CAPITOLO 39
Tutte le volte che le dico che voglio di più, lei chiude quella porta.
Lei non ha paura di attirare tutta l'attenzione
lei non ha paura di fare pazzie
lei non ha paura dei film horror
ma lei è terrorizzata al pensiero di innamorarsi. -She's not afraid, One Direction.
Il mio telefono trilla facendo scoppiare quella bolla triste che mi stava circondando. Penso di aver passato tutto il giorno a letto, non so nemmeno che ore sono. Mi passo svogliatamente una mano sul viso e controllo l'orario sul mio cellulare che sta ancora squillando. Sono le quattro del pomeriggio. Ma ho mangiato a pranzo? Non ricordo cavolo!
''Greg dimmi, che c'è?'' so che non dovrei risponderlo così, sarà sicuramente ancora preoccupato per me. Non ho neanche avuto la forza di farmi sentire dopo tutti quei messaggi e le chiamate perse. Che pessima cugina ed amica che sono, non ho risposto a nessuno.
''Ah finalmente risento la tua voce, si può sapere che cavolo è successo in questi giorni? Sei completamente sparita. So che hai fatto il tuo ultimo accesso su Whatsapp ieri, ma perché mi hai ignorato?'' me l'aspettavo una sgridata del genere, d'altronde me la merito.
''Non posso spiegarti via cellulare, è una storia molto lunga. Sono stata poco bene'' gli dico sapendo comunque che non gli rivelerò tutti i dettagli, mai e poi mai.
''Bene, allora ci vediamo oggi pomeriggio. Alle sei in villa.'' risponde con un tono che non ammette diniego.
''Non credo che ce la faccio ad uscire di casa'' sospiro sconfitta.
''E invece ce la fai. Anzi, sai che c'è? Invito anche Rose, in questi giorni che sei stata assente ho parlato con lei. E' molto preoccupata'' esco di scatto dal letto. Era quello che mi serviva, mi manca molto la mia migliore amica.
''Ci sto. Per caso verrà anche Martina? Sai che quelle due si odiano'' riferisco tutta pimpante mentre mi fiondo nel bagno. Apro il getto d'acqua per fare una doccia rinfrescante.
''No..non mi pare, oggi doveva uscire con quel tizio con cui si sta frequentando'' mi mordo il labbro inferiore alla notizia. Quale tizio? Io non ne so nulla. Fino a pochi secondi fa pensavo che Martina avesse una vita sociale morta.
''Non so di cosa tu stia parlando, Greg'' mi sfilo i vestiti bloccando il cellulare tra l'orecchio e la spalla.
''Ma come? Non te ne ha parlato? Si frequentano già da un mese ormai, quello con cui ha limonato per ore. Scusami, mi sfugge il nome'' mi sprofonda il cuore nel petto come se fosse un ascensore. E' già da tempo dunque che questa cosa va avanti. Per quale motivo ne ha parlato con mio cugino e non con me che sono la sua migliore amica? Non pensavo si trovasse di più con lui. E la notizia non è neanche del periodo in cui sono stata assente, è proprio lei che ha evitato di dirmelo, anche se ci siamo viste. Adesso che ci penso bene, quando ho riacceso il cellulare, da parte sua ho trovato solo un misero messaggio in cui mi salutava. Che forse sta cambiando qualcosa nel nostro rapporto e io non me ne sono accorta? Ma perché finisco di rendermi conto delle situazioni solo quando è troppo tardi?
Perché sei completamente immersa nel mondo delle nuvole.
Tutta pensierosa attacco mio cugino e mi lavo. L'acqua serve a farmi calmare ed accantonare il problema. Lo risolverò un altro giorno, adesso devo riconquistare Greg e Rose.
Una volta che li incontro spiego loro tutto quello che è successo in questi giorni, cosa ho fatto, e perché sono stata portata a fare determinate azioni. Rose è su tutte le furie per il fatto che mi sono fatta abbindolare in questa maniera da uno come Vincent. Continua a ripetermi 'te l'avevo detto', ma solo lei sa sul serio quanto è grave la cosa. Se adesso fossimo da sole me ne avrebbe dette delle belle, ma so che si sta sforzando a mantenere il segreto e a non far uscire da quella sua bocca carnosa qualche aneddoto che potrebbe ricollegarsi al fatto che ho scopato con il mio ex. Greg invece se ne sta tranquillo, ascolta la mia rabbia e di tanto in tanto annuncia quanto sia felice del fatto che sia completamente finita.
Stavolta per sempre. Sento che non potrò mai più pensare a Vincent come un tempo, se adesso me lo ritrovassi davanti non riuscirei neanche a guardarlo negli occhi. Mi ha talmente disgustata tutto quello che ha detto, che nel momento in cui mi ha chiamata 'puttana' so di aver toccato il fondo. E lo supererei anche se decidessi di stare comunque dietro di lui.
Da lontano incontriamo Andrew, stavolta non sono così tesa vedendolo. Infatti appena siamo faccia a faccia, saluta tutti cordialmente e ci mettiamo a parlare del più e del meno. Quando la conversazione si sta spostando su Vincent, so di dovermi allontanare da Greg per non fargli scoprire nulla. Dunque Greg e Rose si fanno una passeggiata e io rimango da sola con Andrew. Però, prima che Rose se ne vada, mi afferra per un gomito e mi dice che Andrew è molto carino e forse gli dovrei dare una possibilità. Rimango un po' spiazzata da quella sua affermazione, non avevo mai sul serio pensato a me ed Andrew insieme. E' un bel ragazzo, non c'è che dire, ma con tutta la delusione provata, non sono neanche in grado di fantasticarci su.
''Allora, lo hai più risentito da quando è successo quel casino sul gruppo?'' mi chiede, sembra davvero curioso di tutta questa faccenda. Mi fa piacere che lui si interessi della mia vita, mi fa sentire in un certo senso al centro dell'attenzione.
''Si purtroppo, l'ho contattato pochi giorni fa, volevo parlargli per l'ultima volta. Ma non è andata bene, mi ha chiamata puttana e ha ammesso che per lui era solo un gioco'' rilascio un sospiro molto lungo. Me ne sono talmente fatta una ragione in queste ore, che neanche più un velo di umidità si para davanti ai miei occhi quando ci penso o ne parlo. L'ho semplicemente accettato, ho accettato il fatto che sono stata stupida a dare tutta me stessa ad un verme schifoso.
''Mi dispiace, devo essere onesto. Anche se noi siamo ritornati amici, continuo a pensare che sia un maiale. Ha davvero commesso un errore grave, nessuna ragazza si merita di essere trattata così. Sopratutto non una così bella sia esteticamente che di carattere'' ridacchio arrossendo. Non mi aspettavo che fosse capace di farmi complimenti anche dal vivo. Sono stata abituata al fatto che me li facesse solo tramite messaggi. Il fatto che lui sia ancora cotto di me mi fa sorridere. E non demorde, sembra abbastanza deciso a volermi come sua ragazza. Forse perché è tra i pochi che mi ha mostrato così tanta convinzione, ma adesso mi sento strana in sua presenza. Mi sento ancora di più strana dal momento che sto pensando sul serio a me ed Andrew come coppia.
''Mi lusinghi'' scherzo ma mi ferma di colpo afferrandomi il braccio.
''Amber, guardami bene negli occhi. Io non ce la faccio più ad aspettare, muoio dalla voglia di averti mia. Sono mesi che ti faccio la corte, voglio solo che tu sappia che di me ti puoi fidare. Sono sempre stato onesto con le persone, non nascondo mai la verità. Penso di essere quello che cerchi. Dammi una possibilità. Lascia che mi avvicini a te'' mi accarezza una spalla e avanza verso il mio corpo. Mi immobilizzo al pensiero che possa farmi qualcosa.
''Anche io voglio essere sincera con te. Mi sei stato di grande aiuto e sei un bel ragazzo. Ma io non sono pronta, sono ancora nel pieno di una rottura che mi ha fatto molto male. Non ho il coraggio di ricominciare con qualcuno, chiunque esso sia. Non sei tu il problema, credimi. Solo che mi è difficile riporre, di nuovo, tutta me stessa e il mio cuore, in qualcuno. Ho paura che quel qualcuno mi possa far soffrire come ha fatto precedentemente Vincent. E non voglio più sentirmi in quel modo. Se per non sentirmici non devo più affezionarmi alle persone, allora lo farò. Cercherò di non affezionarmi più a nessuno per non deludere le mie aspettative''
Da quand'è che ho iniziato a fare questi discorsi ad alta voce?
Probabilmente non si aspettava un rifiuto, perché sembra abbastanza sorpreso, in quanto fa per aprire bocca ma la richiude subito dopo non trovando le parole adatte.
''Voglio solo farti capire che almeno devi provare ad andare avanti'' tenta di nuovo di persuadermi. Scuoto la testa da destra e sinistra in senso di negazione.
''Andrò avanti col tempo, quando me la sentirò io. Tu per adesso puoi solo che aspettare e quando sarò pronta a ricominciare con qualcuno, vedrò se darti una possibilità. Ti prego di comprendermi, è difficile per me''
Senza rispondere mi afferra di nuovo il braccio, solo con una presa più ferrea e decisa. Mi brucia quasi al tatto e non so quali siano le sue intenzioni. Inizio ad indietreggiare, ma lui che ha più forza di me, mi attrae a lui velocemente. Sembra che inizialmente voglia stringermi in un abbraccio, ma poi, in modo brusco e forzato, unisce le mie labbra con le sue. Nel momento in cui succede non capisco nulla, nemmeno dove mi trovo. Spinge la sua lingua in bocca, sento a malapena il gusto insolito delle sue labbra. Non mi piace per nulla come bacia e neanche il sapore che ha. La rabbia si insinua sotto la mia pelle nel momento in cui mi rendo conto che mi ha appena mancata di rispetto, anche lui, baciandomi contro la mia volontà.
Se primo era immobile, adesso gli metto le mani sul petto e lo spingo lontano. Fa per prendermi di nuovo nella sua stretta, ma mi divincolo fino ad allontanarmi di qualche metro.
''E tu eri quello di cui io mi potevo fidare? Vai al diavolo anche tu! Andate al diavolo tutti!'' urlo. Vorrei avvicinarmi per tirargli un ceffone, ma ho paura che mi riesca a bloccare nuovamente. Quindi giro i tacchi e me ne vado piangendo. Non so nemmeno quando ho iniziato a piangere. L'unica cosa certa è che è stato il bacio più brutto che io avessi mai potuto dare in diciassette anni di vita. Soprattutto perché è stato forzato. Non credevo che Andrew potesse arrivare fino a questo punto; ma a quanto pare non ho mai capito nulla di ragazzi. Estraggo velocemente il cellulare dalla tasca del mio pantaloncino e digito due messaggi.
Messaggio a Raul: ''Andrew mi ha appena baciata, mi sono sentita una schifo. Ancora una volta i ragazzi mi usano come se fossi un oggetto..''
Messaggio a Vincent: ''Mi ero ripromessa di non scriverti più, ma devi assolutamente sapere l'ultima e fresca notizia. Quel cretino del tuo amico, Andrew, mi ha baciata poco fa. So che la cosa non ti interessa più, ma mi ha fatto davvero rivoltare lo stomaco. Giusto per farti capire che non mentivo quando ti dicevo che se altre labbra mi avrebbero baciata, al di fuori delle tue, non mi sarebbe piaciuto. E oggi ne ho avuto la prova. Hai sbagliato a giocare con la sottoscritta, perché in futuro non troverai mai una ragazza che ti possa amare come ho fatto io''
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