Bye&Hi

Il viaggio è stato in completo silenzio, nessuno dei due ha osato spiccicare parola. Anche volendo, di cosa avremmo dovuto parlare? Di come non siamo riusciti ad ingannare una semplice guardia e che quindi è decisamente infattibile per noi continuare a vederci?

Non appena arriviamo davanti la porta della mia camera, inizio a cercare le chiavi e, insieme a quelle, anche le parole giuste per dirgli gentilmente che, nonostante la bella serata, la cosa deve finire.

«Luke...» inizio, ma lui mi interrompe subito, probabilmente capendo subito le mie intenzioni.

«Non era un appuntamento creato per una serata di amicizia. Ti ho mentito, non esistevano due tipi di serate, volevo solo un'uscita bella che potesse convincerti a vederci di nuovo.» si passa energicamente una mano tra i capelli.

«Sono mortificato, lo so che si è avverato tutto quello che probabilmente avevi previsto nella tua mente e che probabilmente così ho fatto totalmente l'opposto...»

Sospiro.
Mi dispiace che tra di noi non ci possa essere niente oltre all'amicizia. Volente o nolente, mi sono leggermente affezionata a lui, per quanto uno possa veramente affezionarsi a qualcuno che conosce da soli tre giorni.

Rivolgo un altro sguardo al viso di Luke, trovandolo dispiaciuto.

È veramente un ragazzo bellissimo e, per quello che ho potuto vedere, dal carattere molto impulsivo, peculiarità che ammiro da sempre; per non parlare dell'espressività di quei bellissimi occhi azzurri, che ho sempre ritenuto sopravvalutati, ma che stranamente i suoi mi attirano e mi incantano.

Probabilmente se fosse stata un'altra persona quella sera, non avrei esitato due volte ad andarmene e starmene con le mie amiche, ma caso vuole che abbia incontrato proprio lui, un incontro così fortuito da farmi pensare che sarebbe stata proprio lui la mia anima gemella e che, invece, si è rivelata essere l'ennesima delusione.

La figura di mia madre torna subito nella mia mente e, con lei, tutte le storie di un amore impossibile che mi raccontava da bambina, che solo in futuro capii essere vere e tratte della sua vita.

Nascondo il volto nelle mani, abbassando la testa.
«Tutta questa è pura follia.» borbotto a bassa voce, frustrata e anche un po' scossa. Sono successe così tante cose questa sera, che non riesco a pensare lucidamente.
«Dio, mi sto trasformando in Othello. Sto impazzendo.»

Luke poggia le mani sopra le mie, spostandole leggermente per riuscire a leggere le mie emozioni.
I suoi occhi azzurri corrono da una parte e l'altra, confusi e leggermente impauriti da quello che leggono.

«Ruby, che vai farfugliando? Calmati un secondo...»
La sua voce è pacata e tranquilla, tutto l'opposto di quello che sta trasmettendo il suo viso.

«La velocità con la quale si svolge l'intera tragedia è ciò che fa impazzire Othello, non ha tempo di ragionare e impazzisce! Capisci?!» ripeto, cercando di dare un senso alle mie parole farfugliare precedentemente.

«No, non capisco di cosa tu diamine stia parlando. Cosa c'entra l'Othello ora?»

Prendo un grande respiro, chiudendo gli occhi e, una volta riaperti ed essermi guardata intorno, lo trascino dentro la mia stanza, chiudendomi la porta alle spalle.

«Siediti.» gli ordino, indicandogli con l'indice il mio letto.
Inizio a camminare avanti e indietro per la stanza, nella vaga speranza di poter ragionare con più tranquillità e lontana da occhi curiosi.

«È un modo autoritario per dirmi che vuoi...»
Non gli lascio neanche il tempo di terminare la frase, che lo interrompo bruscamente.

«Silenzio. Ho bisogno di qualche minuto per pensare.»
Passo nuovamente le mani sul mio viso e, ignorando il fatto che potrei aver rovinato il trucco, cerco di abbandonare la parte folle di Othello e richiamare quella ingegnosa di Sherlock Holmes.

«Dobbiamo andare con calma Luke, non possiamo fare le cose in modo affrettato.» Penso immediatamente a come il tempo e la fretta ci sono nemiche in questo momento così delicato.

«Quindi hai già cambiato idea...» un sorriso strafottente fa capolino sul suo viso, osservando la mia reazione.

«Sto solo dicendo che, se dobbiamo continuare così, tanto vale prepararci ad ogni evenienza e situazione.» sospiro per l'ennesima volta, passandomi poi la mano tra i capelli.
«Mentirei se dicessi che la tua compagnia mi infastidisce totalmente... e con questo non voglio dire che non sei fastidioso, ma su una scala da uno a Dylan O'Brien, sei un cinque.»

«Sicuramente...» si morde leggermente il labbro inferiore, forse pensando alle mie parole, per poi rompere il silenzio.
«Quindi? A cosa stavi pensando?» la sua voce prende una piega curiosa, invitandomi a continuare.

«Nulla di speciale in realtà, solo stare molto più attenti. Appuntamenti, troppi contatti fisici e, soprattutto, baci devono essere fuori discussione.»

«Quindi avresti l'amicizia che tanto agognavi.» il tono curioso viene facilmente sostituito da uno leggermente dubbioso.
«Ruby, non credo che come cosa possa funzionare... possiamo provare.»

Io annuisco.
«Ah, e dobbiamo iniziare a vederci di meno. Non è neanche una settimana che ci conosciamo e ho visto più te che le mie amiche.»

«E la cosa ti dispiace?» lui si alza, venendomi più vicino.
Passa una mano sulla mia guancia, prima accarezzandola per poi poggiarcisi sopra. Per tutto il tempo non abbiamo fatto altro che guardarci negli occhi, stregati l'uno dall'altra.

C'è una innegabile attrazione che non fa altro che spingerci l'uno tra le braccia dell'altro e, se non fosse una cosa al di sopra di me, probabilmente farei di tutto per scappare ora, come sono scappata da Dylan O'Brien (anche se per lui le ragioni sono state altre e abbastanza ovvie).

«Ho paura Luke.»

Tutto ciò è una pessima idea, non può che portarci alla sofferenza, non potremmo mai essere felici in un mondo come il nostro e ne sono più che consapevole, eppure non posso farne a meno.
Maledetto sia Cupido e la sua freccia infernale, che possa essere dannata l'attrazione e la dipendenza che porta.
Maledetta anche Afrodite che ha sempre trovato attraente l'amore impossibile, il quale non fa altro che creare problemi tra i poveri mortali che dinnanzi al potere divino non possono fare altro che piegare la testa.
E come Elena, soggiogata da Afrodite, ha causato una guerra tra spartani e ateniesi, ho paura che possa verificarsi una situazione analoga, in cui Achille però non verrà sconfitto.

«Ehi, non è successo ancora nulla. Non siamo due folli innamorati, magari inizierai a odiarmi già da domani.»

«E se succedesse il contrario?»

«In caso, sparirei dalla tua vita. Non ti capiterà nulla, te lo prometto.»

Senza dire una parola, lo abbraccio.
Ho bisogno di conforto in questo momento, ho bisogno credere alle sue parole, ho bisogno di illudermi che, in qualche modo, andrà tutto bene.

***

«Non capisco cosa diamine mi stia succedendo, io ti giuro che non so dove sbattere la testa.»

«Ruby, hai mai avuto un colpo di fulmine?»
Alle parole di Ashton, l'anima gemella di Cassie, mi alzo con il busto dal letto della mia amica e rivolgo uno sguardo scettico ai due, che per tutto il tempo non hanno fatto che limonare sulla poltroncina, posta dall'altra parte della stanza, mentre raccontavo loro della serata passata con Luke.

«I colpi di fulmine non esistono. Cassie, fai tacere il tuo fidanzato?»

«Con molto piacere!»

Prima che potesse dare dimostrazione della mia richiesta, mi lascio sfuggire un verso disgustato.
«Molto di aiuto! Io sono venuta qui per un consulto, non per avere una dimostrazione che il programma può funzionare.» sconfitta, mi sdraio nuovamente supina sul letto di Cassie, aspettando che i due riescano in qualche modo a partorire un'idea in grado da farmi uscire da questa tremenda situazione.

«Ti piace una persona che non è stata riconosciuta come la tua anima gemella...» riflette ad alta voce Ashton che, tra parentesi, non si è rivelato molto utile in queste ultime due ore.
«Bel problema.»

«Cassie!» Mi lamento nuovamente, coprendomi poi gli occhi con l'avambraccio.

«Ruby, sinceramente credo che tutta questa storia sia una cavolata e che dovreste chiuderla prima che diventi un qualcosa di serio. Probabilmente ora provate solo un'attrazione reciproca, ma potreste provare qualcosa di più se continuate a vedervi. Insomma, guardati! Sei qui a disperarti per un ragazzo con la quale hai fatto sesso solo un paio di volte! Cosa accadrebbe se iniziaste a conoscervi dal punto di vista sentimentale?»

Rimango in silenzio a soppesare le parole di Cassie, sapendo bene che in fondo ha ragione.
Da insensibile e acida, aggettivi con i quali mi sono sempre identificata, non so come comportarmi difronte a tutto questo e, in più, mi è impossibile non pensare a mia madre.
Sarà successa anche a lei una cosa del genere? E come si è comportata? Ha trovato subito mio padre o ha avuto del tempo? Penso a quanto la sua vita è stata triste e, nonostante non mi abbia mai fatto pesare nulla, mi è impossibile dimenticare il suo sguardo malinconico mentre mi raccontava di quel famoso ragazzo di cui era innamorata.

Mi manca Sydney, la mia famiglia e le stranezze del mio migliore amico.

«Come mai tieni così tanto ad un ragazzo che conosci così da poco?»

«Perché sono stupida.» sbotto esasperata, stanca ormai di questa situazione.

«Non sei stupida, forse hai solo incontrato la tua persona e il tuo subconscio lo sa.» la voce di Ashton risuona molto più dolce rispetto a prima, probabilmente perché starà ricordando il suo incontro con Cassie che, nonostante sia la sua anima gemella, lui ha sempre ammesso di essere rimasto affascinato da lei ancor prima di sentire il bruciore sulla sua pelle.
Un romanticismo stomachevole, non c'è che dire.
«E fidati Ruby, non c'è nulla di stupido nel voler seguire le proprie emozioni.»

Per un po' rifletto in silenzio sulle sue parole, cercando di assimilarle e dare loro il giusto peso, finché Cassie non decide di intromettersi con tono preoccupato.
«A meno che queste non ti portano a guai più grossi di te. Sì i sentimenti, ma no alla follia.»

«E se fosse troppo tardi?» non che lo sia effettivamente, ma la domanda esce dalle mie labbra senza che io possa farci niente. Ho bisogno di avere più visioni possibili per poter capire e affrontare la questione, ho bisogno di punti di vista che non sarei in grado di analizzare ma solo da apprendere.

Cassie si alza dalla poltrona e lo capisco perché poco dopo la ritrovo seduta vicino alla mia testa e, con aria sempre più preoccupata, inizia ad accarezzarmi i capelli.
«Non voglio vederti in una brutta situazione, quindi spero vivamente che tu non sia arrivata a quel punto.»

***

Se pensavo che dopo la chiacchierata con la coppietta felice niente potesse abbattermi, mi sono dovuta ricredere nel momento stesso in cui, presa dalla mia lettura di The Awakening, non mi sono ritrovata Dylan O'Brien accanto a me sul prato, fatto molto preoccupante dato che questo posticino, vicino al prato della biblioteca dell'Università, è sempre vuoto e non è un caso che l'abbia scelto proprio per questo.

«Ruby, che cosa ti turba?»
Gli rivolgo uno sguardo sorpreso e, lo ammetto, leggermente affascinata dalla sua domanda normale e non per niente da lui. Mi sembra quasi di essere tornata al mio primo giorno di università, di come ci siamo incontrati nella mensa e lui, sicuro di sé, si è presentato con un sorriso dolce.
Devo dire che mi ha proprio ingannato quel giorno ed è riuscito egregiamente a nascondere la sua inclinazione da folle stalker.

«Nulla.» mento, consapevole che i miei pensieri non devono diventare una sua preoccupazione.
Di certo non ha bisogno che lo illuda che abbia una qualche rilevanza nella mia vita.
Non per essere cattiva, ma i suoi "sentimenti" sono già molto alimentati, non è proprio il caso di peggiorare la sua situazione.

«Non è vero.» la fermezza della sua voce, mi porta a rivolgere a lui il mio totale interesse. «Sei qui da sola a leggere, ma non stai realmente prestando attenzione alle parole scritte.»

«Come facevi a sapere che ero qui?» chiudo il libro che, nonostante mi stia piacendo molto, devo dare ragione ad O'Brien, capirlo non era il primo dei miei pensieri.

«Ero in biblioteca.» lui scrolla le spalle, per poi poggiare la schiena sul tronco dell'albero sotto la quale mi sono accampata. «Ho visto il tuo viso più severo del solito e, mentre i dirigevi qui, ho notato che non facevi altro che morderti le labbra, sintomo che sei stressata o turbata.»

«Wow, sono molto colpita da questa tua capacità. Psicologia è un corso di studi che ti si addice proprio.»

Lui sorride soddisfatto probabilmente fiero di avermi sorpreso in qualche modo, ma lascia subito andare la sua espressione, assumendone una più amichevole.

«Si tratta di quel ragazzo con cui sei uscita ieri?»

Annuisco senza pensarci più di tanto, ma pentendomene quasi subito.
«Scusami, ma l'ultima cosa di cui ho bisogno è una seduta con te. Diciamo che sei la persona meno indicata in questo momento.»

«Probabilmente hai ragione,» lui si avvicina leggermente con il busto, cercando il mio sguardo. «Ma preferisco morire di gelosia che vedere ancora torturate quelle labbra»

«Wow, sei migliorato con le tecniche di rimorchio. Hai iniziato a leggere qualche opera di una certa rilevanza?»

«No, non ancora, sono impegnato in un altro genere di lettura.» apre il suo zaino, estraendo un libro molto grande e spesso. Ha la copertina rigida e il titolo, di colore rosso, è l'unica cosa che spicca.

"Progetto Soulmates: tutto quello che dovete sapere."

«Perché lo stai leggendo?» lo afferro e, curiosa, inizio a leggere l'indice per vedere gli argomenti trattati.

«Perché dovevo sapere se fosse possibile una cosa.» allunga le mani verso di me, sfogliando le pagine, fino ad arrivare ad una in particolare.

«Ci sono stati casi in cui l'anima gemella non si è rivelata subito, dipende anche da come il nostro corpo reagisce con il sistema.» Lo guardo confusa, non capendo bene cosa voglia dirmi. «Significa che forse hai già incontrato la tua persona, ma che non si sia rivelata perché il tuo corpo non era ancora pronto ad accettarla.»

«Com'è possibile?»

«Sono una specie di bug...» spiega lui soprappensiero, per poi rivolgermi uno sguardo curioso. «Ruby, sai almeno come funziona tutto questo? Come è nato Soulmates

«No, ma scommetto che me lo spiegherai ora.»

❤❤👑❤❤
Questo capitolo è stato difficile da scrivere per me, non perché sia un qualcosa di eccezionale, ma proprio perché non mi convinceva appieno.

Andando più avanti la storia si scosterá da quella che sembra una storia d'amore che non può esistere, diventerà molto più tortuosa.

Tenete d'occhio uno dei personaggi, potrà sorprendervi 😏

Spero vi sia piaciuto, anche se sono consapevole non sia un granché, ma nel prossimo ci saranno delle spiegazioni 👀👀

Vi ringrazio per la pazienza e per aver letto ❤

byeeee ❤

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