, Ibiza, Canada..ci sarebbero tantissime tappe'' d'improvviso vedo una luce diversa nei suoi occhi dal momento che si fa più vicino a me. Porta un braccio a circondarmi il fianco ed io tremo a quel tocco. Si avvicina con la sua bocca al mio orecchio che adesso è scoperto.

''Sai cosa mi piacerebbe ancora di più? Marchiare ogni posto con te, facendolo in tutti i luoghi possibili'' la sua voce è roca e subito dopo mi lascia un bacio umido dietro l'orecchio. La mia spina dorsale è scossa da tanti brividi, per un secondo mi dimentico addirittura di star ancora ferma sugli scalini della sua abitazione. Boccheggio, non so che dire, ormai è ovvio che c'è tantissima attrazione fisica tra noi due.

''Non voglio sembrarti un maniaco Amber, ma ho riflettuto tanto anche su questo. Ti ricordi quella sera, San Valentino per l'esattezza, in cui ti proposi di essere la mia amica con i benefici? Se ci pensi bene non è una proposta così sciocca. Tu mi piaci davvero tanto, così facendo potremmo divertirci insieme senza impegnarci sul serio. E quello che stiamo cercando di fare è appunto non impegnarci per non ricadere nei sbagli passati. Ci divertiremmo soltanto, senza soffrire neanche una volta, perché siamo quello di cui abbiamo bisogno. Dopotutto per te il sesso non sarebbe neanche una novità e lo faresti con una persona di cui ti fidi ciecamente. Tra di noi non cambierebbe nulla, saremo solo più intimi, ma continuerò ad essere il tuo migliore amico e a starti affianco in ogni occasione. E' avventata come proposta lo so ma..'' cerca di mantenere un tono scherzoso per non cadere nell'imbarazzo, ma sappiamo entrambi che sta parlando seriamente.

''E' perfetta Raul'' lo interrompo. Non ci posso credere che sia sul serio riuscito a convincermi.

''Insomma, potremmo scaricare tutte le nostre frustrazioni facendolo, rinchiuderci in una bolla in cui siamo immuni a tutto. Un mondo tutto nostro, dove siamo circondati solo dalle cose che più amiamo fare. Un luogo in cui perdersi, distrarsi e rintanarsi quando abbiamo bisogno di scacciare via tutti i nostri problemi. Amber, io ti voglio, ti ho sempre voluta'' Odio ammetterlo ma ha ragione, essendo che abbiamo la stessa testa non posso far altro che annuire in accordo delle sue parole. Che male farebbe divertirsi ogni tanto? Divertirsi sopratutto senza intralciare il rapporto o impegnarsi in una relazione seria.

Dopotutto ho già vissuto cosa si prova facendo sesso. Per alcune persone è un dono, è sacro addirittura. Io ho smesso di pensarla in questo modo molto tempo fa. Chiudo gli occhi e mi raggomitolo contro di lui. Sono sorpresa di come il mio mento si incastri alla perfezione contro il suo lungo collo. Sto bene qui.

''Ci sto'' pronuncio flebilmente. Forse le coccole sono la cosa meno opportuna dopo lo sproloquio appena detto, ma non saprei proprio che altro fare. Dobbiamo prima scioglierci per fare un altro passo avanti. E per quanto mi riguarda ne abbiamo già fatti molti tutti in una serata.

''Ti meriti di essere felice Amber ed io farò di tutto per migliorare ogni giorno della tua vita, è una promessa.'' le lacrime mi stanno per uscire fuori, ma le ricaccio indietro. Alzo lo sguardo verso il suo e vedo che anche lui si sta per emozionare. Ci guardiamo per lunghi istanti negli occhi, ascoltando solo il rumore dei nostri battiti. Anche il suo cuore batte fortissimo, mi sposta quasi stando su di lui.

Tossisce ''Ti adoro'' tossisce. La sua finta tosse mi provoca un sorriso che serve a rompere il ghiaccio. Decido di stare al suo gioco.

Tossisco ''Ti sposo'' tossisco. La sua finta tosse è molto più credibile della mia. Alle mie parole il suo caramello diventa sempre più intenso e chiaro. Sembra quasi arancione ed è bello poter scorgere un colore così particolare anche quando tutto il resto è buio. Raul si apre in un grande sorriso quando sta per dire la sua prossima mossa.

Tossisce ''Ti amo'' tossisce. TI AMO. T I A M O. T-I-A-M-O.

Trasalisco risucchiandomi tutto il respiro dai polmoni. Mi alzo di scatto allarmata come se un porcospino mi avesse punta. Il cuore è sprofondato nello stomaco e non sembra più voler risalire all'altezza del petto.

Ma sta battendo si o no? Non sento più niente.

L'unica cosa che è percepibile è il suono di quelle due paroline magiche che si ripetono nella mia mente senza smettere. Mi ha detto che mi ama.

Le mani iniziano a sudare e tremare contemporaneamente. Ho il coraggio finalmente di alzare lo sguardo verso il suo viso e quello che trovo è: meraviglia. Forse non si aspettava nemmeno lui di dirmele quelle parole. Le ha dette spontaneamente senza pensarci oppure le ha pronunciate solo per scherzare. Eppure scherzo o meno, ho un insistente dolore al cuore e sento i miei occhi che si stanno per inumidire. Voglio chiedergli che significa quello che ha appena detto, ma non voglio rimanerci male nel caso smentisca dicendomi che stava scherzando. Purtroppo però ho bisogno di sapere. Inizio un conto alla rovescia.

3: Alzo di nuovo lo sguardo su di lui. E' nervoso e si sta torturando le mani in attesa di una mia reazione.

2: Mi avvicino alla sua figura.

1: Deglutisco rumorosamente prima di prendere parola.

0: ''COME SCUSA?'' chiedo senza connettere il cervello alla bocca.

Sgrana gli occhi, forse impaurito dalla mia reazione, inizia a balbettare.

''Cioè..oddio..ti amo come si amano le migliori amiche, come si ama la musica, i libri, i film..Quel tipo di 'ti amo', capisci?'' annuisco frettolosamente ed abbasso il capo per non fargli intravedere la mia delusione. Mentalmente mi sbatto una mano in fronte, come ho potuto pensare che Raul, un ragazzo così dolce e perfetto, posso amare una come me? Perché adesso mi sento in questo modo? Voglio sul serio che il mio migliore amico mi ami? Ed io che provo per lui?

''Ci sei rimasta male?'' anche se non lo sto guardando capisco che è triste per aver scherzato su una cosa, a parer mio, così importante.

''Oh no, tranquillo, non ha importanza'' alzo di nuovo il capo fingendo uno dei miei miglior sorrisi.

''Amber, se te lo avessi detto sul serio, cosa mi avresti risposto?'' la domanda rimane sospesa nel silenzio per qualche minuto. Mi sto prendendo del tempo per riflettere e capire sul serio cosa provo per lui e se lo avrei ammesso. Mi giro lentamente fino a che le nostre ginocchia si toccano. Mi avvicino a lui con il viso, chiudo gli occhi ed ispiro.

''Se tu lo avessi inteso in quel senso, ti avrei risposto che...ti amo anche io'' apro gli occhi solo per scoprire il sorriso gigantesco che ha appena preso il sopravvento sul suo bellissimo volto. Senza dire nulla, poggia delicatamente la sua morbida mano sulla mia guancia. Con due dita tocca anche la mia mascella. Adesso siamo naso contro naso, i nostri respiri si fondono. Mai in vita mia ho desiderato così ardentemente di baciare una persona. Non so cosa stia aspettando a baciarmi, molteplici volte ha cercato di farlo e stavolta si sta frenando. Poggia la sua fronte sulla mia e ci guardiamo intensamente, poi parla.

''Ti arriva ora un contratto a casa che dice che nessuno può avvicinarsi'' il suo tono è dolcissimo.

''A cosa?'' ridacchio per la situazione buffa.

''A te, sei mia.'' trattengo il respiro quando lo dice, siamo ancora così vicini.

''Mi rendi felice Raul'' rispondo onestamente, sento di starmi lasciando andare.

E proprio quando sembra che le nostre labbra finalmente si stiano per congiungere, sua madre lo richiama.

''Raul, dobbiamo partire ad..Oh..ho forse interrotto qualcosa?'' DIAVOLO SI! HO ASPETTATO MESI E MESI PER QUESTO MOMENTO!

Fa capolinea sua madre sui gradini dove noi siamo seduti ed arrossiamo come dei peperoni.

''Si''   ''No signora stia tranquilla'' rispondiamo all'unisono io e Raul. Ci giriamo guardandoci perplessi. Gli lancio un'occhiataccia e lui scrolla le spalle come per dire che è vero che ha interrotto qualcosa.

''Comunque sia mi spiace, ma stiamo proprio per andare'' nel frattempo guardo l'orario sul mio cellulare, è mezzanotte, non pensavo che il tempo fosse passato così in fretta. Eppure non abbiamo fatto nulla di particolare, al di fuori di stare seduti sui gradini a parlare. Adesso fa capolinea anche il padre di Raul che carica tutte le valige nella loro macchina grande e nera.

''Ciao Amber, mi spiace ma vi dovete salutare proprio adesso'' mi stringe la mano suo padre ed io lo saluto abbastanza cordialmente. Quando finalmente loro salgono in auto, io ed il mio migliore amico restiamo soli.

''Allora -si gratta la nuca- tua madre ti verrà a prendere a momenti?'' sospiro sconfitta.

''Si, verrà tra poco, l'ho avvisata tramite sms'' passo il mio peso da un piede all'altro.

''Bene''

''Perfetto'' rispondo di rimando.

Fate qualcosa per salvare la situazione! Vi stavate per baciare poco fa!

''Allora ci vediamo tra due settimane?'' chiede lui ovvio.

''Eh già'' proferisco fredda. Non mi piace per niente come si stanno svolgendo le cose adesso.

Dietro le nostre spalle il padre di Raul suona il clacson, segno che ci dobbiamo dare una mossa. Di male in peggio.

''Dai piccola, vieni qui'' PICCOLA. MI HA CHIAMATA PICCOLA.

Sorrido immediatamente come un'ebete e mi faccio stringere da lui. Mi accarezza la schiena ed io cerco di imprimere nei miei ricordi il suo profumo dolce e la sua voce adesso che mi ha dato questo soprannome. Potrei abituarmi ad essere chiamata così da lui per tutta la vita. Non mi dispiacerebbe affatto, no.

Prendo un grosso respiro quando ci stacchiamo e ci dedichiamo altro tempo per guardarci negli occhi. Sto per piangere, me lo sento. Il labbro inferiore sta tremando e guardo al cielo scacciando le lacrime. Ma nulla da fare.

Lui se ne accorge. ''Oddio ma quanto sei dolceee!'' mi alza da terra.

''Sei bellissima'' mi stringe ancora più forte come se fossi una bambola di pezza.

''E mia'' mi fa girare vorticosamente. Una volta a terra mi asciugo con il dorso della mano la lacrima.

''Stai attento per favore e avvisami di tutto: quando arrivi, quando vai al mare, quando esci. Divertiti, anche senza di me'' ci abbracciamo un'ultima volta. Appoggio la testa contro il petto, voglio rimanere così per sempre. Non posso crederci che non potrò sentire la sua voce, vedere i suoi occhi e sentire il calore del suo corpo per due settimane.

''Certo. Ti amo'' Lo ha detto di nuovo.

''Ti amo'' ripete una seconda volta.

''Ti amo Amber, per davvero'' una terza volta.

''Ti amo proprio in quel senso, dimmi che ricambi per favore'' quella che sembra essere la felicità, si para proprio all'altezza del mio cuore.

''Ti amo anche io Raul'' e se ne va salendo nella macchina, rivolgendomi l'ultimo sguardo dal finestrino. Vivo questi ultimi minuti come a rallentatore. Le ruote della macchina molto lentamente iniziano a muoversi. Raul mi sorride dal finestrino mentre un'ennesima lacrima varca la mia guancia rosea. Alzo la mano per salutarlo quando la macchina imbocca la strada. Mi saluta anche lui di rimando con il gesto della mano. Dopo pochi secondi sono da sola che osservo quel puntino nero allontanarsi.

SPAZIO AUTRICE.

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!

Questa è stata la mia reazione una volta terminato il capitolo. Non trovate sia la cosa più dolce che abbiate mai letto? Io si, mi stanno venendo le carie.
Mi spiace per voi but dovrete aspettare ancora un po' per leggere del bacio, come è giusto che sia. Io ho aspettato esattamente due settimane per baciare Raul e quindi lo stesso vale per voi muhahaha. Non ammazzatemi, vi amo :)

Alla prossima, baci!


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