CAPITOLO 24
Credo di sapere che lei non mi ama
è per questo che cazzeggio in giro
Ti voglio
il tuo corpo
ti voglio
il tuo corpo sopra il mio -She don't love me, Zayn Malik.
Mi strofino gli occhi cercando di rimanere sveglia. Nonostante il sonno oggi sono così felice; questa notte sono rimasta sveglia fino alle due o alle tre per parlare a telefono con Vincent.
Ricordo la mia stanza buia e i nostri bisbigli nella notte, il mio sorriso ad ogni cosa dolce che mi ha detto; gli sbadigli di Vincent mescolati alla sua voce impastata dal sonno.
E' così bello quando la sua voce diventa così calma e pacata e non posso fare a meno di immaginarlo come un angelo quando dorme, chiudendo quelle sue perle color verde.
''Wilson! La scuola non è il luogo adatto per fare un sonnellino!!''
Alzo di scatto la testa da sopra al banco sentendo nominare il mio cognome. Sbattendo più volte le palpebre mi rendo conto che non sono più sotto le mie calde coperte a dire a Vincent che lo amo, bensì sono in classe e la mia prof di moda mi ha appena richiamata.
Mi metto sull'attenti drizzando la schiena e mi scuso velocemente con la mia preferita e giovane professoressa.
''Hai capito almeno cosa stavo dicendo?'' mi chiede severa. Non l'avevo mai vista così, di solito è sempre solare e cordiale. Non vorrei aver provocato in lei quest'improvviso cambiamento di umore, né tantomeno voglio che pensi che io non sia una brava studentessa, o che non presti attenzione alle sue lezioni.
In realtà è proprio il contrario, adoro la sua materia, il suo modo di spiegare e il suo essere comprensivo; come adoro anche studiare ed essere la prima tra le mie compagne. Mi dispiacerebbe troppo se per colpa del sonno avessi dato di me un'impressione sbagliata.
''Emh..si certo'' rispondo titubante pregando che vada avanti con il suo discorso e non si soffermi sulla mia bugia.
''Allora di cosa stavo parlando?'' fa qualche passo avanti per la piccola aula provocando un forte rumore con quei suoi stivaletti neri, ed incrocia le braccia proprio sotto al suo prosperoso seno.
''Di.. -rivolgo uno sguardo alla mia migliore amica Rose, ma scrolla le spalle per dirmi che non ne ha la minima idea, così che mi arrendo- non lo so prof, non vi stavo seguendo'' ammetto e provoco una risata generale da parte di tutta la classe. Mi giro in imbarazzo e tutte le mie compagne mi guardano come se fossi un pagliaccio.
Che schifo stare in una classe di sole femmine che non sono altro che delle pettegole.
''Eppure ti dovrebbe interessare Amber..vi stavo annunciando che per motivi di organizzazione e tempo ristretto, la sfilata è stata rimandata all'anno prossimo circa'' dichiara la professoressa e sbarro gli occhi.
Come rimandata? Tutti i sacrifici che ho fatto per finire in fretta la mia minigonna sono stati invano?
''Ma come? Ho lavorato così duramente per questa sfilata, mi sono divisa in due per portare il mio lavoro al termine al più presto possibile..'' dico sconsolata e mi rivolge un sorriso di consolazione, bello e luminoso.
''Mi spiace, anche le altre ragazze che dovevano sfilare sono rimaste deluse da questa notizia'' si accomoda di nuovo al suo posto dietro la cattedra e proprio quando sta per aprire di nuovo bocca, suona la campanella.
''Bene ragazze, finalmente potete andare a casa a riposarvi -mi rivolge uno sguardo fugace- ci vediamo martedì in cui abbiamo due ore, arrivederci'' dice tutta spigliata mentre scappa letteralmente dalla nostra classe con la sua valigetta in una mano, e la borsa marrone ed ampia nell'altra.
''Su andiamo che ho fame'' esordisce Rose, mentre si sistema il suo zaino rosa fluo in spalla ed usciamo velocemente dall'aula e dall'istituto.
Appena varco il cancello il mio cuore si riempie di gioia e corro incontro a Vincent che mi è venuto a prendere fuori scuola insieme al suo amico Marius.
Saluto con un cenno della mano il ragazzo al suo fianco, molto più alto di lui ed abbastanza in carne, se non obeso. Mi ricorda un armadio. Dopodiché getto le braccia al collo del mio ragazzo che mi stringe forte a sé.
Sono molto felice che mi sia venuta a prendere, così sfrutta il tempo che ha a disposizione la mattina, dato che non frequenta la scuola.
Purtroppo però non possiamo stare a distanza ravvicinata, perché più ci allontaniamo dalla mia scuola, più ci avviciniamo alla lunga strada che segue, tempestata di negozi, tra cui quello di mia madre e mio padre.
Mi fa abbastanza tristezza sapere che non posso tenere stretta la sua mano nella mia, camminare vicini, abbracciati, come una coppia normale. Ma dopotutto noi non lo siamo, non siamo una coppia normale, agli occhi della gente dobbiamo solo che essere sconosciuti.
Mi perdo nel vuoto pensando al fatto che non è giusto che mi sia stato vietato della mia famiglia di frequentare Vincent; al fatto che non è giusto che loro debbano comandare i miei sentimenti, al fatto che è difficile ogni volta far finta di niente, nasconderci agli occhi degli altri, e pianificare uscite clandestine .
Mio padre nei dintorni ha addirittura incaricato i suoi amici di portargli la spia, se mi intravedono da sola con un ragazzo, assurdo!
Non è giusto che io sia controllata perennemente, che non mi sia mai concesso niente, che mi credono ancora una bambina; ma allo stesso tempo è giusto che io continui per la mia strada fregandomene degli altri, rischiando anche la mia vita, pur di stare con la persona che amo.
E quindi sì, continuo ad essere felice, anche per questo poco tratto condiviso con lui nonostante non possiamo baciarci o altro, ma solo parlare.
''La sfilata è stata rimandata'' interrompo il silenzio.
''Ah peccato, mi sarebbe piaciuto vedere la tua bellezza su una passerella'' mi guarda ed io arrossisco.
''Comunque domani che è sabato che si fa?'' gli chiedo dopo vari minuti.
''Emh.. -si avvicina di più a me sussurrandomi all'orecchio- stavo pensando alla mia idea dell'altra volta di strusciarci senza intimo''
Basta un attimo per farmi andare a fuoco e nel panico nello stesso momento. Menomale che il suo amico Marius cammina ben distante da noi, e non può sentire.
Mi fermo di scatto ''Vincent e se poi entri dentro?'' chiedo allarmata cercando di non far sentire niente alle persone.
''Speriamo che non entra'' mi rivolge uno sguardo malizioso e pronuncia quelle parole con una tale calma che mi manda su tutte le furie. Merda no! Non entrerà da nessuna parte. Non voglio perdere la mia verginità.
''Non voglio perdere la verginità'' gli dico decisa la frase che poco fa ho ripetuto nella mia mente.
''E se la perdi dietro?'' chiede con un'espressione indecifrabile. Ma dico è cretino? Adesso siamo passati al sesso anale?
''E se domani invece di fare queste porcate non usciamo con il tuo amico dell'altra volta e con la sua fidanzata?'' magari invito anche Martina che non la vedo da tanto.
Ci riflette su e biascicando un flebile: ''Va bene'' mi fa girare per farmi notare che sono arrivata a destinazione e quindi ci dobbiamo per forza salutare. Lo saluto con un veloce abbraccio senza farmi notare da nessuno. Ringrazio Dio di non avermi fatto continuare la conversazione con lui, solo le due paroline: 'sesso anale', mi fanno drizzare tutti i peli.
–
Il pomeriggio dopo aver fatto i compiti per il giorno successivo, sono in videochiamata con Raul su Skype.
''Comunque, Giselle? Novità?'' gli chiedo dal momento che da quando ho avuto il confronto con lei non mi ha fatto sapere più niente.
''Non la sento da un po', se mi va la contatterò tra qualche giorno'' dice e non sembra per niente averla presa male. Non è abbattuto o triste di questo fatto.
''Te l'ho detto, le persone inutili se ne vanno da sole'' ho un'aria trionfante mentre guardo bene la sua figura attraverso il mio monitor.
''Anzi no, cambio di idea: se non mi contatta lei, può anche andare a farsi benedire!'' non l'ha presa per niente male, al contrario. ''Che poi sono sempre sfigato, sempre in relazioni di merda finisco'' continua.
''Sinceramente, se stai parlando di relazioni futili come questa avuta con Giselle, meglio rimanere da soli'' mi sporgo più sulla scrivania avvicinandomi alla videocamera.
Sembra perso a guardare qualcosa in basso, infatti mi risponde dopo qualche secondo, e solo quando abbasso anch'io lo sguardo, mi copro la scollatura.
''Ma infatti adesso non cerco niente di serio, lo dico stesso io. Più che altro se è qualcosa di serio che ci sia sempre un po' di libertà'' si riferisce ai rapporti che ultimamente sembrano andare di moda: il ragazzo possessivo e stronzo che mette divieti, e la ragazza stupida che non si ribella e sta ai suoi ordini.
Riferimenti puramente casuali, eh mia cara Amber?
''Per l'amore si soffre tanto'' dico debolmente ricordando tutto quello che ho passato per Vincent: le lacrime, le discussioni, i tagli, le insicurezze, gli sbagli. Ma nonostante il nostro sia un rapporto così travagliato, io rifarei tutto questo, ripercorrei tutto il nostro percorso.
''Io ho sofferto sono una volta, e poi a tutte le altre sono rimasto indifferente'' ciò che dice mi fa capire molto di lui.
Che forse abbia amato ardentemente e veramente una sola ragazza nella sua vita, e ridotto a brandelli da quell'amore abbia smesso di provare sentimenti per le successive ragazze?
E queste ragazze non sono mai state importanti per lui?
E' tutta una finzione? I suoi sentimenti lo sono?
Anche Giselle è stata usata come passatempo da lui?
RAUL'S POV
''Io ho sofferto solo una volta, e poi a tutte le altre sono rimasto indifferente'' una semplice frase, che scatena in me tutto il mio passato.
Cazzo è difficile definirla il mio passato, dal momento che la voglio nel mio presente, e perché no, anche nel mio futuro. Ed è proprio vero quello che ho detto, forse è una delle cose più sincere che abbia mai riferito alla mia migliore amica.
Ho amato sempre e solo lei: Alexa Young.
Ci siamo conosciuti un anno fa in vacanza, e la sera stessa siamo subito usciti. Il secondo giorno invece lei mi diede il mio primo bacio, posso ancora rammentare le sue labbra carnose sulle mie, il loro buon sapore. Abbiamo passato la nostra vacanza stando in acqua, facendo lunghe passeggiate; ricordo ancora quando tutta intrepida mi portava in luoghi isolati, dato che conosceva già a memoria il villaggio in cui eravamo in vacanza.
La nostra era una relazione a distanza, e si sa che vivere questo tipo di amore è abbastanza difficile e rischioso.
Quando tornò a casa sua, dopo due giorni mi lasciò; non volevo accettare il fatto che lei fosse solo il mio amore estivo, che fosse stata mia solo per l'estate. Perciò che dopo una settimana ci riprovai, dicendole che sarei stato disposto ad andare da lei ogni fine settimana, ma mi lasciò di nuovo.
Da ragazzo determinato che sono, non mi sono mai arreso con lei, è stata la prima ed unica ragazza di cui io mi sia mai innamorato, ma soprattutto l'attrazione fisica era molto forte. Lei è davvero bellissima, e fin dal primo momento in cui ho incrociato il suo sguardo, ha fatto breccia nel mio cuore ed io ci sono rimasto sotto.
Forse per lei ero solo una cotta, chi lo sa.
Non mi spiego ancora il motivo per cui solo io ero disposto a fare grandi sacrifici pur di averla al mio fianco, pur di rivedere quei suoi occhi azzurri intensi; e lei che invece fino ad adesso ha sempre rifiutato i miei sforzi.
E' passato effettivamente un anno, ed Alexa è ancora presente nella mia testa, mi tormenta ancora. L'anno scorso ho vissuto davvero un periodo di merda, ero super timido, poco felice, ed estremamente chiuso in me stesso, non parlavo con nessuno, ma a lei piaceva questo mio carattere. Ed è solo grazie ad Alexa se mi sono aperto un po' di più; mi faceva sentire così bene, era l'unica a riuscirci, e forse è anche per questo se non riesco a rinunciarvi.
Non potrò scordare mai il periodo di Pasqua in cui a distanza di mesi avevamo iniziato a sentirci di nuovo, parlavamo sempre, e questo mi dava più speranza e sicurezza; finché un giorno non mi disse che fremeva dalla voglia di vedermi, mi aveva invitato a casa sua, mi avrebbe fatto visitare il luogo e sarei rimasto a dormire da lei.
Lei ci sperava molto, è vero, ma io stavo perdendo la testa all'idea. Stavo perdendo la testa all'idea di rivederla dopo tanto tempo. All'idea di memorizzare ogni singolo posto del suo paese, e della sua abitazione. All'idea di risentire la sua voce, il sapore delle sue labbra, e il profumo dei suoi capelli biondi. Impazzivo all'idea di conoscere i suoi genitori, di pranzare e cenare con lei, e magari nel pomeriggio di spingerla nella sua camera, buttarla sul suo letto, e farla mia.
Ma tutto andò in fumo, i miei sogni, i miei filmini, la mia speranza, e la mia felicità, quando i miei genitori non acconsentirono a tutto ciò. Frustato ed abbattuto le diedi questa notizia, poi non ebbi più sue notizie; fin quando non scoprii grazie ai social network che si fidanzò.
La consapevolezza che lei è riuscita ad andare avanti, e che non mi ama, mi ha ucciso.
Da quel momento ho iniziato a non credere più a niente, a fumare tantissimo nell'intento di farmi andare in pappa il cervello, così da non pensarla costantemente. Ma quella biondina ormai è il mio punto fisso, ed è sempre lei il motivo per cui cazzeggio in giro, per cui ho queste relazioni insensate di cui non mi importa un fico secco.
Un giorno sarò felice di raccontare questa storia ad Amber, ma penso che abbia già capito; lo deduco dal modo in cui il suo sguardo è perso nel vuoto, e dalla sue sopracciglia arcuate che ora sono aggrottate.
''Anche io con i miei ex rimanevo indifferente'' si riprende dal suo stato di trance e porta i suoi occhi color cioccolato nei miei. Ha un'espressione indecifrabile.
''Ma ora fortunatamente hai Vincent. Beato lui, ce l'avessi io una ragazza come te'' dico fantasticando sul fatto di avere Amber come mia ragazza. Non sarebbe come Alexa è vero, ma lei è così buona.
Ci immagino come due ragazzi affiatati, impegnati in una relazione che si basa sulla libertà, comprensione, e divertimento, essendo anche migliori amici. Io di certo non la farei soffrire, potremmo condividere gli stessi ideali, inoltre siamo caratterialmente uguali.
''A proposito di luii -inizia a torturarsi le mani- stamattina mi ha proposto di sverginarmi da dietro'' mi stupisco sempre per la sua infinita schiettezza.
''Ti vuole sverginare analmente?'' ripeto per darmi la certezza di aver sentito bene, ed esce spontanea una risatina isterica. Magari ho sentito male, magari è solo il microfono incorporato alla sua webcam che..CAZZO NO! NON PUÒ FARE SUL SERIO.
Annuisce ed io mi passo una mano tra i capelli. C'è una tale tensione nell'aria.
''Ma fa malissimo, il sesso anale richiede creme fatte apposta, o lui dovrebbe infilare la lingua lì dentro'' dico anch'io schietto sorvolando l'immenso disgusto.
''Potevi anche manomettere questi dettagli'' la sua faccia è completamente sconvolta.
''Oppure tu gli dovresti sputare sul membro'' continuo ridendo solo per vedere ancora ed ancora quella sua espressione buffa. Amber è la migliore per quanto riguarda le espressioni facciali.
Dopo qualche secondo mi sto praticamente mantenendo la pancia per le troppe risate, e lei mette il broncio. Porta le sue braccia sotto il petto, risaltando il suo seno e fa la finta offesa.
E' davvero bellissima, sembra una bambina, poche volte ho avuto l'onore di guardare questo suo lato dolce. Spero di rivederlo ancora in futuro.
''I video porno ti acculturano su questo?'' alza un sopracciglio e mantiene ancora le braccia nella posizione di prima.
''Non solo quello'' cerco di fare il misterioso, la sua espressione cambia. Lei è sempre così curiosa ed io sono pane per i suoi denti.
''E cosa?'' insiste.
Mugolo e mi sfrego il mento con le dita a mo' di pensatore. Faccio passare altro tempo e questo ne risente per la sua poca pazienza. Dopo qualche minaccia e svariati: 'E daii' ripetuti in continuazione, parlo.
''Puoi arrivarci facilmente, non ho mai leccato lì, sia chiaro'' chissà quante bestemmie mi sta lanciando della sua mente.
''Cosa significa? Spara..muoviti! Tu hai sputato sopra..'' inizia a chiedere tutta allarmata. La fermo.
''Non sono gay'' affermo ridendo. Questa ragazza mi farà morire dalle risate uno di questi giorni.
''No intendevo sopra il tuo'' si fa scappare una risatina, nonostante la sua voglia di uccidermi persista. E' un suono così soave.
''No maii! Bleah -riprendo il respiro per le troppe risate- ne inizi a sapere di più quando..'' rimango la frase in sospeso.
''Quando? Quando cosa? Oltre ai video porno cos'altro ci sta?''
Dopo varie supplice finalmente confesso.
''Si inizia ad essere più esperti su queste cose, quando vengono fatte. Ho avuto già la mia prima volta Amber.'' cerco di sembrare più serio possibile ma la sua faccia che è sbiancata non me lo permette.
''Cooosa??'' urla.
''Eh'' rispondo solamente e mi mordo l'interno guancia per non scoppiarle a ridere in faccia.
''Veramente?'' mi chiede, a momenti gli occhi escono fuori dalle orbite.
''No'' libero finalmente la fragorosa risata che minacciava di uscire da fin troppo tempo e lei mi bestemmia contro, facendo poi un grande sospiro.
''Sono stufa, adesso mi dici come fai ad essere esperto di queste cose si o no?''
''You porn'' rispondo ovvio ed in cambio lei mi trucida con lo sguardo.
''Ti devo spiegare che un po' la cosa mi rattrista, io e la biondina sexy, che si chiama Alexa, lo stavamo per fare'' mi sforzo di non farle capire quanto in realtà io ci stia male.
Non credo sia il momento per rivelare la completa storia alla mia migliore amica. Per ora voglio ancora nascondere Alexa a qualsiasi persona, e tenerla viva solo nella mia mente e nel mio cuore.
''Oddio che bello'' il suo sguardo malizioso mi distrae dai miei pensieri e la vedo battere le mani entusiasta.
''E' troppo bella lei, solo che mentre le stavo sbottonando il reggiseno spunta suo fratello; praticamente rimane lei sopra di me, ed io con una mega erezione'' ridacchio per quanto è stata buffa quella scena, ma queste parole vorrei non averle mai pronunciate dato che ora hanno fatto risalire tutti i ricordi.
Ricordi di quando la luce fioca della sua lampada sul suo comò illuminava la sua stanzetta buia. Ricordi di quando si udivano solo i nostri respiri e lo schiocco delle nostre labbra che si scontravano appassionatamente. Ricordi di quando ho potuto sfiorare la sua candida pelle, fino a risalire ai ganci del reggiseno che conteneva a malapena la sua quarta taglia.
''Non me lo aspettavo da te'' mi distrae di nuovo dai miei pensieri e non so se è una cosa buona o meno.
''Io sono carino e coccoloso -dico con la voce da ebete per cui lei ridacchia- ma se mi faccio prendere..'' arrossisco visibilmente.
''Ovviamente quando vi fate prendere non si capisce più niente. Ricordo Vincent che mi aveva detto che la prima volta che mi stava toccando il seno, quando ha aperto gli occhi si è ritrovato con la mano lì senza manco saperlo'' stavolta è lei ad arrossire, ed io sento di nuovo quel fastidio che non mi dà pace ogni volta che si parla di cose intime tra loro due: la gelosia.
SPAZIO AUTRICE.
Salve gente! Sono di nuovo ritornata con uno spazio autrice, finalmente. Allora siamo arrivati al punto di scoprire chi è questa misteriosa ragazza che Raul dice di amare. E grazie a questa scoperta, si è rilevato il motivo per cui fuma canne fino a stare male.
Cosa pensate di questo capitolo? Di Alexa? E del comportamento di Raul?
Fatemi sapere se la storia vi sta continuando a piacere, ditemi se ci sono eventuali errori, e cose che forse dovrei approfondire o migliorare. Accetto tutto.
Un'ultima cosa, qualcuno di voi sarebbe tanto gentile da farmi pubblicità? Non so.. magari anche delle vostre amiche che leggono, ovviamente solo se vi fa piacere, io ne sarei molto grata.
Ringrazio come sempre tutti, alla prossima, baciii!
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