CAPITOLO 15
Avida,
sai che sono avida di amore,
ragazzo mi hai fatto provare cose che non avevo mai sentito prima,
l'ho reso ovvio bussando alla tua porta.
So che verrò stanotte, tu lo sai che accadrà;
non voglio negarlo più, sono stata in questa condizione.
Baby, sei fortunato perché sei con la migliore,
io sono avida, così avida,
non parlo di soldi, sono fisicamente ossessionata. -Greedy, Ariana Grande.
Tengo la testa chinata mentre mi perdo come al solito nei miei pensieri aspettando che un rumore di passi mi faccia alzare lo sguardo.
Tengo la testa chinata verso questo tavolino rotondo. Essa è sorretta dalle mia mani, come se queste ultime potessero impedire che per la pesantezza, la mia testa cada e crolli sotto quel macigno di problemi che me la rendono pesante, o che semplicemente mi provocano un forte mal di testa.
Mi massaggio le tempie per cercare di darmi sollievo, ed alzo lo sguardo quando sento finalmente dei passi avvicinarsi al mio tavolino; ma mi accorgo subito dopo che non sono della persona che sto aspettato, bensì sono i passi del cameriere del mio bar preferito. In fretta lo ringrazio e gli do i soldi per il mio tè fumante. Sorseggiandolo, bruciandomi inizialmente la lingua, mi immergo di nuovo nei miei pensieri.
Stamattina sono stata svegliata con la brutta notizia che mio cugino Greg ha la febbre a quaranta, e a quanto pare da stamattina ad adesso la situazione non è per niente migliorata. Già da una settimana lui non stava bene, sempre così fragile e senza forze, tutto dovuto alla sua depressione per colpa dei litigi con il suo migliore amico Emmanuel; non riusciva più a mettere sotto i denti qualcosa, e quello che mangiava lo rimetteva.
Per quanto riguarda me invece, la situazione con Vincent mi opprime, è talmente complicata da riempire quasi tutta la mia mente. E sto aspettando proprio lui, ho insistito tanto per darci appuntamento qui, dato che questo posto normalmente mi tranquillizza. Ma la testa mi scoppia ancora di più, ed oramai non so più se ce la farò a non cedere a lui per la millesima volta; tutto quello che voglio è solo riappacificarmi con Vincent, spero di riuscirci, a qualunque costo.
Sono disposta a tutto, ma se quel tutto non dipendesse solo dal mio comportamento? E se il motivo delle nostre continue litigate fosse quello che non mi ama più? In questo caso cosa potrei fare? Non posso di certo obbligarlo a stare con me; in questo caso, tutte le riappacificazioni di questo mondo non servirebbero più a nulla.
Sento il rumore della sedia stridere di fronte alla mia. Poco dopo le sue ginocchia vanno a sbattere contro le gambe del tavolino, fa quasi rovesciare la mia tazza di tè, la quale prendo immediatamente tra le mani. La porto alla mia bocca mentre mi decido a prestargli attenzione alzando lo sguardo. Mi accorgo subito che lui mi sta già fissando, così che smetto di guardarlo negli occhi, e faccio scendere il mio sguardo curioso sul suo petto ricoperto da un giubbotto blu scuro molto pesante, mentre i suoi arti inferiori sono coperti da un jeans. Strano da parte sua. Io invece questa sera sono vestita con un maglioncino rosa e sotto un jeans molto stretto.
''Hei'' cerco di essere carina nel tono di voce nonostante io sia molto insicura ed ansiosa. Il ticchettio della mia unghia smaltata sul tavolino lo risveglia dal suo stato di trance. Alza un sopracciglio come per dire: ' Ti aspetti che io ti risponda anche?'
Si brutto coglione, mi aspetto perlomeno che tu mi saluta. Hai accettato di incontrarmi, di certo non puoi stare muto come un pesce per tutto il tempo!
Dopo minuti che passano, e sguardi di fuoco, si ostina a non proferire parola. Mi sta sfidando?Accavallo le gambe e mi sporgo di più verso di lui.
''Cosa c'è Vincent? Cosa vuoi? Sei ancora arrabbiato per quella questione delle foto?'' abbassa lo sguardo ed incrocia le braccia al petto. E' la persona più immatura che io abbia mai conosciuto, come si fa a portare rancore per una sciocchezza del genere? Frustata e senza più alcuna scelta estraggo dalla mia tasca il mio Iphone, e cliccando sulla galleria metto le mie foto in intimo che ho scattato ieri. Ovviamente tra di loro non c'è nessuna foto del mio sesso, ma voglio prima provare a proporgli queste, per accontentarlo.
Quando glielo porgo, lui le guarda di sfuggita, e mi dice: ''Proprio come pensavo! Hai fatto di testa tua, non hai scattato le foto che volevo io, e proprio per questo non facciamo pace'' boccheggio. Vuole seriamente una foto del mio sesso? E poi cosa se ne deve fare? E' mai possibile che per stare con me ha bisogno di questo?
Mi sento offesa e presa in giro, mai nessuno mi ha ricattata in questo modo! Sarei una stupida se cedessi alle sue richieste, ma sembra non esserci un'alternativa.
''Oh avanti Vincent ti prego! Ho vergogna, non me la sento. Non puoi costringermi a fare una cosa del genere, è comunque la mia intimità! Esigi questo scatto come se fosse semplice mostrarti una cosa così personale ed imbarazzante, non sei tenuto ad avere una mia foto di questo tipo. Non è semplice come bere un bicchier d'acqua, lo vuoi capire o no?'' termino lo sproloquio a bassa voce. Già parlare di queste cose mi fa sentire la persona più schifosa del mondo, mi sento così nuda sotto le sue richieste.
''Non ti sto obbligando a farla, è solo quello che devi fare per ottenere la mia riappacificazione; sennò rimaniamo così senza parlarci'' è deciso e fermo sulla sua decisione.
''Posso farti cambiare idea? Non possiamo fare pace in un altro modo? Avanti, sembri così infantile. Per favore, non spingermi a farlo'' mi mordo il labbro inferiore nervosa per quello che mi porterà sicuramente a fare.
Dopo vari secondi scuote il capo, ed io mi rassegno.
E' troppo avido ed ossessionato, non è più il Vincent di tanto tempo fa; questa è una versione sicuramente peggiore, una versione che si fa trasportare dal desiderio di vedermi sotto una luce differente: quella della lussuria.
''Se faccio la foto adesso mi prometti che farai ritornare tutte le cose come prima?'' gli chiedo con non so quale coraggio cercando di giungere ad un compromesso.
Mi guarda come per dire 'Dove la vorresti fare adesso? Sei impazzita?'
Sono impazzita? Credo proprio di sì.
''No, l'hai avuta la possibilità di farla. Mi hai fatto passare lo sfizio, non la voglio più'' la sua frase aumenta il mio mal di testa. Ma perché diamine cambia idea così velocemente?
Quando si tratta di fare pace sono sempre io quella che fa di tutto per raggiungere un compromesso, mentre lui rimane lì, fermo nella situazione in cui ci troviamo; mi fa perdere tutte le speranze, bocciando ogni mia idea e scusa. Mi porto una mano tra i capelli frustata pensando al da farsi: ha detto che non vuole più quella determinata foto che mi mette i brividi, ma forse è solo un modo per vedere la mia reazione, e per ottenere quello che nega di volere. Dopotutto se lo faccio almeno so di averci provato e di aver esaudito tutti i suoi ''desideri'', così che non avrà più niente da ridere.
''Tu non mi rendi mai felice, quello che ti chiedo non lo fai mai'' inizia con le sue lamentele facendo la vittima. Io più decisa che mai, senza prestare minima attenzione alle sue parole, mi alzo di scatto dalla sedia e raggiungo il bagno del bar. Lo sto facendo sul serio? Fino a che punto posso fare ciò che vuole? Ne vale veramente la pena?
Fortunatamente il bagno delle donne è libero, e dunque non devo aspettare nessuna fila che potrebbe farmi cambiare idea, e farmi tornare indietro senza concludere niente.
Chiudo velocemente la porta dietro di me, e sedendomi con le cosce aperte sulla tazza del bagno, mi abbasso il jeans e le mie mutandine; scatto la foto senza pensarci più, sospirando subito dopo per la grande impresa appena fatta. Mi alzo i vestiti velocemente, ed aprendo la nostra chat di Whatsapp, gli invio la foto. In realtà, mi ci vuole molto per inviarla, per via della mia immensa vergogna che sto provando in questo momento. Ma alla fine mi decido, e clicco su 'Invia' chiudendo gli occhi.
Esco dal bagno e raggiungo il tavolino in cui lo vedo intento ad osservare lo schermo del suo cellulare. All'improvviso sento una vibrazione che mi fa sobbalzare, e che mi sta a significare che ho ricevuto un messaggio. Quando lo sblocco rimango perplessa nel vedere che il messaggio è proprio di Vincent, in cui in modo freddo mi ha risposto con 'Ok'.
Ripongo il cellulare nella tasca e mi siedo di nuovo attirando la sua attenzione. Lui mi guarda attentamente senza dire niente, e questo mi fa vergognare ancora di più, infatti sento che le mie guance stanno andando a fuoco. Vorrei tanto sapere cosa ne pensa a questo punto, ha fatto tutta questa questione e poi non dimostra un minimo di soddisfazione?
''Allora? Adesso possiamo fare pace?''
''Si, però prima devo scusarmi, mi sento un verme. Non volevo trattarti in quel modo o obbligarti a fare quella foto'' ammette lui guardandomi contrito, ed io spalanco la bocca.
Sento la rabbia pervadermi.
Senza spiegarmi nulla, mi lascia con la scusa di un problema grave nella sua famiglia, ignora ogni mio sforzo per stargli vicino; fa delle dimostrazioni di gelosia in pubblico, minacciando perfino il mio ex compagno delle medie con il suo schifoso coltellino. Ci rimettiamo insieme come se nulla fosse parlando di foto hot, pretende la foto della mia intimità, fa una questione per averla; solo dopo che mi ha fatta arrendere, e mi ha fatta sentire la persona più ripugnante dell'intero pianeta, si scusa.
Inspira Amber, non è così difficile.
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5.. basta così.
Lo vedo in difficoltà mentre cerca di spiccicare qualche altra parola, ma io lo aiuto interrompendolo. ''Non fa niente, ormai è fatta'' bofonchio quelle parole con un'estrema difficoltà. Tutto questo solo perché non voglio creare un'altra lite con lui. Assurdo!
Dopo le mie parole sembra subito più tranquillo, perciò che afferra le mie mani e le intreccia con le sue.
–
''Mi ha chiesto scusa'' continuo a parlare con Raul che ho chiamato prima, bisognosa della sua compagnia nel tragitto per casa mia, a termine dell'uscita con il mio ragazzo. Oramai è come una droga parlare tutti i giorni con lui, come sentire la sua dolce voce, o scherzare ridendo a crepapelle.
''Gentiluomo'' la sua voce è bassa come al solito ma fortunatamente lo riesco a sentire lo stesso.
''Come no'' alzo gli occhi al cielo.
''Povero dai, mi sembra il sottomesso della relazione vero?'' mi chiede ed io per poco non mi affogo con la mia stessa saliva per l'assurdità di quella domanda. Non ha capito niente di come stanno le cose dunque.
''Chi lui? Per niente. Non si fa mettere mai i piedi addosso, in realtà vogliamo tutti e due avere ragione'' chiarisco.
Ma alla fine la dai sempre vinta a lui! Ti arrendi alle sue parole.
''Ah meglio''
''Si, non mi piacciono i ragazzi che fanno tutto quello che una persona chiede, sembrano degli schiavi senza opinione'' mi esprimo e lo sento concordare con me.
''A te che tipo di ragazze piacciono?'' gli chiedo curiosa, chissà se potrei mai essere il suo tipo di ragazza. Perché ti interessa?
''Come te con i ragazzi, con cui parlare, ognuno ha la sua opinione, la si rispetta e ci si abitua a quella dell'altro'' dice ed io mi trovo perfettamente in accordo.
''Perfetto, sono felice che la pensi come me'' ammetto sinceramente.
''Era scontano'' risponde ridacchiando ed io sorrido.
''I gemelli yee!'' continua lui euforico ed il mio sorriso si fa sempre più grande.
Dopo una normale conversazione mi sorprende con la frase: ''Beato Vincent che ha trovato una ragazza così''
''Così come?'' gli chiedo tutta sorridente.
''Che ci tiene così tanto'' risponde prontamente .
''E' semplicemente l'amore, ed anche il fatto che mi affeziono facilmente''
''Appunto beato lui, ormai non se ne trovano di ragazze così'' il suo tono dolce mi fa arrossire ancora di più, sono sicura di avere un sorriso da ebete stampato in faccia.
''Anche di ragazzi come te non se ne trovano'' dico sinceramente. Lui è davvero un ragazzo fantastico.
''Oh davvero?'' domanda come se fosse stupito e come se non sapesse che è così.
''Si davvero'' affermo decisa.
''Mi ritengo fortunato allora'' dice scherzosamente e la sua risata fa ridere anche me.
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