Late nights, red eyes, amnesia, i need you. - Drunk Zayn

Una settimana dopo..

Sono sempre stata una di quelle ragazze che affronta sempre i problemi, che si prende le responsabilità delle sue azioni, una di quelle ragazze che non ha paura di guardare in faccia l'odio, una di quelle ragazze che non rimanda mai nulla, che combatte fino all'ultimo, ed è decisa a trovare una giusta soluzione ad ogni cosa; ma proprio ora per la prima volta ho deciso di lasciar perdere, e di lasciar perdere me stessa, sono sicura di essere troppo giù emotivamente per affrontare il mio ennesimo problema di coppia, anche se la colpa dovrebbe essere la mia. Perciò che per ora ho deciso di recarmi in questo postaccio per buttare giù per la mia gola la maggior quantità di alcool che potessi scolarmi, così da non sentire il dolore che mi lacera dentro, così da lasciar rimanere dietro per una volta i problemi e dimenticare tutto, solo per stasera; troverò di sicuro una soluzione domani.

Metto bene a fuoco la figura che mi ritrovo davanti, mi ci vuole un po' per riconoscerla, e per ricordare cosa ci fa una delle mie migliori amiche qui, difronte a me, seduta su uno di questi squallidi sgabelli di questa merda di bar ; lei continua ad urlarmi contro, e muove le mani davanti ai miei occhi per attirare la mia attenzione, ma sono troppo presa dai miei pensieri depressivi per darle ascolto e per rispondere alle centinaia di domande che mi sta ponendo da non so quanto tempo.

''Porca puttana troia Amber! mi vuoi dare delle fottute spiegazioni? perché ci troviamo qui? mi spieghi che cosa è successo che ti ha portata a ridurti in questo stato? ti sembra normale che la mia migliore amica mi abbia trascinata in fretta e in furia in questo postaccio per vederla affianco a me mentre cerca di ubriacarsi con non so quanti drink? non posso permettere che tu ti riduca uno straccio!! o mi dici immediatamente qual è il problema, o ti giuro me ne vado!''

Urla con tutta la voce che le è rimasta, ormai è stufa di questa situazione e come mia migliore amica è giusto che le dia spiegazioni.

''Rose – sussurro finalmente alzando lo sguardo e incontrando i suoi occhi grigi – mi dispiace tantissimo'' le dico prima di scoppiare in un pianto isterico; lei mi tira in un abbraccio e io la stringo fortissimo, mi accarezza la schiena e sussurra tra i miei capelli :

''Andrà tutto bene, qualsiasi cosa sia successa, ma adesso lascia che ti porti a casa mia, così con calma mi puoi raccontare tutto''

'' Va bene grazie mille'' riesco a malapena a dire.

–

Adesso ci troviamo tutte e due sul suo divano in salotto, la guardo sorseggiare la sua cioccolata calda che tiene tra le mani mentre mi incita a parlare; mi sistemo meglio sul divano e allungo le maniche della mia grossa felpa verso le mani, dato che comunque sono una persona molto freddolosa, e dato che qui a Londra le temperature sono sempre basse.

Prendo un grande respiro e finalmente mi decido ad affrontare il problema con la mia migliore amica dai capelli azzurri...

''Ho litigato per l'ennesima volta con Vincent''

La vedo alzare gli occhi al cielo, so che da ragazza schietta che è, ora come ora mi vorrebbe dire tante di quelle cose, ma le sta riservando tutte per dopo, così che io possa prima raccontarle tutta la versione.

Fortunatamente per lei non sono riuscita ad ubriacarmi e a scordare tutto l'accaduto come mi ero imposta di fare; mi gira solo lievemente la testa ma i ricordi della giornata di ieri sono chiari nella mia mente.

''Sai come è fatto Vincent, sai benissimo che è uno di quei ragazzi che si arrabbia subito, si fa accecare dall'odio, e non sopporta minimamente quando le persone gli si scagliano contro invano, e lo accusano ingiustamente, in questo caso..io'' inizio a dire.

''Non capisco, lo hai accusato ingiustamente e lui si è arrabbiato a morte con te come fa di solito?''

Sospiro e annuisco guardandola bene negli occhi, mentre muovo freneticamente le mani tra loro dal nervosismo.

''Io non volevo, Martina – l'altra mia migliore amica – ieri si è precipitata a casa mia dicendomi di aver avvistato Vincent in una discoteca nel centro insieme alla sua migliore amica – mi si forma un nodo in gola, faccio una breve pausa e continuo – mi ha mostrato una foto in cui era evidente che ci stava lui di spalle, e lei, che si stavano baciando ed io...'' quasi non ho più la forza per parlare.

''Non ci ho visto più, lo sai come la penso sul tradimento, è una delle mie paure più grandi''

Sento ormai le lacrime che salgono in superficie e per non darle a vedere abbasso lo sguardo sul mio jeans stretto.

''Aspetta, aspetta, aspetta, la sua migliore amica sarebbe...quella lì? emh.. Patricia?'' alza il tono di voce

''Si'' sussurro

''E quindi si sono baciatii?'' ormai sta urlando e questo fa aumentare in me solo il dispiacere e la delusione.

''Così sembra dalla foto, ma quando mi sono recata a casa sua per spiattellargliela in faccia mi ha detto soltanto, tutto arrabbiato, che non gli piace essere accusato ingiustamente e che con me dopo questo ha chiuso; dopodiché mi ha chiuso la porta in faccia, ed io sono stata una mezz'oretta a piangere sui grandini della sua abitazione''

''Dunque uno dovrebbe capire dalla sua reazione che ti sei sbagliata e che in realtà non si sono baciati?''

'' Credo di si, Rose, ho sbagliato l'ennesima volta con lui, è stato tutto un malinteso e non so se mi perdonerà ancora'' mi porto una mano sul viso frustata.

''Come fai a dare la colpa a te stessa scusami? la tua reazione è stata assolutamente normalissima, altre avrebbero fatto anche di peggio, ma alla fine ti sei soltanto sbagliata; non mi piace il modo in cui ti tratta, non so quante volte te l'avrò detto, non doveva prenderla così a male, inoltre ha saputo fare soltanto il coglione che è, non ti ha dato delle fottute spiegazioni su quella foto, cazzo!!''

So benissimo che tutto quello che sta dicendo la mia migliore amica dai capelli azzurri è assolutamente vero, ma l'unica cosa che vorrei ora è fare pace con lui, non mi importa se non è giusto il modo in cui mi tratta, non mi importa se quello che ritrae la foto è vero o falso, voglio solo che tutto questo non fosse mai successo.