Capitolo 6 Smistamento con sorpresa

Quando la professoressa apre le porte della sala grande mi sento mancare il fiato per l'emozione: i quattro grandi tavoli delle case e quello degli insegnati, le candele che fluttuano sopra le nostre teste e ancora più su il soffitto incantato e davanti a noi su uno sgabello a tre piedi c'è il cappello parlante. 

Noto che tutti mi stanno guardando e sinceramente posso capirli, non capita tutti gli anni che insieme ai primini arrivi anche una sedicenne. Dopo lo smistamento dei più piccoli, vedo la McGranitt alzarsi e chiedere silenzio per poi iniziare a parlare "buonasera a tutti. Intanto vorrei dare il benvenuto ai nuovi ragazzi e il bentornato a quelli vecchi; vorrei iniziare col salutare un nuovo docente, in seguito alla richiesta di pensione da parte della nostra amata madama Bumb: il professor Oliver Baston, il vostro nuovo insegnate di volo" e qui un uomo, all'incirca sulla quarantina ma comunque incredibilmente affascinante, si alza e ringrazia la sua vecchia professoressa sorridendo a noi, provocando numerosi sospiri tra le ragazze, me compresa, perché è davvero molto bello: alto, con i capelli castani chiaro e gli occhi di un castano dorato, un sorriso smagliante e un fisico atletico. "Inoltre" prosegue la preside "vorrei dare il benvenuto ad una nuova studente, che per motivi... ehm familiari non ha potuto frequentare gli altri anni e che comincerà da quest'anno la scuola; siccome è ben preparata sul programma di tutti e cinque gli anni precedenti passerà direttamente al sesto anno, ma prima dovrà essere smistata dal cappello parlante" ora nella sala è sceso il silenzio, rotto solo da alcuni sussurri, e tutti ora mi guardano, facendomi arrossire dato che detesto essere al centro dell'attenzione "Giulia Nymphadora Lupin" ora il silenzio è totale nessuno fiata, neanche i professori, scommetto che nessuno se lo immaginava che fossi una Lupin. Comincio a camminare verso il cappello mentre alcune persone cominciano a sussurrare frasi del tipo "non è possibile" o "un'altra Lupin, chi se lo aspettava" "sicuramente sarà grifondoro" e cose simili. Mi siedo sullo sgabello e la professoressa mi mette in testa il cappello che subito inizia a parlare.

"ah, bene bene un'altra Lupin. Anni fa smistai tuo fratello tra i tassi, ma tu sei molto più complessa. Sei molto intelligente, su questo non c'è dubbio, ma non abbastanza per Corvonero; gentilezza e lealtà, le possiedi, le hai prese da tua madre, la dolce Tonks, ma sento che Tassorosso non è la casa giusta; sei coraggiosa e orgogliosa, da perfetta figlia di tuo padre, una grifondoro eccellente, ma sei anche molto astuta e ambiziosa e se ti arrabbi sono guai seri, ed è difficile farti cambiare idea. Quindi dove ti colloco, dove..." continua così per due minuti buoni mentre io rimango zitta con le dita incrociate e il fiato sospeso, fino a quando esclama "ci sono: SERPEVERDE!"

Non vola una mosca nella sala, tutti si aspettavano che finissi in grifondoro come mio padre o al massimo a tassorosso come mia madre e mio fratello, ma nessuno si sarebbe mai aspettato una Lupin in serpeverde, ma d'altronde nemmeno che ci finisse un Potter, eppure eccoci qui. Mentre mi dirigo al tavolo verde e argento lancio un'occhiata alle ragazze sedute al loro tavolo dall'altra parte della sala che mi sorridono incoraggianti anche se posso vedere la sorpresa nei loro occhi. Mi siedo vicino a un gruppo di persone che mi salutano e si presentano, tentando di essere amichevoli, anche se posso chiaramente vedere lo stupore sui volti di tutti; dopo cena i prefetti, che mi pare siano Alec Zabini e una ragazza di nome Chelsea, ci guidano al dormitorio di serpeverde e ci dicono che la parola d'ordine è serpensortia, molto originale davvero. La guerra sarà anche finita, ma il vizio di usare parole d'ordine inquietanti non è passato.

Apro la porta e sono stupefatta, non me l'aspettavo così... così... così ecco! Al contrario di come la descrivono non è cupa e fredda, le pareti sono sui toni del verde scuro, ovviamente, coi mobili eleganti in legno scuro e le rifiniture dorate. Ci sono delle comode poltrone e dei divanetti in velluto nero intorno al camino dove un fuoco scalda l'ambiente. Ci sono anche un tavolo rotondo molto grande per poter studiare comodamente, una libreria ben fornita e due finestre incantate che mostrano il fondale del lago nero che danno all'ambiente una tenue luce soffusa e azzurrina. Nel complesso è molto normale, un po' sinistra, ma comunque accogliente e elegante. Alec ci informa che i dormitori delle ragazze sono in fondo al corridoio a destra, i ragazzi stessa cosa a sinistra.

Arrivo al mio dormitorio e vedo che ci sono quattro letti, quindi avrò delle compagne di stanza. Vado in bagno per farmi una doccia e struccarmi e quando esco vedo le mie compagne si sono già cambiate. La prima a presentarsi è una ragazza con i capelli castano scuro e spettinati che le arrivano alle spalle e gli occhi azzurri; indossa una canottiera verde e dei pantaloncini neri con sopra ricamate in argento le sue iniziali, sicuramente sarà una di quelle purosangue viziate "ciao, io sono Alyssa Mary Zabini" giuro che se è simpatica come il fratello mi sparo "e per cominciare vorrei dirti che mi dispiace molto di come ti ha trattata mio fratello alla Tana, ho sentito che ne parlava con Al e Scorpius. Comunque, sono felice che tu sia stata smistata da noi, anche se mi aspettavo finissi in grifondoro visti i tuoi genitori, e sta tranquilla che ci vendicheremo di mio fratello e di quei quattro idioti dei suoi amici" finisce con un sorriso. Ok, ricomincio: amo questa ragazza ed è totalmente diversa dal fratello. Poi si presenta Isabelle White, con la pelle chiarissima, gli occhi azzurro ghiaccio e i capelli biondo platino, potrebbe essere la gemella di Malfoy, se mai lui ne avesse una. Infine, l'ultima ragazza si chiama Elisabeth Renée Miller, per gli amici Lizzy, con i capelli castani che terminano rosa sulle punte, ha la pelle leggermente più scura delle altre due e indossa una canotta bianca e dei pantaloncini grigi, si vede che è la più sportiva delle tre.

Sorrido alle ragazze davanti a me e dentro di me sono costretta a ricredermi, perché non sono le solite serpeverdi antipatiche, viziate e oche che mi aspettavo, anzi sono solari e divertenti e mi hanno accolto subito, a prescindere dai miei genitori. Metto il pigiama e mi addormento appena tocco il cuscino pensando che forse, e dico forse, essere una serpeverde non sarà così male se avrò al mio fianco amiche così.

Angolo autrice:
Una Lupin a serpeverde, chi l'avrebbe mai detto? Cooomunque fatemi sapere se vi è piaciuto e lasciate una stellina e commentate. Bacioni
-giulia-

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